SAMUEL BUTLER

"L’AUTRICE DELL’ODISSEA"

"THE AUTHORESS OF THE ODYSSEY"

TRADUZIONE DONATA APHEL

EDIZIONI DELL’ALTANA 1998 ROMA.

 

Invito alla lettura di Cristina Ribera

 

"THE AUTHORESS OF THE ODYSSEY"

"L’Iliade è il marito, l’Odissea è la moglie". Ricordo ancora oggi la spiegazione della maestra in terza elementare, che presentava così, in termini nettamente coniugali, i due più grandi poemi epici. Oggi a distanza d’anni, dopo aver letto il "maschio" e la "femmina", capisco quel paragone apparentemente insensato. Non credo che si trattasse solo di rendere, a bambini di otto anni, quei poemi un po’ più "simpatici", ma era proprio per la loro struttura che erano così presentati.      L’Iliade, tutta sferragliante d’armi e di battaglie, è il marito. L’Odissea, tutta rivolta ai peccati, alle virtù, alle nostalgie e alle cure domestiche, è la moglie. L’Iliade fu scritto da un uomo, chiamato Omero. Ma l'Odissea?                     Non un uomo, non Omero…chi allora? Una giovane donna, presumibilmente bella. Greca, ma greca di Sicilia. Precisamente di Trapani. L’intero viaggio di Ulisse, dietro nomi ellenici di Itaca e di Scheria, cela in realtà paesaggi siciliani. Un periplo dell’isola da Trapani a Trapani, nei cui pressi si trova anche la grotta di Polifemo,

 

 

 

 

 

 

 

 

Due foto scattate da Butler in Sicilia durante le ricerche per questo libro e inserite nel manoscritto originale conservato alla Biblioteca Fardelliana di Trapani.

 

il Ciclope, che non aveva, come si crede, un occhio solo, ma due, come noi e com’è detto del resto nello stesso poema, ove si parla al plurale delle sue sopracciglia. Tutto questo lo sostiene non un ambizioso esordiente che escogiti trovate a sensazioni per conquistare la fama, ma uno dei maggiori scrittori inglesi moderni, Samuel Butler.                                                                               Samuel Butler è ormai unanimemente annoverato fra i massimi esponenti della grande tradizione "moralistica" inglese da porre accanto a Sterne e a Swift. Butler aveva tutti i requisiti per diventare un "personaggio scandalo" della sua epoca vittoriana. Colto, eccentrico, amante della musica.                                  Polemista elegante e corrosivo su riviste letterarie e scientifiche. Scapolo, coinvolto in una passione maschile per un giornalista. "L’autrice dell’Odissea" rivela però in lui (quale sia il giudizio sulla validità delle sue tesi) anche un’appassionata conoscenza del mondo classico, riflessa e rivissuta nello struggente legame affettivo con la Sicilia e con i suoi abitanti. Un libro, comunque, questo di Butler che ripropone non soltanto la controversa "questione omerica", ma anche e soprattutto la "questione femminile": l’Odissea opera di una donna. Perché no?                                                                                   Convinto di ciò che invece tutti dubitano Butler coi suoi discorsi affascina….incanta, entusiasma….con semplicità ma con accurata precisione riesce a dare tante di quelle spiegazioni che viene da chiedersi: perché non ci ho pensato prima ?                                                                                            Penso che un po’ Butler si sia affezionato a quella terra calda, sperduta, ricca di verde e immenso blu e forse poco conosciuta nel mondo; alla "trinacria ellenica" di cui tanto si è parlato e si parla, purtroppo, non sempre per elogi…….a quella terra che, in fondo, gli deve tanto.

Il frontespizio del manoscritto autografo di Samuel Bultler, conservato nella Biblioteca Fardelliana di Trapani, con gli appunti dell'autore per l'editore Longmans Green and Co. di Londra che stampò "The Authoress of the Odyssey" nel 1897.