Giotto e il suo tempo
     


a cura di Vittorio Sgarbi
Il volume, realizzato in occasione della grande mostra dedicata a "Giotto e il suo tempo" ideata da Vittorio Sgarbi, non vuole essere solo un catalogo ma la presentazione e l'illustrazione di quello che, nell'ambito della cultura europea, fu Padova nel Trecento: Padova che agli albori dal XIV secolo vede fiorire l'opera più complessa, alta e matura di Giotto, Padova non solo capitale dell'arte figurativa ma anche straordinario centro culturale, scientifico, filosofico, letterario e politico.

Il volume, con puntuali e puntigliosi interventi, mette in luce tutti questi aspetti non trascurando settori quali la musica, la ricca produzione libraria impreziosita da raffinatissime miniature, la medaglistica e la numismatica, l'oreficeria che, con sfarzose suppellettili sia sacre che profane riporta a quel gusto diffuso per la materia bella, incorruttibile, che caratterizza la mentalità dell'uomo medievale e ci riconduce al ricercato ed elegante ambiente della corte carrarese.

Con l'arrivo di Giotto in città nel 1303 e la decorazione agli Scrovegni inizia infatti la splendida stagione dell'arte padovana, contrassegnata da commissioni pubbliche e private di altissimo livello e da uno stretto legame con la cultura toscana che i Da Carrara, appunto, intensamente favorirono invitando e ospitando illustri artisti, letterati e studiosi. Assieme a Giotto, simbolo del profondo rinnovamento del linguaggio figurativo occidentale, vengono quindi ristudiati il Maestro del Coro Scrovegni, Pietro e Giuliano da Rimini, Guariento, Nicoletto Semitecolo, Giusto de' Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi e Jacopo da Verona.
La "favola" della Padova medievale si snoda infatti tra i colori intensi e luminosi di Guariento, quelli "uniti" di Giusto, quelli gotici e cristallini di Altichiero, mutando configurazione spaziale mentre le immagini da trascendenti diventano terrene, il realismo più evidente, la composizione più prospettica.

Un ricchissimo apparato iconografico documenterà l'attività padovana di questi maestri che potranno, per la prima volta in questo volume, essere posti a confronto, visti nella completezza della loro opera, nella straordinaria efficacia comunicativa che solo la resa attenta di alcuni "particolari" può dare.

Interventi singolari e totalmente inediti, quale lo studio del significato delle raffigurazioni tessili nell'opera giottesca e l'esplosiva ipotesi relativa alla ricostruzione del volto di Giotto impreziosiscono il volume e lo rendono un'opera di eccezionale valore documentario e informativo.

"Nella cultura figurativa del Trecento la vera Firenze è Padova" afferma Vittorio Sgarbi ed è questo che il libro Giotto e il suo tempo vuole documentare con un apparato scientifico esauriente, chiaro e accattivante anche per il grande pubblico. Un volume che permette di apprezzare e comprendere la ricchezza e il valore del patrimonio storico artistico della città di Padova
Mirella Cisotto Nalon,
responsabile dell'Ufficio Programmazione Culturale dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, ha collaborato alla realizzazione del volume e della mostra.
Galleria d'immagini

Volume Giotto e il suo tempo, edito da Federico Motta Editore

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