Il recente documento

"Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia"

emanato dall'episcopato italiano ed il piano pastorale diocesano

proposto dal nostro Vescovo, Mons. Martino Canessa,

inducono ad alcune riflessioni di fondo,

non disgiunte da qualche indicazione operativa,

nella prospettiva della Famiglia Missionaria

 

Sappiamo bene che l'impegno della Chiesa è il mandato missionario che si sostanzia nell'annunciare Cristo al mondo. 

Nel doveroso discernimento "dell'oggi di Dio" i vescovi italiani pongono due priorità, per i primi anni di questo nuovo millennio, di particolare attenzione: i giovani e la Famiglia.

La Famiglia è nel cuore del progetto di Dio

 

Come più volte ha ricordato Giovanni Paolo II, la Famiglia è la promessa dell'avvenire dell'umanità. 

Essa è la risorsa più importante per la civiltà - la civiltà dell'amore - per una evangelizzazione feconda e attenta alla cultura contemporanea. 

"La famiglia è il luogo privilegiato dell'esperienza dell'amore, nonché dell'esperienza e della fede" . (n . 52) . 

 

Dal matrimonio-sacramento un impegno missionario

 

E' qui enucleato, dunque, l'impegno missionario proprio della famiglia cristiana. 

Una missione vale la pena ripeterlo - che si giustifica per quel che è la famiglia in quanto tale (il suo essere che scaturisce dal matrimonio-sacramento), prima e più ancora che per quanto la famiglia fa. 

La famiglia avviata dalla scelta degli sposi di amarsi per tutta la vita, scaturisce radicalmente dal mistero di Dio. Per questo essa è icona della Trinità: ci parla di Dio che è Amore ed è animata - se pur nella limitatezza umana - dagli stessi dinamismi della comunione trinitaria. 

 

E' luogo privilegiato per la glorificazione di Dio

 

Per questo il Papa Giovanni Paolo II già nella Familiaris Consortio del 1981 e nel recente incontro nazionale delle famiglie italiane, lo scorso ottobre, esorta la famiglia a "diventare ciò che è" e ad "amare ciò che è".

"La Chiesa, consapevole che il bene della società e di se stessa è profondamente legato al bene della famiglia sente in modo più vivo e stringente la sua missione di proclamare a tutti il disegno di Dio sul matrimonio e sulla famiglia, assicurandole la piena vitalità e promozione umana e cristiana, e contribuendo così al rinnovamento della società e dello stesso popolo di Dio". (F.C. n.3). 

 

La famiglia cristiana è come un "nuovo vangelo"

 

Se la famiglia cristiana è di per se stessa "un vangelo" (un annuncio), l'annuncio in un mondo che cambia deve essere fatto risalendo "al principio" del gesto creativo di Dio. 

Qui si colloca la missione imprescindibile della famiglia, se vuole conoscersi e realizzarsi secondo la sua interiore verità, non solo del suo essere, ma anche del suo agire. 

Recuperata la sua sorgente, la famiglia si può aprire alla missione nella chiesa e nel mondo. Una missione che si concretizza, soprattutto, nell'essere "seminatrice di segni" che lasciano trasparire "valori". 

E Dio solo sa quanto oggi abbiamo bisogno di recuperare i valori, specialmente quelli "alti".

Una missione che si estrinseca secondo il binomio dell'essere comunità di vita e di amore, luogo nativo e strumento efficace di umanizzazione della società e dell'essere per gli altri, superando l'intimismo ed il privatismo; mettendo a servizio degli altri la propria esistenza coniugale-familiare. 

C'è bisogno oggi più che mai di famiglie davvero missionarie, nel significato più autentico ed ampio del termine. 

Vale a dire famiglie che vivono un'esperienza quotidiana di autentico amore e di donazione gratuita di se stesse offerte ad una società avvitata sul mito del benessere materiale, dell'efficienza, del successo. 

Famiglie che si impegnino nella missione, oggi tutt'altro che facile, dell'apertura alla vita, della fedeltà, del servizio, della gratuità. 

Famiglie che sanno scegliere, ad imitazione di Cristo, il sacrificio, il perdono, l'amore del prossimo, gli ultimi della terra, i piccoli. 

In una parola: famiglie che scelgono la santità quale corsia preferenziale nell'esperienza esistenziale, perché seguaci del Dio tre volte santo, perché innamorate di Gesù Cristo Sposo della Chiesa Sposa.

 

I valori della missione nascono dalla famiglia

 

Famiglie che - fondate sul comandamento dell'amore - vivono di giorno in giorno i valori sacri dell'accoglienza, del rispetto, del servizio verso ogni uomo vicino o lontano, adulto o bambino, considerato sempre e comunque nella sua dignità di persona e di figlio di Dio. 

L'amore spinge la famiglia missionaria a riconoscere in ogni uomo - soprattutto se povero, debole, sofferente, ingiustamente trattato - il volto di Cristo, e quindi un fratello da amare e servire. 

Famiglie singole od associate che vivono le opere di misericordia corporali e spirituali mediante la "scelta preferenziale dei poveri" ed il volontariato. 

Una famiglia così allora, testimonia davvero il suo essere "chiesa domestica" ed annuncia e comunica il Vangelo fino ai confini del mondo.

 

La missione della Chiesa passa attraverso la famiglia

 

La famiglia è il "soggetto" che evangelizza con la specificità del proprio mandato sacramentale. 

Ricorda, infatti, il Catechismo della Chiesa Cattolica che sono due i sacramenti finalizzati alla salvezza altrui (cfr. n.1534): il sacramento di Cristo pastore della Chiesa e il sacramento di Cristo Sposo della Chiesa.

 Questa sacramentalità sponsale va nutrita, coltivata, fatta maturare negli animi con appropriati cammini pastorali. 

La famiglia missionaria attualizza una profezia del S. Padre Giovanni Paolo II datata 15 novembre 1980: "Matrimonio e famiglia sono oggi più importanti che mai: cellula germinale per il rinnovo della società; fonte di energia per mezzo della quale la vita si fa più umana; rete che dà fermezza ed unità, emergendo dalle correnti marine. Non permettiamo che questa rete si strappi. 

Lo Stato e la società iniziano la loro rovina nel momento in cui non promuovono più attivamente il matrimonio e la famiglia, nel momento in cui cessano di proteggerli". 

La missione della Chiesa - ne dobbiamo essere convinti tutti - passa per la famiglia missionaria. 

 

Dino Savio