LA BERGERE
Francia, 1881, olio su tela, 81x65 cm - Parigi, Museo d'Orsay

Nel 1881, gli habitues delle esposizioni impressioniste notano una sensibile evoluzione del pittore. Lui, il cantore del paesaggio, porta quell'anno circa trenta dipinti, buona parte dei quali sono scene con personaggi e anche alcuni ritratti! Una bella scommessa per un'artista che si credeva incapace di raffigurare la figura umana. Fu Degas a consigliare a Pissarro di lanciarsi verso questa nuova strada.
Dimenticando la prospettiva che riusciva a dare tanta profondita' ai suoi paesaggi, Pissarro tratta l'intero dipinto con un colore uniforme; il paesaggio diventa niente altro che la tela di fondo del personaggio. Questo e' trattato con piccoli tocchi serrati dai colori vivaci, quasi violenti e solo un abile gioco di luci disegna le ombre e modella l'insieme del corpo della contadina.

"Pittore secondario ... le sue tele testimoniano una grande capacita' di osservazione, quella di un uomo che ama veramente la vita semplice ... ma sarebbe un errore cercare in questa pittura seducente, dalle tinte chiare e piena di vita, delle qualita' psicologiche e dei sentimenti profondi ...".

Lo storico Camille Mauclair, nel 1904, cosi' lo descriveva



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