Almanacco della metrologia
Aprile |
1 Aprile |
Il 1° Aprile 1716 nasce Claude Émile Jean-Baptiste Litre.
Nel 1978, 200° anniversario della morte di Litre, la Conférence Générale des Poids et Mesures decide di usare il suo nome per l'unità SI di volume. L'abbreviazione ufficiale sarà L, seguendo la prescrizione standard che vuole lettere maiuscole per le unità denominate ad omaggio di individui. Segue qui una biografia del grande ricercatore, tradotta da un articolo apparso nel numero di Aprile dell'anno 1978 di Chem 13 News, rivista rivolta agli insegnanti di Chimica pubblicata dal Dipartimento di Chimica dell'Università di Waterloo, in Canada.
Claude Émile Jean-Baptiste Litre nacque nel villaggio di Margaux, nel cuore
della regione del Médoc della Francia. Suo padre era un produttore di bottiglie di
vino, come erano stati il nonno e il bisnonno. Le bottiglie Litre, infatti, erano
state un complemento vitale del settore del vino di Bordeaux fin dal 1620.
Questa tradizione familiare di interesse per i problemi di contenimento liquidi,
e la conoscenza delle proprietà del vetro, hanno senza dubbio avuto una grande
influenza sui futuri lavori di Litre sulla misurazione del volume.
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2 Aprile |
Ad Aprile 1978 esce un numero della rivista Chem 13 News, contenente una biografia di Claude Émile Jean-Baptiste Litre. Probabilmente la maggior parte dei lettori si rende subito conto che si tratta di quello che in Italia chiamiamo “pesce d'Aprile”. |
L'articolo, che trovate alla voce “1 Aprile” di questo Almanacco,
racconta di come la Conférence Générale des Poids et Mesures abbia deciso di usare il suo nome per l'unità SI di volume, a celebrazione del 200° anniversario della morte di Claude Émile Jean-Baptiste Litre (1716 – 1778), specificando che il simbolo ufficiale sarà L, seguendo la prescrizione standard che vuole lettere maiuscole per i simboli delle unità denominate con il nome di scienziati.
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In realtà Claude Émile Jean-Baptiste Litre nasce nel Dicembre del 1977 in un hotel di Ottawa, dove i professori Reg Friesen e Ken Woolner stanno chiaccherando, presumibilmente davanti ad un bicchiere di whisky. Friesen ha sentito dire che la Conférence générale des poids et mesures sta valutando la possibilità di cambiare il simbolo dell'unità di misura litro in L (elle maiuscola) anziché l (elle minuscola). La ragione è molto semplice: il simbolo “l” può facilmente confondersi con il numero 1. Usare una lettera maiuscola per il simbolo dell'unità di misura litro sarebbe però una eccezione alla regola del Sistema Internazionale sopra menzionata (le unità di misura sono scritte con lettera minuscola e i relativi simboli con lettere maiuscole solo quando il nome dell'unità deriva dal cognome di un individuo).
I due professori decidono di inventarsi un individuo con il cognome appropriato per l'unità litro. Woolner scrive una gustosa biografia che viene giustamente pubblicata in occasione del Primo Aprile. L'articolo ha molto successo e diversi lettori rispondono all'appello di fornire ulteriori informazioni su Litre contenuto nell'articolo. Si "scopre" così che Litre aveva una figlia di nome Millie, che era stato per un certo periodo in Svezia e che esiste una connessione con Marco Giuseppe Litroni, altro personaggio fittizio inventato un anno prima da Bruce Dodd e comparso sulla rivista Standard Engineering. In rete è disponibile il testo originale dell'articolo e un resoconto della storia fatto dallo stesso Woolner. Potete così apprendere come lo scherzo di Woolner abbia avuto conseguenze durature e, per la rivista Chemistry International, decisamente imbarazzanti. L'articolo di Woolner è uno dei tanti “pesci d'Aprile” che membri della comunità scientifica hanno proposto nel corso degli anni. Dalla variazione temporanea della forza di gravità ai pinguini che volano, dai fossili di draghi volanti a una nuova particella elementare, questi scherzi hanno sempre avuto molto successo; forse perché da scienziati e riviste scientifiche ci si aspetta che siano perennemente seri e spesso noisi. Anche questo Almanacco ha voluto commemorare la giornata degli scherzi ricordando un “pesce d'Aprile” collegato alla Metrologia e alla sua storia. Vogliamo da ultimo puntualizzare che nel Sistema Internazionale l'unità di misura del volume è il metro cubo. Il litro è tra le unità di misura non SI ma accettate dal Sistema Internazionale. Tra le unità non SI accettate sono anche il minuto, l'ora, l'ettaro, la tonnellata. |
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7 Aprile |
Con decreto del 7 Aprile 1795, Décret relatif aux poids et aux mesures - lo stesso decreto che
istituisce definitivamente il sistema metrico decimale e definisce metro, litro e grammo -, viene
sospeso l'obbligo di utilizzare il tempo decimale, ovvero della suddivisione decimale del giorno.
All'articolo 22 si legge infatti che "La disposizione della legge del 4 Frimaio anno 2, che impone l'uso
della divisione decimale del giorno e delle sue parti, è sospesa a tempo indeterminato."
Il Calendario Rivoluzionario (o Repubblicano) era stato sancito con decreto della Convention
Nationale nel 1793 e decadrà il 31 dicembre 1805, sotto Napoleone.
Il desiderio di distinguere tra Vecchio e Nuovo, la volontà di de-cristianizzazione e la tendenza ad una divisione razionale, "illuministica", del tempo portarono al nuovo calendario, basato sì sul moto del Sole, ma anche sul sistema metrico decimale. E così l'anno viene suddiviso in 12 mesi di 30 giorni ciascuno, più un periodo di 5 giorni (6 negli anni bisestili) "complementari" non appartenenti a nessun mese. I nomi dei mesi (vendemmiaio, brumaio, frimaio, nevoso, piovoso, ventoso, germinale, florile, pratile, messidoro, termidoro, fruttidoro) avevano lo scopo di "consacrare il sistema agricolo e riportare ad esso la nazione, contrassegnando i periodi e le parti dell'anno con segni intellegibili o visibili presi dall'agricoltura e dall'economia rurale" (Fabre d'Églantine, Rapport sur le calendrier républicain, 24 octobre 1793). I mesi venivano suddivisi in 3 decadi, con il giorno di fine decade festivo, e i giorni chiamati in maniera cronologica: Primidi, Duodi, Tridi, Quartidi, Quintidi, Sextidi, Septidi, Octidi, Nonidi e Décadi. La cosa più interessante, però, è che ogni giorno veniva diviso in 10 ore; un'ora a sua volta viene suddivisa in cento "minuti decimali" mentre un minuto decimale era composto da cento "secondi decimali". Dunque, la giornata era composta da 100.000 secondi decimali contro gli 86.400 secondi (sessagesimali) cui siamo abituati. Un minuto decimale corrisponde a 1,44 minuti sessagesimali, come dire 1 minuto, 26 secondi e 4 decimi di secondo. Il tempo decimale divenne obbligatorio nel 1794 ma il nuovo sistema disorientava a tal punto che non prese mai piede nonostante l'obbligo di legge e fu abbandonato dopo poco più di sei mesi. Nel frattempo, però, vennero prodotti alcuni interessanti orologi, tipicamente con doppio quadrante. Degli orologi prodotti pochi sono sopravvissuti. Qui sotto il quadrante di uno di questi. |
In tempi ben più recenti, la Swatch ha prodotto orologi che, oltre all'orario standard, mostravano l'orario Internet che la Swatch stessa ha lanciato nel 1998. Lo Swatch Internet Time vede la giornata divisa in 1000 battiti (.beat) e un unico fuso orario, quello di Biel/Bienne, dove la Swatch ha la propria sede. Non pare, però, che la Swatch abbia avuto molto più successo della Convention Nationale della Francia rivoluzionaria. |
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20 Aprile |
Il 20 Aprile 1812 nasce nei pressi di Budrio, in provincia di Bologna, Giuseppe Barilli,
meglio noto come Quirico Filipanti. Nasce da famiglia di scarsi mezzi ma la sua attitudine
agli studi, e alla matematica in particolare, fa sì che gli venga concesso di frequentare gratuitamente la scuola.
Si laurea brillantemente in Matematica e Filosofia grazie al sostegno finanziario deliberato dal Consiglio della Comunità del Comune di Budrio.
Alla voce “Quirico Filopanti” l'Eciclopedia Treccani online riporta quanto segue: "Pseudonimo dello scrittore e patriota Giuseppe Barilli (Budrio 1812 - Bologna 1894). Datosi agli studî di matematica e filosofia, esordì col Discorso sull'incivilimento (1837) e col Trattato popolare di fisica (1846); prof. di meccanica e idraulica nell'univ. di Bologna dal 1848, volontario nella guerra del 1848, deputato e segretario dell'Assemblea costituente romana, stese il decreto di proclamazione della repubblica (9 febbraio 1849). Esule a Londra, tornò in patria nel 1860 e fu tra i fondatori della Società operaia di mutuo soccorso di Bologna. Riprese ancora le armi nel 1866 e nel 1867 con Garibaldi. Deputato dal 1876. Acquistò vasta notorietà per le sue opere storiche e filosofiche pervase d'un tardo e ingenuo illuminismo settecentesco, in primo luogo Miranda! A book on wonders (2 voll., 1858-60), pubblicato a Londra e trasposto poi parzialmente in Dio liberale (1880), Dio esiste (1881) e Bibbia sociale (1894)." La città di Bologna gli ha dedicato una strada -il tratto di viale che collega Porta San Vitale a Porta San Donato - e, nel 2012, una bella mostra presso la Biblioteca dell'Archiginnasio. Vi invitiamo a consultare il ricco materiale presente nell'archivio digitale della biblioteca In particolare, vi esortiamo a considerare la sezione dedicata ai fusi orari. Nel capitolo “The future calendar” all'interno di Miranda! A book on wonders descrive la sua proposta per risolvere il problema del coordinamento dei vari tempi locali: Per tutto codesto fuso il giorno locale comincerà quando suonano le sei del mattino, a tempo universale. Per tutto il secondo fuso procedendo verso Occidente, il giorno civile comincerà un’ora dopo, e così via. Con questo provvedimento sarà facilissima la riduzione reciproca del tempo universale e dei vari tempi locali, gli uni agli altri. Per esempio sapremo con certezza che quando saranno 14 minuti di una determinata ora, dove che sia, saranno 14 minuti di un’ora od altra, dappertutto. Quando Filopanti, in esilio a Londra, scrive Miranda!, il problema della unificazione delle unità di misura era da tempo dibattuto e sentito. Non così il problema della standardizzazione dell'orario e la coesistenza di una moltitudine di ore locali cominciò a produrre inconvenienti e disagi di vario tipo solo con l'espansione delle reti ferroviarie e con l'uso del telegrafo. L'ideazione dei fusi orari è fatta risalire al 1879 e all'ingegnere scozzese, naturalizzato canadese, Sandford Fleming. Certo, non possiamo accusare Fleming di plagio visto che, data la scarsa diffusione dell'opera di Filopanti, difficilmente avrebbe avuto modo di leggere Miranda!. Ci piace però ricordare come Filopanti avesse avuto l'idea dei fusi orari un ventennio prima di colui che la propose al Royal Canadian Institute e, successivamente, all'International Meridian Conference del 1884. Ne L'universo - lezioni popolari di filosofia enciclopedica e particolarmente di astronomia date nelle principali citta d'Italia da Quirico Filopanti si legge "Converrebbe stabilire un sistema di coincidenza per le ore dei diversi luoghi; un sistema il quale fosse semplice e bello, condizione necessaria perché egli sia facilmente appreso; utile e comodo pei viaggiatori, e pei telegrafi, e che servisse ancora al nobile ed elevato intento di ricordare agli uomini, che, malgrado la necessaria distinzione da città e città, da nazione a nazione, essi non debbono considerarsi come attendati in campi rivali od ostili, ma quali membri di una sola grande famiglia". Insomma, Filopanti – il cui pseudonimo significa “colui che ama tutti” -, ci ricorda l'illuminista Condorcet, più volte incontrato in questo Almanacco, che auspicava la distruzione delle diseguaglianze tra le nazioni e, all'interno di uno stesso popolo, tra le classi sociali. |
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