Almanacco della metrologia

Marzo
20 Marzo
Il 20 marzo 1727, all'età di 84 anni, muore a Londra Isaac Newton.

Grandi sono stati i suoi contributi nei campi della matematica, della meccanica, della dinamica, della fluidodinamica, dell'ottica e dall'astronomia. Nell'arco della sua lunga vita, si occupò intensamente anche di teologia e di alchimia.

Certamente uno degli scienziati più influenti di tutti i tempi. Gli studenti di tutto il mondo sanno, almeno, che il suo nome è legato alla legge di gravitazione ed ai tre principi della dinamica, che lui - per primo - esprime contestualmente ed in maniera chiara come le tre leggi del moto nel suo Philosophiae Naturalis Principia Mathematica.


[da Wikimedia Commons]


La pagina su wikipedia a lui dedicata è disponibile in circa 200 tra lingue e dialetti.

E' possibile che, cercando più informazioni sul suo lavoro, i suoi riconoscimenti ed i suoi contributi alla fisica e alla matematica, si incontrino delle discrepanze nelle date di nascita e di morte riportate. La ragione - ancora una volta - sta nei differenti standard in uso e in particolare nei diversi calendari in vigore al tempo di Newton.

Il Calendario Giuliano, introdotto da Giulio Cesare nel 46 bC, ogni anno accumulava un piccolo ritardo rispetto all'anno astronomico e venne riformato da Papa Gregorio XIII nel 1582, in modo da portare la durata media dell'anno solare a quella ricavata dalle osservazioni astronomiche. Molti paesi, tra cui quelli di religione protestante, rifiutarono questa riforma "cattolica" e mantennero il Calendario Giuliano.

L'Inghilterra adottò il Calendario Gregoriano nel 1752. Il ritardo del Calendario Giuliano rispetto al nuovo Calendario Gregoriano al tempo della morte di Newton era arrivato a 11 giorni. Ne consegue che la data della sua morte, convertita nel nuovo calendario, risulta essere il 31 di Marzo.

E, a proposito di standard, ricordiamo che Newton dà il nome ad una delle unità di misura derivate del Sistema Internazionale. Nel 1946, la Conférence Générale des Poids et Mesures (CGPM) definisce l'unità di misura delle forza nel sistema MKS, allora in vigore, come quella necessaria per imprimere ad una massa di 1 chilogrammo una accelerazione pari ad 1 metro per secondo al quadrato. La risoluzione 7 del 1948 denomina questa unità di misura "newton", con simbolo N.

Il newton è quindi l'unità di forza del Sistema Internazionale ed è una delle unità di misura che prendono il nome da uno scienziato.

Ricordiamo, tra le unità di base, l'unità di intensità di corrente elettrica che prende il nome da Ampere e l’unità di misura della temperatura che prende il nome da Kelvin. Tra le unità derivate, poi, la maggior parte ha un nome che omaggia uno scienziato: l'hertz, il joule, il volt, il watt, il coulomb, l'ohm, il pascal e via dicendo.

Molti conosceranno la barzelletta in cui si racconta di Joule, Newton e Pascal che si ritrovano e decidono di giocare a nascondino. Joule è il primo a contare e si gira, chiude gli occhi e comincia: uno, due, tre, .... Pascal corre subito a nascondersi dietro un albero. Newton invece resta dietro a Joule, disegna per terra un quadrato di un metro per lato e ci si mette al centro. Joule finisce di contare, si gira e esclama: "Ti ho visto! Ho visto Newton!" E Newton: "No, ti sbagli. Hai visto Newton su metro quadro: hai visto Pascal!"

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