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Correva
l'anno 1979 in un ospedale di Napoli (diventato in seguito alla mia
nascita famoso) alle ore 13:00 quando venni per la prima (ed ultima) volta
alla luce! Era una calda giornata di Maggio, la prima con precisione e
quel giorno sia mia madre che i medici non avevano nessuna voglia di farmi
nascere visto che il 1° Maggio ricorre la festa dei lavoratori (forse per
questo sono un po' sfaticato). Mio padre vista la festa dei lavoratori si
scocciava addirittura di darmi un nome tanto che voleva chiamarmi Ugo per
essere veloci, ma si vede che mia madre volle fare un ultimo sforzo e
mettermi uno dei nomi più lunghi di questo mondo se pur uno dei più
belli (he! he! modesto vero?) e dopo una litigata con l'ostetrica che non
riusciva a far entrare il nome sul braccialetto dell'ospedale mi
chiamarono Alessandro.
Da quel giorno n'è passato di tempo, tante le difficoltà e le gioie
avute e altrettante ancora d'avere! Per i primi anni di vita tutto si
svolse regolarmente, poppata, ruttino, cambio del pannolino (ancora
ricordo quando quel tremendo rituale spettava a mio padre...mha! meglio
non ricordare :-)) i primi passi e con essi le prime suture alla testa
dovute alle cadute che mi faceva prendere mio fratello
giocando a marito e moglie con una sua amichetta,
ovviamente a me toccava il ruolo del bambino che doveva nascere solo in
seguito al concepimento. Per rendere la cosa più reale il sottoscritto lo
nascondevano su di un armadio alto all'incirca 4 metri e mezzo, e mentre
loro "giocavano" a marito e moglie, io puntualmente cadevo
andando a sfracellarmi al suolo in un tonfo forte e cupo. Solo allora
correvano i miei nella stanza e mentre mio fratello si rivestiva e mio
padre finiva di spogliare l'amichetta, mamma si precipitava giù per le
scale con me in braccio tenendomi un fazzoletto bianco in testa (tale
fazzoletto ricordo che per magia diventava sempre tutto rosso), entrava in
macchina, attendeva papà non riuscendo mai a capire perché tardasse così
tanto, e con la macchina, correndo come dei pazzi e rischiando di farci
male, mi portavano in un edificio dove c'era tanta gente seduta ad
aspettare, urlando e bestemmiando. Poi dopo tanto tempo arrivava un
signore tutto sgangherato con un camice da salumiere che giocava al
dottore con la mia testa, ma si vedeva benissimo che non era un vero
dottore!.
Raggiunta l'età di 6 anni i miei, dopo notti insonni a trovare un rimedio
alla mia esuberanza ebbero la geniale idea di rinchiudermi in un
manicomio, anche se a me fu detto che era una colonia tipo quelle estive,
l'unica differenza era che li non c'erano quelle belle maestrine che
trovavi nei villaggi estivi, e trascorso un anno tra i vari uffici per le
visite (tutte truccate con analisi alterate), documenti ecc. si seppe che
tutti i manicomi furono chiusi e ogni persona incapace d'agire venne
accollata ai curatori o a chi n'esercitava la podestà. Nel mio caso,
ovviamente, toccava a mamma e a papà :-)!
Arrivarono così, dopo anni di studio e con voti eccellenti, i 14 anni, età
in cui avevo messo sù qualche chiletto al punto giusto, e anno, anche, in
cui mio fratello smise di fare il prepotente con me, il perché non l'ho
mai capito! E voi? E poi i 15 anni, i primi amori, i primi
"pali" (trad. bidoni, buche, rifiuti, i restanti dialetti si
arrangino) le cotte che ti fanno passare l'appetito fino a farti diventare
una larva umana e tutte le conseguenze BUONE e cattive :-)! Fino ad
arrivare alla maggiore età, giorno che aspetti per 18 anni e che poi odi
per 82 anni ( è inutile che stai a farti il conto sono 100! Embè?!? si
che c'è di male voglio campare 100 anni! Tu no??), dicevo anni che poi
rimpiangi e che vorresti riavere quando 2 sole gambe non ti bastano più
per camminare e il letto lo usi solo per dormire! Ma per il momento non
pensiamoci! Ci vuole tempo, MOLTO tempo ancora! ;-) E da qui poi ho preso
la patente, posso rientrare più tardi la sera, posso andare in galera
(questo non penso sia un vantaggio) e tante altre piccole cose che
comunque non cambiano per niente il normale andamento della vita! E
finalmente siamo arrivati ad oggi, anno 1999 tutt'ora studio il 5° anno
di ragioneria (è inutile che insisti a farti i conti, si ho qualche anno
arretrato, sono uno che approfondisce io ;-)), il pomeriggiolavoro presso
uno studio legale e nel tempo libero esco con
gli amici, mi diletto a
fare ste cretinate :-), disegno, ascolto la musica e faccio tutto ciò che
ritengo interessante e divertente! Il Sabato sera poi di solito si va a
ballare e la domenica mattina si dorme fino a tardi per poi alzarsi,
lavarsi, mangiare, rilavarsi ed uscire di nuovo.
Ora che tu ci creda o meno a tutto ciò non ha molta importanza,
l'importante è che almeno per un istante tu abbia accennato un
piccolo sorriso, e che per il tempo che sei stato/a a leggere ste
cretinate abbia dimenticato tutti i problemi. Il tempo è denaro, sono
d'accordo, ma tu intelligentemente hai letto il tutto Off-Line vero? NO?
Come no? Bhe vorrà dire che alla tua felicità si aggiungerà anche
quella della Telecom! ;-) Un caloroso saluto! E mi raccomando torna a
trovarmi! :-) |