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Nel novembre 1983 su Corto Maltese (Il segno di una resa invincibile):"Il mio primo disegnino riconoscibile l'ho fatto a 18 mesi, era un orso, questo testimonia quanto era forte in me il bisogno di disegnare... Del liceo
artistico di Pescara mi vengono in mente mille cose... venni sospeso il primo giorno di scuola; verso il terzo anno quando ero ormai come un pulcino nel nido, provai una sensazione di potere tremenda, dato che ero
molto bravo, potevo fare quello che volevo, scherzi soprattutto; per il resto avevo pessimi rapporti con le donne... Poi ho passato un periodo tra i sedici e 18 anni a rissare stupidamente, prendendole e dandole,
specialmente d'estate. Erano estati bellissime, lunghissime, passate con la fila degli ombrelloni, lo strombazzo delle cose pubblicitarie e i baracconi messi in fila con i juke-box... Quando ero a Pescara le mie
letture preferite erano i dadaisti... sapevo a memoria il manifesto di Tristan Tzara e conoscevo i movimenti di rottura dell'inizio del secolo quasi a livello di rischiatutto... Pentothal nacque da un rapporto
epistolare avuto con una ragazza di Napoli. Queste mie lettere rappresentavano per me un esercizio e il mio scrivere era una sorta di rincorrere, era giocato sul tema di corro con il cerchio, spingo il cerchio, il
cerchio traballa sta per cadere e io gli dò un'altra spinta e va avanti, è un modo di vedere le cose senza alcun nesso logico... La musica ha una grande funzione per me. In questo momento vorrei essere la corda
tesa di una chitarra rock, essere la corda che vibra in un grande concerto. |
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