Sotto il segno dell'acquario

Di origine siciliana, Michele Cannaò nasce il 14 febbraio 1955, giorno di San Valentino, sotto il segno dell'acquario. Giovanissimo comincia a dipingere. A Messina allestisce le sue prime mostre e, dopo gli studi di Architettura, si laurea in Scienze Politiche.
Dopo una serie di viaggi, all'inizio degli anni Ottanta si trasferisce definitivamente a Milano, dove intraprende l'avventura interdisciplinare tra arti figurative e teatro.
Nei primi anni, lavorando nello studio-laboratorio del pittore Togo, approfondisce la tecnica dell'acquaforte con la A  Milano le prime esperienze di teatro non-stop che per due stagioni consecutive ottengono un ottimo successo (Infesta 88/89). 

Ma l'impegno nell'Arte continua: è del 1989 la personale di incisioni a Palazzo Sormani di Milano. Così come continua il suo lavoro di organizzatore di eventi artistici: infatti nel 1991 fonda a Milano lo Studio La Credenza, laboratorio permanente delle arti e luogo di incontri con scrittori, poesia e performance teatrali.  Allo Studio, Cannaò  organizza le "Nottate d'Arte", incontri settimanali tra e con gli artisti, in cui dalle nove di sera alle cinque del mattino si discute e accade di tutto: spettacoli teatrali, performance, incontri artistici e letterari. 

Dal 1995 dirige e organizza Kaló Neró, il festival delle arti (Teatro, arti visive, jazz, musica classica, editoria) che giunge fino alla quinta edizione del 1999 e che coinvolge più luoghi della riviera jonica siciliana da Messina a Taormina. Quando gli eventi hanno il sopravvento sulla manifestazione, Cannaò decide di prendere il festival, piegarlo con cautela e metterlo in un cassetto, al riparo da manipolazioni inopportune. Di quell'esperienza rimane il Piccolo Teatro della Scaletta fondato a Scaletta Zanclea (ME) nel 1996.
Alla fine degli anni Novanta riprende l'attività espositiva che "rende visibile" un lavoro pittorico mai abbandonato.

Nel 1999 allestisce la personale Labirinti  presso Palazzo dei Leoni a Messina che raccoglie le opere realizzate intorno al tema della tauromachia e  del labirinto. Realizza in questo periodo il Catalogo ragionato della sua opera dal 1974 al 1999 con interventi di Rossana Bossaglia, Angela Manganaro, e Michele Passalacqua. Allestisce una personale a Capo d'Orlando (ME) e partecipa a una collettiva a  Milano. Infine il 2001 è un anno di frenetica attività espositiva quasi tutta incentrata a Milano. Alla fine del 2001 Cannaò organizza per il Circolo Culturale Bertolt Brecht di Milano tre incontri sulla cultura Siciliana incentrati su Federico II, Leonardo Sciascia e Lucio Piccolo.
Nel 2002 prepara l'antologica Le ragioni di un sogno  alla Cascina Grande di Rozzano (MI) e la mostra di disegni e incisioni a Villata (VC).

Del 2003 è invece la personale al Castello Ruffo di Scaletta Zanclea (ME). L'anno dopo realizza una mostra alla Galleria IsTinto di Milano.

Il 2005 è l'anno della mostra Ritratti che girerà l'Italia fino al 2006. A questa mostra itinerante si aggiunge la personale di incisioni Le ragioni di un sogno realizzata a novembre alla Rocca Viscontea di Lacchiarella (MI) e a dicembre negli Archivi del '900 di Milano.

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