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CONSORZIO ALPIAZ - MONTECAMPIONE

Ritenendo necessario dare massima trasparenza agli atti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio pubblichiamo qui di seguito:

Estratto verbale della riunione n° 3 del giorno 02/03/2002 ore 14,30

Anderloni contesta il richiamo diretto ai Consiglieri espresso dal Presidente in quanto sta accusando di inefficienza Commissioni che non sono mai state convocate con ordine del giorno, riunite e discusse. Pertanto tale inefficienza accusata dal Presidentedipende esclusivamente dal comportamento del presidente stesso.

Lanna dice di non essere stato capito: è oggi che vuole convocare tali Commissioni; i consigli di Amministrazione saranno convocati meno spesso di quanto si faceva prima perché lavoreranno le Commissioni in quanto due-tre incaricati specifici sono in grado di fare ciò che fanno otto-nove persone, forse lavorano anche meglio; il lavoro fatto verrà poi portato in consiglio per l’approvazione. Quindi fatte le Commissioni, le si convoca individuando un capogruppo.

Torromino interviene sostenendo che le Commissioni siano già state fissate e pensa che qualcuno abbia già lavorato.

Lanna ammette che siano già state fissate ma non le date, lo si farà oggi; gli risulta,comunque, che una sola si sia già attivata.

Anderloni ripete che nessuno sapeva fosse stata convocata alcuna Commissione, anche perché tali Commissioni non sono previste dallo Statuto e quindi non si sa come funzionino.

Marconi interviene facendo delle considerazioni sulle comunicazioni lette dal Presidente.Fa notare come Alpiaz non abbia assolutamente prevaricato rispetto ai suoi diritti riconosciuti dallo Statuto nella ripartizione delle quote milionesimale e quant’altro; l’accenno a supposti comportamenti di Alpiaz in deroga a quelli che sono i suoi diritti è rigettato al mittente di fatto e di diritto. Gradirebbe che le manifestazioni di intenzioni del Presidente del Consiglio del Consorzio verso la società Alpiaz siano fatte con toni meno bellicosi perché prima di usare tali toni dovrebbe spiegare, in senso vero e non in modo polemico, sciocco e superficiale, dove Alpiaz è mancata nei suoi diritti e doveri. Detto ciò ribadisce che se Alpiaz spa ha diritto divotare per 300,000 milionesimi vota per tale peso chi e come meglio crede.

Lanna interviene dicendo che non ha contestato Alpiaz ma il sistema di voto.

Marconi risponde che può pure criticarlo ma non contestarlo, altrimenti cambi lo Statuto e gli ricorda che per far ciò ci vogliono 700.000 milionesimi; non è necessaria

Alpiaz per contestarlo e invita Lanna a cambiare lo Statuto.

Rende noto di essere entrato in Consiglio, ben conscio della presenza di Lanna e dei suoi compagni di intenti, disposto a trattare di qualunque tema; purtroppo si sta rendendo conto che è stato ingenuo in quanto si trova di fronte una qualificata minoranza che cerca disperatamente di guidare seguendo una dichiarazione di voto dell’ex Comitato. Ex Comitato che deve smettere di proporsi come l’unica parte del Consiglio che vuole e sa lavorare per Montecampione però non riesce perché la parte “cattiva”è più numerosa; se così rimangono le cose non si è capito nulla di cosa è una votazione, uno Statuto e di come si gestisce un consiglio di amministrazione dove una minoranza può anche guidare ma, se si mette a fare la guerra, non guida assolutamente nulla. È quindi un atteggiamento che, al limite, si può anche capire ma comunque sbagliato e poco costruttivo.

Alpiaz ha votato per l’ing. Franceschini perché, in quel momento e tutt’oggi, ritiene che sia conveniente per il bene del Consorzio. Ha proposto una terna, poi votata, ma è chiaro che quella terna è poi uscita da Alpiaz come, d'altronde, il gruppo di Lanna è uscito dal Comitato. Nessuno può insultare i diritti elettorali e di rappresentanza conquistati solo perché fa parte di un qualsivoglia gruppo elettorale.

Lanna replica puntualizzando che è d’accordo: Alpiaz può dare il voto a chi vuole,anche se poi può contestare che sia andato a Franceschini.

Marconi subito risponde dicendo che Lanna non può assolutamente contestare ciò, al limite manifestare una opinione diversa.

Lanna rettifica che contesta il sistema di voto dei Revisori dei Conti, tra l’altro non previsti dallo Statuto. Tale sistema non è corretto, dovrebbe essere in linea alla elezione dei consiglieri: sono nove: sei eletti dall’Assemblea, tre dalla Alpiaz spa.

Marconi interrompe evidenziando che Lanna sbaglia di nuovo perché l’Alpiaz non ne elegge tre e l’Assemblea sei: Alpiaz li elegge perché fa parte della Assemblea.

Lanna risponde che con i suoi 300.000 milionesimi l’Alpiaz di fatto elegge tre consiglieri.

Comunque al di là di questo non è corretto che sulla scheda si possano esprimere tre preferenze su nove consiglieri mentre per tre Revisori se ne possano esprimere tre, i conti sono presto fatti. Si deve modificare la scheda con una sola preferenza per i Revisori, è una proposta. Va discussa in Assemblea, anche tramite una mozione, in quanto la delibera dell’istituzione dei Revisori dei conti è una delibera

Internullo fa notare come si debba analizzare il significato delle votazioni, la residenza ha dato un chiaro segnale nell’ultima assemblea: vuole che certi sistemi vengano cambiati, non cambiando l’ing.Franceschini con il dott. Lanna e un domani con un altro; vuole avere un maggiore potere decisionale, si deve avere una residenza contenta di stare qui. Quei 500 e più, votanti il gruppo di Lanna, vogliono un cambiamento, quale? Forse Marconi lo ha capito meglio…

Marconi risponde al volo che la residenza vuole il miglioramento dell’immagine di Montecampione, il miglioramento di qualche servizio di Montecampione. Se qualcuno intende il programma del Comitato portato in Assemblea, teme che rimarrà vuota promessa politica che, comunque, ha illuminato chi ci ha creduto.

Internullo chiede allora a Marconi se esclude che la residenza abbia votato così perché è contraria e non condivide il modo di presenza della Alpiaz spa nel Consorzio.

Marconi conferma, come sua personale opinione come tale è quella di Internullo.

A supporto della sua tesi evidenzia come gli altri anni i voti, della stessa residenza, andassero ad altra gente e tali temi non erano assolutamente presenti.

Lanna interviene dicendo che il suo gruppo è un movimento spontaneo sorto perché ha interpretato i sentimenti di una certa parte della residenza in merito a determinate vicende. È vero che in campagna elettorale si fanno tante promesse, ma comunque lui ha un programma e cerca di portarlo avanti per il bene di Montecampione.

Ci saranno mille difficoltà, ma vanno sostenute.

Torna sulla questione precedente dicendo che non ha attaccato Alpiaz ma il sistema di voto che va riformato portandolo in Assemblea, anzi si potrebbe già pensare ad una mozione.

Anderloni fa notare che l’Assemblea si terrà a gennaio dell’anno prossimo ed è un po’ prematuro. Chiede poi il perché di questo accanimento verso i Revisori dei Conti o meglio contro gli attuali Revisori dei Conti. Se non vogliono riconoscere la legittimità dei Revisori è sufficiente che l’Assemblea revochi la delibera precedente ed è fatta. Se è un rancore personale verso alcune persone non lo può condividere. Tali persone sono state elette in Assemblea e comunque è ora di finirla con diatribe inutili che fanno solo perdere tempo. Ha ben inteso che Lanna, Torromino ed Internullo non fanno più parte del Comitato ed allora si devono dimenticare di tale Comitato perché da quello che traspare dai comportamenti, dalle lettere e dalle affermazioni ciò non sembra anzi sono ancora condizionati dal concetto “Comitato”. Con questo concetto non si andrà avanti in nessun modo. La funzione del Consiglio, espressa dal suo Presidente, è di rendere la realtà Montecampione piacevole, funzionale e vivibile; i massimi sistemi non competono al consiglio: parlare di ICI, in termini di prestazioni maggiori di quelle che i Comuni fanno oggi, vuol dire parlare di fantasia; parlare di convenzioni è fantasia serve la volontà delle parti contraenti, se non si mettono d’accordo il Consorzio non può far altro che caldeggiare, anche se pure questo non è compito del Consorzio, che lo facciano.

La polemica sulle modalità di voto dei revisori è sterile;............................... ............................................................................................. .

Sarebbe stato opportuno che i nuovi amministratori facessero del tirocinio in Consiglio; non è stato fatto ma attenzione radicalizzare le posizioni è un brutto segnale.

Lanna: nessuno vuole fare guerra all’Alpiaz, è solo un discorso di elezione dei Revisori che è sbilanciato. Riconosce che Alpiaz spa è la linfa di Montecampione, comunque ognuno deve svolgere i suoi compiti nel rispetto dello Statuto. Il discorso ICI è da ricondurre alla volontà che Montecampione si integri completamente nei territori di Artogne e Piancamuno, solo così si possono acquisire i benefici della presenza dei Comuni. L’ICI va pagata ma non si ha ancora avuto nulla. Tutti hanno parlato in Assemblea di questo, i Comuni hanno dato la loro disponibilità.

Internullo: così come si paga l’ICI i Comuni si devono interessare politicamente di Montecampione.

Corti: “è inutile litigare così, dare colpe a Franceschini, non si sa di cosa, noi si deve coinvolgere tutta la residenza e spingerla ad intervenire, farli partecipare allora sì le cose si possono cambiare.”

Pianazza: Chiede al presidente il perché abbia indirizzato delle lettere personali su carta intestata del Consorzio.

Lanna risponde che è il presidente, nominato dal consiglio all’unanimità, pertanto è autorizzato a scrivere a chi ritiene opportuno senza dover richiedere l’autorizzazione al consiglio.

Anderloni dice che deve seguire le delibere che gli danno i mandati esecutivi e che comunque esiste anche l’istituto della revoca.

Lanna eccepisce che non è lì a prendere ordini da loro (consiglio) e ha solo invitato delle persone ad una riunione, comunque, se si vuole esercitare l’istituto della revoca,lo facciano pure ma poi dovranno prendersene tutte le responsabilità di fronteall’assemblea. Se il Consiglio pensa di averlo eletto Presidente per fargli eseguire le sue volontà, si sbaglia, in quanto è responsabile di un programma che ha presentato in assemblea e che intende rispettare.

Pianazza chiede se sono stati convocati i Revisori dei Conti. Alla risposta negativa di Lanna ne chiede il motivo stigmatizzando il fatto in quanto il Presidente è obbligato a rispettare le delibere;per ciò lo biasima per non averlo fatto e lo invita a farlo in futuro, a meno che non vi siano modifiche all’attuale situazione.

Torromino eccepisce dicendo che, siccome è il presidente a convocare le riunioni, li convocherà quando ne riterrà utile la presenza.

Zucchini ricorda che fu lui, 15 anni fa, a volere i revisori a garanzia di tutti; ricorda che, secondo le ultime disposizioni di legge, i revisori sono obbligati ad essere presenti perché hanno compiti non solo dal punto di vista contabile ma anche riguardo lo Statuto e del Codice. È una garanzia per tutti i consorziati: c’è qualcuno che per loro controlla la correttezza dei conti; ricorda che uno dei primi fu lo stesso avv. Gangai, attuale componente del comitato. Si duole di essersi dimenticato, a suo tempo, di far inserire nello Statuto questa figura, essenziale per tutti.

Lanna infatti ricorda che fu mediante una mozione nel 1987 a istituire il collegio dei Revisori; fa notare che nella mozione si parla di “commissione di revisori dei conti formata da 3 professionisti effettivi” quindi di professionisti iscritti all’Albo dei Revisori.

Pianazza e Anderloni fanno notare che nel 1987 tale Albo non esisteva.

Torromino ammette che nessuno contesta l’esistenza dei Revisori, riconoscendone l’importanza e l’indispensabilità.

Anderloni fa rilevare che alla luce di ciò si desume che è un fatto personale, contro le attuali persone che lo compongono; anche se gli pare di avere sentito, e Pianazza si unisce a lui, qualcuno dichiarare che non sia indispensabile.

Pianazza chiede un aggiornamento circa la situazione cinema, lavanderia e decreti ingiuntivi. Chiedeinoltre se qualcuno abbia richiesto e ricevuto copia del verbale dell’ultima riunione. Alla risposta negativa, chiede come mai tale verbale, tra l’altro in versione non ufficiale, sia presente in un sito Internet. Chiede che ciò non avvenga in quanto il verbale deve rimanere in ambito consortile, a disposizione dei consorziati, non a disposizione di altro pubblico esterno.

Torromino afferma di non comprenderne il motivo e si dichiara contrario.

Anderloni richiama quanto già detto nella precedente riunione circa la volontà di pubblicare sul Qui Alpiaz i verbali delle riunioni; per motivi di riservatezza non sembra il caso pubblicare argomenti che possono essere anche delicati. Ufficialmente invita chiunque sia in possesso di atti del Consiglio a non pubblicarli.

Lanna: il verbale è disponibile per tutti i residenti, di conseguenza chiunque lo può richiedere e, se non fosse stato Torromino, potrebbe essere stata qualsiasi persona a pubblicarlo.

Pianazza: propone allora di far firmare una dichiarazione a chi lo ritira che si impegna a non diffonderlo.