IV Ciclo: L'organizzazione delle informazioni. Il data-base.

Undicesima Lezione: All'origine del Gis

 

Leonardo 3

Terzo fondamentale quesito. Come faccio a trasmettere dei dati "strutturati"? Sia se essi siano di tipo A (cioè informazioni testuali) oppure se essi siano di tipo N (cioè di tipo numerico)  a distanze se sono ai tempi di Leonardo? E cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici. Come faccio cioè effettivamente a "trasmettere" se voglio trovare un sistema efficiente, più rapido, del precedente.? Come si risponde a questa domanda? se soprattutto interviene una nuova componente o parola chiave.
Il MODELLO

Questo è il terzo livello che funziona ugualmente che in precedenza. Innanzitutto devo sapere che tipo di dato sto trasmettendo, ma il salto logico avviene quando invece di mettere dei dati in sequenza (ad esempio numeri), creo due famiglie di dati: una chiamata costanti (dati) e l'altra chiamata risultati. Per intenderci, Leonardo che riceve e quel che trasmette, avranno una casella chiamata costante o dato e altra risultato. Facendo un paso avanti posiamo dire che la casella risultato dipende di una operazione fata con le costanti o dati. Cosi vediamo qualcosa di nuovo, gia che si aggiungono delle operazioni o funzioni. Queste funzioni possono essere infinite, gia che anche esistono sotto-funzioni a quelle principali. 

Con questa logica si è costruito il foglio elettronico, essendo i primi programmi File Vision (1985), Multiplan, Lotus 1,2, 3 ecc. Questi erano cellule che contenevano costanti e altre  risultati prodotti da operazioni, ottenendo di questo modo un "modello" (meccanismo tra variabili che descrivono una realtà).

Programmi come Exel mi permettono di creare questa famiglia di costanti e di risultati, pero lo intelligente e che quando cambio le costanti i risultati che sono in rapporto fra loro, vengono automaticamente modificati. Cosi è possibile concatenare una rete infinita di risultati, come se fosse una specie di cascata dove anche si possono collegare dei grafici ed altre funzioni. Il modello si può creare  quasi a misura d'uomo, gia che dipende delle funzioni che inseriamo.

Il Modello

Naturalmente le funzioni

Per ogni risultato esiste, come avviamo detto, una costante e una funzione, essendo le funzioni inserite secondo quel che si vuole fare. Comunque queste informazioni sono il 2% del tutto, perché il foglio elettronico o di calcolo, ha uno impatto su tutta quella rete infinita di risultati. Questo ragionamento trasforma il modo di pensare, non solo in campo finanziario, gia che è possibile verificare istantaneamente e interattivamente i risultati. Si ha creato una mentalità di mutamento e cambiamento chiamata What If o interconnessione dinamica dei dati.

What If interconnessione dinamica dei dati

E tutto è cambiato per sempre.

Modello Statistico, Fisico, Matematico, Logico, e  anche architettonico
 

Certo che in un modello creato con numeri, si inseriamo dei dati testuali, questo andrà in tilt. Comunque come avviamo detto, il tipo di modello dipende delle funzione che inseriamo. Per ciò è possibile anche creare un modello alfabetico. Ad esempio i dati di una persona: età, cognome, altezza, città di nascita ecc. (sono dati strutturali).

In questo tipo di foglio elettronico, e molto importante fare attenzione alla sua struttura, o vero a la riga e colonna, gia che queste formano la griglia. Ogni riga e attraversata per campi al di la di contenere o no dei dati, e di questo modo logico di base si lavora anche con la grafica. Le informazioni possono essere raggruppate e interfacciate fra di loro (cercare per esempio le persone con altura media).

Record= riga
Field= categoria "colona"

Classe o famiglia= gruppi di record

E poi il concetto grafico

Questo tipo di meccanismo presiede quello della logica GIS. Questa nuova logica ci permette dopo di avere strutturato i dati base, inserire una sotto famiglia, o vero strutturare delle "classi". Sono famiglie o classi logiche, che permettendo ad esempio in Cad, selezionare una di queste lavorando con strati inferiori. Cosi è possibile moltiplicare la formazione dei layers, lavorare specificamente per famiglie, lavorare con tutte le famiglie insieme, ecc, sempre sulla base dei dati e funzioni fornite.

Questo tipo di ragionamento è stato una rivoluzione per la grafica. Si creo una figura, ed inserisco dei dati, adesso il disegno vettoriale viene associato a questa scheda, scheda che contiene informazione. Di questo modo si consente il poter fare delle ricerche mirate (ad esempio inserire un dato numerico e il risultato è una immagine). In architettura, i dati possono essere muri, finestre, ecc. Allora se clicco muro, il disegno mi mostrerà solo la famiglia muro con tutti i dati che a lui appartengono, in casi di modifica, tutta la famiglia muro sarà modificata e anche il risultato finale con le altre famiglie. Il modello dipenderà della nostra fantasia e capacità di creativa.

Infine il GIS non possiede differenze sostanziali, solo permette la possibilità di interfacciare una grossa quantità di dati di diversa natura (grafica, alfanumerica,ecc). E' un sistema dinamico e interattivo, che diventa creativo a doppio livelli. Il primo il poter creare dei modelli e poter interfacciare questi creando una rete sofisticata (creazione creativa del modello). Il secondo livello è che dopo inseriti dei dati, a un certo punto il modello intelligente, comincia a ragionare da solo; essendo un tipo di creatività di ritorno, ragiona secondo metodi che noi non avviamo previsto.

E cosi nasce la base logica del Gis: un modo di relazionare funzioni grafiche e funzioni a&N di enorme impatto in moltissimi campi, prima di tutto nella gestione del territorio. Oggi alcune di queste funzioni o tutte sono oltre che in programmi dedicati anche come plug in o shell di programmi come autocad oppure fortemente specializzati in programmi Cad come per esempio VectorWorks e altri. Antonino Saggio.

 

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