VI Ciclo: Interconnessioni dinamiche. Strutture gerarchiche e modelli intelligenti

Diciassetesima Lezione: a Rivoluzione Informatica in Architettura

 

 

Interconnessioni dinamiche. Strutture gerarchiche e modelli intelligenti.

La rivoluzione informatica in architettura avviene quando si comincia a capire che l'informazione diventa materia prima, e che questa gioca 3 ruoli:

1- Informazione come Comunicazione: La architettura è chiamata ad essere un vettore informativo, non solo contenere il vecchio meccanismo impulsivo del essere macchina efficiente, se non il poter sommare la capacità comunicativa. La architettura adesso si rapporta con le linee urbane, il paesaggio, ecc, e riesce ad ottenere una maggior funzionalità che i vecchi programmi. Comunque l'informazione e diventata comunicazione e si trasforma in architettura, cambiando fortemente il panorama del paradigma industriale. Si è passato della ricerca delle misure minime a quelle delle massime, dei obiettivi come bisogni alla qualità in più e desiderio. Prima era messa l'importanza sul telaio e struttura, oggi diventano secondari e l'immagine e valore economico sono più importanti. Questo dimostra che la razionalità e stata superata e si cercano delle strutture complesse, passando ad essere "l'arte del possibile". Oggi la città e aperta e basata sulla implosione, attraversamenti e palinsesti tra natura e architettura.

Si rivada che l'approccio era quello analitico e induttivo. Si capivano i bisogni analiticamente ed erano risolti, essendo questo un modo di attuare che parte dal baso verso l'alto. A questo punto vediamo grandi cambiamenti, perché si parte proprio dal opposto, o vero da una idea base da proseguire. Un approccio molto più complesso che alla fine porta delle soluzioni di gran lunga efficacia. Si cerca di progettare secondo la verifica e impatto che provoco sul mondo, mediante idee e desideri. Questa è una proiezione al futuro supportata dalla tecnologia, un modo deduttivo, un progettare dal alto verso il baso.

Cosi nascono delle forme e vocabolari astratti, ritornando si a un processo narrativo, pero che può entrare fino dentro dell'edificio (non una banalizzazione del comunicare).

L'orologio che prima era posto sul polso, campana ecc, e che segnalava ogni momento della giornata, a passato ad essere da per tutto. Lo vediamo dentro i telefonini, computer, semafori, ecc, portando una fluidità del tempo grazie all'informatica; i tempi si mischiano, la giornata è un palinsesto di momenti. Idea che cambia anche la città, che gia non è divisa in zone. Vedevamo la compattezza, ma adesso l'opera si presenta soggettivamente e non più oggettivamente, essendo la parola chiave la interattività e la sua forza trainante.

2- Informazione Come Produzione: Mediante l'informazione e attraverso i potenti programmi Cad, e possibile non solo disegnare, ma anche fornire dei dati alle macchine capaci di modellare i pezzi che conformeranno l'opera. Informazione che diventa direttamente produzione.

Prima la struttura era dentro i tamponamenti, invece si è tornato ad essere all'esterno; ma le membrature strutturali conformano gli spazi e la architettura., una vera ibridazione. Non è più struttura e solo struttura.

3- Informazione come Crisi estetica: dobbiamo a questo punto, trasformare la crisi in qualcosa di positivo (crisi provocata dall'informazione). Questa crisi non è tecnica, è la sintesi lo diverso, pensare soltanto alla costruzione dei modelli interattivi e intelligenti come Exel, quegli in 3D o l'interattiva di livelli gerarchici  che provocano modelli intelligente architettonici.

Ci rendiamo conto che il problema centrale è quello dell'interazione, perché porta all'interattività, non solo per il progetto, se non all'intorno della architettura nel suo insieme vivente. Questo tipo di architettura è in piena evoluzione e mutamento,  e di sicuro che a Palladio non li servirebbe.

 * Informatica  Interattività livelli gerarchici  

E' possibile un Alba in architettura!!!

Perché questa architettura venga ad essere interattiva, si usano ad esempio dei sensori, cercando di uscire dalla macchina e interfacciarsi con la realtà. Questi sono sensibili al calore, luce, movimento, emozioni. Ma per capire meglio il percorso che porta all'interattività, la vediamo in tre chiavi:

a- Interattività fisica: la propria architettura cerca di variare, al variare dei dati provenienti dall'intorno dell'opera, come lo propone esteticamente Toio Ito.

Toyo Ito -Torre dei venti-

Al contrario Calatrava muove meccanicamente l'architettura. Il movimento viene previamente progettato, passaggio primitivo dell'interattività.

Calatrava
                  

Anche movimenti non meccanici possono essere percepiti, mediante informazioni caricate sul computer. Questa diventa una architettura programmabile e possibile grazie ai sensori.

Decoi2RM (800K Real Player). The Wall


Gli spazi che non ci sono, si possono creare. I sensori danno vita a questi mediante la trasformazione della luce, tatto, ecc, in musica, immagini, ecc.

See  Novak

b- Interattività Proiettiva: sono delle proiezioni de immagini che trasformano l'ambiente. Campo tutto da scoprire, gia che è meno iterativo fino ad adesso, pero potenzialmente potente.

Gianni Ranaulo


c: Interattività Processuale: è possibile arrivare al progetto indagando e studiando le varianti in modo interattivo. Per questo la parola chiave "modello" vista nel foglio elettronico, viene applicata nello stesso modo, solo che i dati dinamici fanno riferimento alle figure e forme tridimensionali. A questo punto si è acquisiti un altro livello che chiamiamo intelligenza, e che ci permette veramente di avere una interattività in fase di progettazione.

Gehry Associates


Gehry Associates

Progettazione interattiva a Gehry 800K Real Player

 

VAi  L'ILLUSIONE (Di Ramona Vitale)

 

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