II Ciclo: La digitalizzazione delle immagini. Il mondo bidimensionale.

Settima Lezione: entro i bits

 

 

Leonardo 1

La digitalizzazione delle immagini e il mondo bidimensionale. Immaginiamo di essere nell'epoca di Leonardo Da Vinci, e dobbiamo mandare una immagine da un posto ad un altro, come faccio per trasmetterla?. Come faccio per mandare l'immagine senza un trasporto fisico o tecnologico?. Il metodo è quello delle coordinate geografiche.

Si faccio una matrice e ho una simile d'altra parte, con una certa approssimazione, grazie ad un sistema di specchi o fummo posso inviare l'informazione per fare la figura o immagine. Certo che è importante che tutte e due, quello che invia e riceve l'informazioni, conoscano il codice. Altra cosa importante per avere in conto è il tempo. Certamente che questo meccanismo ha un tempo elevato, pero finalmente si può raggiungere l'obbiettivo.

Questa forma di trasmettere è "scema", gia che non è intelligente perché va punto per punto, e i dati sono bianco/nero. Nel computer si usa la stessa forma scema, ed oltre ad essere cosi poco intelligente, occupa molta memoria ed è poco dinamica. Comunque il computer ragiona con circuiti binari, dove la condizione binaria, è si c'è o non c'è elettricità, questo è un fatto fisico. Photoshop, la web cam, una telecamera o fotocamera digitale, lavora dello stesso modo.

                                        

Il bit è scemo, la porzione di schermo quale regola. Copiare lo schermo e riportarlo.

 

Questa logica per punti si chiama raster, e lavora per punti scemi. In Photoshop i disegni sono punti scemi, si scrivo qualcosa sono uscito dalla modalità pennello e sono passato a quella della scrittura. Ma dopo no poso modificare la scrittura, perché in realtà è una "immagine di scrittura". Come è un sistema scemo posso cambiare soltanto la scrittura se scelgo una porzione di schermo. Per questo motivo in realtà quando copio qualcosa, sto copiando una porzione di schermo. Lo stesso succede quando si vuole modificare. Photoshop nasce nel 84', e d'allora usa questo come strumento base, la logica raster.

Il Photoshop che conosciamo adesso è molto avanzato e molto ricco, gia che ha ibridato tante logiche raster. Allo interno di questi programmi esiste un rapporto fra la matrice dello schermo e quello del programma. Lo schermo ha 72 dpi, numero importante perché è il numero che ottimizza il lavoro. La prima caratteristica che questi programmi hanno, è che il dpi varia perché Leonardo trasmetta in colore. In bianco e nero i colori sono due, ma i colori sono infiniti. Pero infiniti colori non si possono trasmetter, si alcuni approssimati. I livelli di approssimazione li posso elevare da due, bianco e nero a 16, 156, ecc. che sono i tipi di comunicazione (la profondità di lettura 4, 8, 16 32 bit eccetera). Pero questi sono il prodotto della mescola fra il rosso, verde e blu. Ogni uno obbiettivamente e stabilito, per capirci, stabilito dentro la matrice di Leonardo. 

In questa logica della nuova tecnologia non c'è niente di nuovo, quello che varia è il tempo. In un programma photoshop vecchi, ti chiede quale è la grandezza del tuo schermo, lo chiede in pixel o centimetri. Dpi, è la risoluzione, è quanto maggior è, più grande sarà il file e più combinazioni di colori ci sono.

                                       

Grande piccolo la logica dei punti.
La logica delle risoluzioni

Risoluzioni standard
72 dpi e 20 cm come base se la destinazione è lo schermo del computer
150 dpi  e scala reale stampa per stampanti media risoluzione
300 dpi e scala reale stampa per stampanti media risoluzione

la profondità di lettura 4, 8, 16 32 bit eccetera.
Vuole dire la capacità dello scanner o della macchina digitale di "raffrontare" un dato di colore esterno con una palette fatta da un numero crescente di informazioni colore (con una lente lavora all'inverso che la stampante). Quindi questo parametro non ha a che vedere con la risoluzione (che è meccanica) ma con l'accuratezza della ripresa.


In Photoshop 5, vediamo che quando facciamo copia, pure registra il tipo di dimensione di memoria. Se trasformo questa immagine che ho copiato da 72 dpi e la paso a 300 dpi la memoria occupata sarà più grande. Per conseguenza potrò al aumentare i dpi, vedere una maggior quantità di pixel (punti).

Il grande mondo della digitalizzazione: Macchine digitali scanner

Per esempio lo scanner, questi hanno delle diverse caratteristiche, la prima è che lavora ugualmente con la logica raster, a colore o bianco/nero. Lavora con Photoshop perché sono della stessa famiglia. Possono lavorare come minimo con 72dpi fino a 2400dpi. Il prezzo del scanner varia non soltanto per i dpi, anche per la profondità in bit: vuol dire che ogni pixel ha una capacità ottica di 4, 8, 16, 32, ecc, e quanto più alta è la capacità ottica la qualità sarà migliore perché aumenta la profondità di lettura di una gamma di colori.  Quindi questo parametro non ha a che vedere con la risoluzione (che è meccanica) ma con l'accuratezza della ripresa. Per esempio: in vece di leggere 100 toni (combinazione di colori fra rosso, verde e blu) si aumenta la capacità a 1000 e migliora la qualità. E previsto quello che si chiama "interpolar", o vero migliorare l'immagine aumentando i dpi, pero via software se non voglio che la qualità diminuisca.

Per un filmato, o vero immagine in movimento, è usata la stessa logica raster, per sovrapposizione, pero la rapidità è molto alta. Per questo di essere immagini in sovrapposizione è che si può strare delle foto dallo stesso filmato, modificare ed aggiungere pezzi di altro filmato. Anche e logico che per lo stesso motivo la memoria occupata sia elevata grandemente. Quando è registrato un filmato e lo trasporto alla telecamera, questo non soffre nessun degrado e la memoria occupata è la stessa. L'operazione di Quick Time serve per ridurre lo spazio della memoria di un filmato.

Leggi Il Coraggio di Aprirsi"

Vedi Film del corso

 

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