Strutture gerarchiche

 

Strutture gerarchiche nella ricostruzione e nell'analisi critica dell'architettura 

<<Ogni studente interpreta un progetto di Terragni attraverso letture, schizzi, lezioni e discussioni seminariali. Nello svolgimento delle quindici settimane del corso si troverà ad usare sette diversi programmi e sperimenta con bit mapped e digitizzazioni, disegno vettoriale, database grafico, solid modeling, surface modeling, animazioni e simulazioni realistiche>>. (Antonino Saggio - Strutture gerarchiche nel Danteum

Approfondimento: Due punti per riflettere: il primo sul tipo d'informazione inserita nella struttura gerarchica, e il secondo sulla pubblicazione di queste informazioni.

Opere come pazienti? 

Le storie cliniche elettroniche contengono informazione clinica sui pazienti, questa informazione deve essere strutturata di qualche maniera, facendo che l'informazione possa essere manipolata o processata per un sistema informatico. Questa struttura anche deve essere adatta per il processo del servizio sanitario cosi come per altri possibili usi dell'informazione (ricerche, formazione, aspetti legali ecc.). Per questo uno dei aspetti più importanti nel momento dello sviluppo di un sistema sulla storia clinica (medica) elettronica è come organizzare l'informazione clinica.

Come si capisce nella storia clinica il punto fondamentale è l'informazione e la sua organizzazione. Ma pensiamo si questi dati prima di organizzarli, siano stati manipolati o inseriti in modo errato, o  al meno parzialmente. Di sicuro che la struttura organizzata per il servizio sanitario, sarà inefficiente ed al momento di vedere aspetti legali, della ricerca o formazione, sarà difficile arrivare ad conclusioni con esito. 

Dello stesso modo credo che nelle strutture gerarchiche, il momento cruciale è quello dell'inserimento dei dati. O vero, il momento dell'interpretazione di un progetto (ad esempio di Terragni), di leggerlo e delle discussioni seminariali. Se in questa fase si perde il senso originale per il quale l'architetto ha concepito l'opera, di sicuro la nostra verticalità (intessa come struttura gerarchica) verrà meno, rimarrà verticale e organizzata ma sarà qualcos'altro e senza valore. Tornando al discorso della storia clinica, sarebbe, come si ad una persona gli dicono di avere delle malattie quando forse è stata sempre sana, o invece gli diagnosticano un intervento pensando che sta gravemente malata. Dati cattivi, uguale ad interventi sbagliati.

Da un'altra parte è interessante quello che si riscontra nelle storie cliniche, ed quello che questi dati sono reperibili da altri. Non rimangono solo per una clinica e ospedale, bensì sono dati al quale si accede da qualsiasi parte, di modo che il paziente è esaminato complessivamente nell'arco della sua vita. Allora perché non pensare alle opere come se fossero dei pazienti, alle quali corrispondono delle cartelle cliniche con dei dati interrattivi di base, ed altri gia intessi come SG (strutture gerarchiche) nel quale nuovi ricercatori, studenti e professionali  possono accedere per lavorare, indagare o formarsi. Sarebbe come una vera biblioteca iterativa dell'architettura, dove le pagine che raccontano l'opera non esistono, bensì dati verticali che organizzano, analizzano e danno una nuova logica all'architettura. Certamente, che come si capisce questo asproccio non è soltanto storico, perché il modo di rivedere questa storia e dinamico, e se si può dire, cambianti grazie alla nostra interpretazione individuale del passato.

Per tanto credo che per creare SG si deve raccogliere fedelmente il significato originale dell'informazione, e non solo, sarebbe una svolta assicurare che questi siano comunicabile perfettamente tramite dati interattivi e SG create.

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