Chiesa di San Mauro

La via San Giovanni è da sempre una delle vie più lunghe di Cagliari, ma anche quella con il più alto numero di chiese che, in una sorta di pellegrinaggio urbano, da S.Giacomo ci portano a lambire le propaggini estreme di Villanova con la piccola e ormai nascosta chiesa di S.Rocco. La chiesa di S.Mauro, con l'annesso convento, si trova quasi alla fine di questa via nel punto in cui nel 1650, anno della fondazione, il centro abitato confinava con le campagne. Sorta per opera del canonico Francesco Gaviano sulla preesistente chiesetta della Vergine della salute è, sin dall'inizio, affidata alle cure dei Frati Minori Francescani con il compito di insegnare la dottrina ed assistere gli infermi della Porta Cavana. Inaugurata il 23 febbraio 1650 e dedicata al martire cagliaritano S.Mauro ospita dal 1661 il noviziato e nove anni dopo lo Studio di teologia. Per molti anni grazie soprattutto a figure di religiosi che la voce popolare indica addirittura come santi la chiesa assume una funzione di assistenza spirituale e di testimonianza in un quartiere che nel frattempo cresceva per importanza e per numero di abitanti. Ospita per circa quaranta anni le spoglie di S.Salvatore da Horta e fedele al suo compito di servizio una delle prime comunità di recupero per tossicodipendenti trova sede in un'aula del convento. Oggi si presenta con una facciata di color ocra chiaro a capanna scandita da lesene e cornici. L'unico portale immette in un breve pianerottolo da cui muovono i pochi gradini per scendere al livello del pavimento. Alla luminosità della facciata fa da contrasto la penombra dell'interno, ad unica navata con volta a botte e tre cappelle per lato, con archi a tutto sesto. L'altare maggiore restaurato negli anni '80 è in granito grigio e nella fascia inferiore si trovano gli stalli del coro in noce scuro. Delle cappelle laterali solo due rivestono interesse: quella di S.Raffaele e S.Salvatore da Horta. Nella prima è collocato il solenne altare marmoreo fatto costruire nel 1745 dal terziario Andrea Ligas. Sul paliotto, poggia la mensa dell'altare con al centro il tabernacolo. Al centro una grande nicchia con la statua del Santo titolare. Nella cappella sono collocate pregevoli statue di Giovanni Antonio Lonis di finissima fattura. La cappella di S.Salvatore da Horta è la seconda a sinistra. Vi si conserva, l'artistico reliquario in metallo dorato con una scapola del Santo. Alla base un'arca di pietra che custodì le sue spoglie. Di particolare interesse è il chiostro del convento con il suo stupendo quadriportico recentemente restaurato che ospita al centro una cisterna di raccolta dell'acqua.