Chiesa di S.Michele

La chiesa dell'ordine gesuitico sorge nel quartiere di Stampace vicino alla porta detta dello Sperone su un preesistente oratorio dedicato ai Santi Michele ed Egidio. Fu costruita grazie ad un lascito del benefattore Francesc'Angelo Dessù morto nel 1647. La chiesa venne consacrata nel 1738 come ricorda la lapide murata all'ingresso. Benchè i lavori si siano protratti per quasi un secolo, la costruzione appare fortemente unitaria sia nell'impianto architettonico che decorativo e risponde pienamente ai dettami ideologici del potente e colto ordine gesuitico, all'interno di una concezione culurale tipicamente barocca. La pianta della chiesa combina uno schema longitudinale con uno centrale ottagonale, sul quale si affacciano tre cappelle contrapposte e tra loro comunicanti. L'edificio è sorto su un'area di piccole dimensioni attigua alla casa del Noviziato con il quale ha in comune una loggia di ingresso con una monumentale facciata sulla Via Azuni. La sua fabbrica ha visto la partecipazione di maestranze continentali e locali. Queste ultime hanno lasciato la loro impronta sopratutto nei lavori d'intaglio lapideo in cui si combinano elementi tardo gotici con con moduli classicisti, secondo un gusto tipicamente ispanico. Gli arredi marmorei, completati intorno al 1764, rivelano nell'apparato decorativo e cromatico, un forte legame con la coeva produzione genovese. Sempre con il lascito di Dessù, nel corso del Settecento, fu costruita la sagrestia a pianta rettangolare e volta lunettata; essa rappresenta, con il complesso di affreschi, stucchi, portali, pavimenti marmorei ed arredi lignei, un raro esempio nell'isola di roccocò con influssi d'oltralpe. La sagrestia comunica con la chiesa tramite un ambiente quadrato voltato a crociera, dove si possono ammirare le tele raffiguranti i Misteri del Rosario di Giuseppe Deris e le sculture lignee con i Misteri della Passione di G. Antonio Lionis.