ORTO DEI CAPPUCCINI

L’orto della casa di riposo degli anziani “Vittorio Emanuele II” a Cagliari, ha una superficie di 12000 mq. Ed è parte di un’antiva estensione di collina delimitata a nord da Viale Buon Cammino, a sud dalla via Don bosco, ad est dal Viale Fra Ignazio e ad ovest dal Viale Morello. È conosciuto anche come orto dei Cappuccini in quanto situato ai margini della chiesa dei cappuccini edificata nel 1591, che con l’annesso convento, distanti dal centro abitato, si affacciavano sullo scenario dell’anfiteatro romano. A seguito della costruzione della casa di riposo nel 1867, l’orto venne ridotto di dimensioni, fino all’attuale conformazione.

Al suo interno sono presenti una serie di cavità artificiali, già note al Canonico Giovanni Spano e da La Marmora. La maggior parte delle cavità presenti nell’orto ha un’origine estrattiva, (asportazione di blocchi per la costruzione di manufatti edili); gli ambienti così venutisi a formare vennero trasformati e utilizzati per la raccolta e distribuzione dell’acqua. La cavità più interessante dell’orto è qella nota con il nome di Cisterna “Vittorio Emanuele II”, che ha

uno sviluppo complessivo di circa 180 metri ed un’altezza media di circa 8 metri; è presente al suo interno una galleria, larga mediamente un metro ed alta 2.20 metri, che termina dopo circa 95 metri all’interno dell’anfiteatro romano. Le pareti della cavità risultano completamente rivestite da un materiale che rendeva la roccia impermeabile (coccio pesto) ed è pertanto certo l’utilizzo della cavità come cisterna per la conservazione dell’acqua. Non è altrettanto chiara la funzione della galleria che mette in comunicazione l’ambiente sotterraneo con l’anfiteatro romano; presumibilmente la galleria faceva parte di un antico condotto dell’acqua, la quale dopo aver attraversato l’anfiteatro veniva raccolta all’interno della cisterna.