XX secolo

Le origini della moderna valvola termoionica possono essere fatte risalire al momento in cui Thomas Alva Edison osservò il flusso unidirezionale di una corrente elettrica tra il filamento caldo di una lampada a incandescenza e un elettrodo posto nelle vicinanze. Il diodo, la prima valvola a due elementi usata nelle radio, inventata dal fisico e ingegnere elettrotecnico britannico John Ambrose Fleming nel 1904 e usata come rivelatore, raddrizzatore e limitatore, non funzionava in modo molto diverso dal tubo di Edison.

Un progresso rivoluzionario si ebbe nel 1906, quando statunitense Lee De Forest montò un terzo elemento, la griglia, tra il filamento e il catodo di una valvola elettrica. La valvola di De Forest, da lui chiamata audion ma oggi detta triodo (valvola a tre elementi), fu inizialmente usata solo come rivelatore, ma ben presto ne furono sfruttate le potenzialità come amplificatore e oscillatore. Ciò permise, nel 1915, di stabilire comunicazioni in radiotelefonia tra la Virginia e le Hawaii nonché tra la Virginia e Parigi. Nel 1912 l'inventore statunitense Greenleaf Whittier Pickard dimostrò come i cristalli i potessero essere usati come rivelatori. Questa scoperta diede origine alle cosiddette radio a galena, molto diffuse negli anni Venti. Nello stesso anno l'ingegnere elettrotecnico statunitense Edwin Howard Armstrong scoprì il circuito a recupero, tramite il quale parte dell'uscita di una valvola è inviata di nuovo alla valvola stessa. Questa e altre scoperte di Armstrong sono alla base di molti circuiti dei moderni apparecchi radio. Radar.

Nel 1902 l'ingegnere statunitense Arthur Edwin Kennelly e il fisico britannico Oliver Heaviside annunciarono, indipendentemente e quasi simultaneamente, la probabile esistenza di uno strato di gas ionizzato nell'alta atmosfera, che influenzava la propagazione delle radioonde. Questo strato, un tempo chiamato strato di Heaviside o di Kennelly-Heaviside, in realtà è solo uno dei numerosi strati della ionosfera. Benché la ionosfera sia trasparente alle radioonde più corte, riflette quelle più lunghe, permettendone la propagazione ben oltre la linea dell'orizzonte.

La propagazione delle radioonde nella ionosfera è fortemente influenzata dall'ora del giorno, dalla stagione e dall'attività delle macchie solari. Leggere variazioni nella natura e nell'altitudine della ionosfera, che possono verificarsi repentinamente, possono influenzare la qualità della ricezione a lunga distanza.

 La radio oggi

Gli enormi progressi raggiunti nella tecnologia delle comunicazioni radio dopo la seconda guerra mondiale hanno contribuito a rendere possibile l'esplorazione dello spazio, e in particolare lo sbarco sulla Luna delle missioni Apollo (1969-1972); sofisticate apparecchiature trasmittenti e riceventi facevano parte del sistema di comunicazioni compatto, ad altissima frequenza, installato a bordo dei moduli di comando e dei moduli lunari.

 

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