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| Cosa è l' energia nucleare? L' energia nucleare è una fonte di ottenuta con la fissione o la fusione di nuclei atomici. La quantità di energia ottenibile dal nucleo è di gran lunga maggiore di quella che si può ottenere da qualunque trasformazione chimica. Infatti si genera energia e altri neutroni che, a loro volta, continueranno a far dividere i nuclei dell' uranio dando luogo alla reazione a catena nucleare. Il nucleare fornisce il 20 % dell’energia elettrica degli Stati Uniti. Malgrado la chiusura nell’ ultimo decennio di alcuni impianti divenuti meno competitivi, la quantità di energia elettrica prodotta dagli impianti attualmente in funzione è aumentata ed è la più alta di tutta la storia del nucleare. In particolare, in 10 dei 51 stati americani il nucleare fornisce più del 40% dell’ energia elettrica generata. L’ ultimo impianto installato negli USA risale al 1973: l’ espansione dell’ energia nucleare fu frenata a partire dal 1980 a seguito dell’incidente di Three Mile Island che ebbe come effetti l’allungamento del periodo necessario ad ottenere le licenze d’esercizio con un conseguente notevole aumento dei costi e l’aumento dell’opposizione da parte dell’opinione pubblica. Dal 1980 le prestazioni delle centrali nucleari sono aumentate in maniera sostanziale: il fattore di utilizzo dell’ impianto è salito dal 70% a quasi il 90% e i costi sono perciò diminuiti. Il KWh nucleare è ora competitivo con quello prodotto da ogni altra fonte di energia. Il gruppo NEPD raccomanda che il Presidente sostenga l’ espansione dell’energia nucleare negli USA come una delle principali componenti della politica energetica nazionale suggerendo queste raccomandazioni:
Il National Energy Policy Development Group raccomanda inoltre, nello sviluppo di nuove tecnologie e cicli di combustibile per i reattori avanzati di nuova generazione di riesaminare le politiche di condizionamento del combustibile e ridurre i rifiuti e le possibilità di proliferazione. Gli USA continueranno in ogni modo a scoraggiare nel mondo l’ accumulo di plutonio separato. Inoltre, in collaborazione con i paesi sviluppati nel campo e disponibili, gli Stati Uniti metteranno a punto tecnologie per sviluppare trattamenti di riprocessamento del combustibile esaurito più puliti ed efficienti, garantendo maggiormente la non proliferazione. Lo sfruttamento di combustibili come uranio e plutonio impone un'analisi dettagliata del problema dello smaltimento e dell'immagazzinamento delle scorie radioattive, che costituiscono il sottoprodotto dei processi nucleari.
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