Zona NucleareScorie nucleari Rifiuti radioattivi

 Il sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari , la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi italiano The only national site for collection of nuclear wastes in Italy, Sogin, Personages, Rules, radioactive wastes business english Le seul site national pour la récolte des déchets nucléaires en Italie, le Sogin, les Personnages, les Règles, le business des déchets radioactifs  francais イタリアにおける国の統合核廃棄物処分場、la Sogin(核施設管理株式会社)、重要人物、法規、放射性廃棄物ビジネス  japanese El único “sitio nacional” por la recolección de la basura nuclear en Italia, la SOGIN, los personajes, las normas, el negocio de los desechos radiactivos  espanol Einziges Atommüll-Endlager in Italien, die SOGIN, die Mitwirkenden, die Normen, der Business des radioaktiven Abfalls  deutsch



Novità! Vuoi avere maggiori informazioni sui rifiuti radioattivi?

New! Do you want more info about nuclear waste in italy?

More info about:

Zona Nucleare non si schiera a favore o contro il nucleare. Gli argomenti "nucleare" e "energia nucleare" sono affrontati relativamente alla questione dello smaltimento delle scorie nucleari.

 

 

Cosa è la gestione dei rifiuti?

La gestione dei rifiuti adotta delle procedura di approvazione del progetto degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti e di autorizzazione all' esercizio delle operazioni di smaltimento e recupero di rifiuti sono disciplinate dagli articoli 27 e 28 del decreto legislativo 22/1997. Le attività di recupero di rifiuti che rientrano fra quelle elencate nel D.M. 05/02/1998 per i rifiuti non pericolosi e nel D.M. 12/06/2002 n° 161 per i rifiuti pericolosi sono soggette alle procedure semplificate ai sensi degli art. 31 e 33 del D.Lgs. 22/1997; in questo caso la domanda deve essere inoltrata al Comune. Riferimenti normativi per la gestione dei rifiuti: D.Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22 Attuazione delle Direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio e successive modifiche ed integrazioni, D.Lgs. 13 gennaio 2003 Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, Direttiva dell' Unione Europea 9 aprile 2003 Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti.
La gestione dei rifiuti ed il recupero di siti contaminati (produzione di rifiuti e loro corretto smaltimento) rivestono un ruolo centrale nello sviluppo della società odierna infatti non è possibile evitare la produzione di rifiuti: occorre tentare di ridurli al minimo, in subordine riciclare e riusare il materiale di scarto, ancora in subordine trattare il rifiuto per ridurne la massa, ed infine, come ultima scelta, conferirlo in discarica opportunamente progettata in funzione della pericolosità del rifiuto stesso. Un metodo classico di riduzione di volume fino al 90% è dato dall' uso dell' incenerimento (mediante inceneritore o termovalorizzatore: impianti di termocombustione) che consente anche un recupero energetico per "cattura" del calore dei gas emessi attraverso la formazione di vapore surriscaldato per uso diretto o per produrre elettricità (attraverso la cogenerazione). Le altre strategie di gestione dei rifiuti sono il compostaggio o il conferimento in discarica controllata. Nel caso della frazione organica raccolta separatamente presso le utenze domestiche e presso attività di ristorazione e verdurai oltre una quota variabile di potature, il processo di trattamento consiste nel compostaggio in impianti dedicati al fine di ottenere un compost di qualità utilizzabile in agricoltura. Le discariche costituiscono la destinazione prevalente per lo smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati (rifiuti inerti, rifiuti non pericolosi, rifiuti pericolosi). Da segnalare è tuttavia che a causa delle ecomafie c'è stata una proliferazione di discariche abusive soprattutto nel Sud, dove vengono sempre più spesso denunciati casi nei quali rifiuti tossico-nocivi sono sepolti o accatastati senza nessuna precauzione o dispersi nelle campagne.
Una gestione dei rifiuti oculata e attenta si basa ormai oggigiorno anche sulla raccolta differenziata che è definita dal D.Lgs 22/97 (decreto Ronchi) come " ... la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero di materia prima ...". Le Pubbliche Amministrazioni devono organizzare e garantire il servizio e stimolare il riutilizzo dei materiali raccolti. In Italia la raccolta differenziata ammontava nell’ anno 2002 a 5,7 milioni di tonnellate pari al 19,1% del totale (29,8 milioni di tonnellate), l’1,7% in più rispetto all’anno precedente. Si osserva un netto divario tra Nord e Sud del paese: nel Settentrione la raccolta differenziata ha raggiunto il 30,6% del totale dei rifiuti urbani prodotti, mentre nel Meridione è ancora ferma al 6%.
Tra le regioni con il più alto tasso di raccolta differenziata figurano il Veneto (39,1%), la Lombardia (36,4%), il Trentino Alto Adige (27,7%), l’ Emilia Romagna (26,3%) e la Toscana (25,9%). Con la raccolta differenziata si cerca di recuperare mediante l'uso di cassonetti di diversi colori e poi riciclare:
- carta (giornali, libri, riviste, quaderni, scatole di alimenti, imballaggi vari, cartoncini, sacchetti di carta, carta da pacco,cartoni della pizza, fogli ed involucri, tabulati, fotocopie e fogli vari, nastri, cassette della frutta in cartone, cartoni piegati, imballaggi in cartone, scatole per alimenti, blister, ecc.
dove nei cassonetti gialli)
- plastica e lattine (contenitori vuoti in plastica, bottiglie e flaconi per bevande, flaconi di prodotti per il lavaggio di biancheria e stoviglie, flaconi di prodotti per la pulizia della casa, flaconi di sapone liquido, vaschette in plastica per alimenti, contenitori di prodotti per l'igiene della persona e di cosmesi, sacchetti della spesa, borse, sacchetti in nylon, pellicole in plastica per imballaggi, vassoi in polistirolo, vasetti puliti dello yogurt, cassette in plastica della frutta, lattine in alluminio, scatolette in banda stagnata, contenitori in metallo e tutti i contenitori contrassegnati con il simbolo AL.)
- vetro (bottiglie, vasetti, barattoli anche in cocci, piccole lastre di vetro)
- pile e farmaci (pile esauste e farmaci scaduti possono essere molto inquinantie pertanto vengono conferiti nei contenitori dedicati ubicati nei punti di raccolta visibili della città)
I rifiuti ingombranti, come sedie, tavoli, armadi, frigoriferi, lavatrici, scaldabagni, e altri oggetti voluminosi, non devono assolutamente essere abbandonati vicino ai cassonetti o per strada. Oltre a inquinare e degradare la città chi abbandona questo tipo di rifiuti rischia di solito una multa salata.
Maggiori e più restrittive norme regolamentano la gestione di rifiuti industriali (soprattutto se sono tossici o nocivi), rifiuti sanitari-ospedalieri e rifiuti radioattivi.
Spesso nella gestione dei rifiuti si fa ricorso a software con i quali creare un quadro completo dei flussi di rifiuti del fabbisogno di risorse e dei costi connessi con la gestione dei rifiuti.

 

Cerchi maggiori informazioni sulla gestione rifiuti?

raccolta gestione rifiuti