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| Cosa sono i rifiuti nucleari? I rifiuti nucleari (o rifiuti radioattivi) sono materiale radioattivo in forma solida, liquida o gassosa per il quale non è previsto alcun ulteriore uso. Spesso i rifiuti nucleari (o rifiuti radioattivi) sono materiale di scarto derivante dal decadimento radioattivo del materiale fissile (di cui rappresentano il 99,9% della massa) durante il funzionamento di un reattore e, in misura minore, durante la preparazione del combustibile nucleare o dai materiali utilizzati all' interno del reattore come moderatori, refrigeranti, ecc. Per quel che riguarda la pericolosità dei rifiuti radioattivi, esistono tre categorie di rifiuti radioattivi. Gli elementi radioattivi hanno infatti una durata di vita che è limitata nel tempo, possono cioè, dopo appropriato trattamento, rientrare nell'uso comune, perdere cioè il loro carattere di nocività per la salute. La prima categoria comprende i rifiuti che possono perdere la loro nocività dopo pochi anni o addirittura mesi di trattamento. Le altre categorie comprendono invece rifiuti che necessitano di tempi molto lunghi al fine di rientrare nell'uso comune. Al massimo della scala dei valori dell'attività radioattiva si posiziona il combustibile nucleare usato, di cui sono state prodotte in Italia all 'incirca mille tonnellate, e che necessita di milioni di anni per perdere la sua caratteristica di nocività. Al riguardo, è vero che diverse tonnellate di questa ultima tipologia di rifiuti sono state trasferite o messe in assoluta sicurezza, ma è anche vero che detta questione pone problemi particolari, che possono essere risolti tramite la collocazione dei residui di tale tipologia di rifiuti presso un deposito geologico a grandi profondità, in grado di garantire l'isolamento dalla biosfera per milioni di anni. Tale soluzione presenta però dei possibili rischi. Un' altra soluzione potrebbe essere quella di trasformare il combustibile irraggiato in rifiuti di seconda o terza categoria, in modo da consentirne il trattamento e condizionamento. La soluzione, in parte già praticata nel corso degli anni, è quella di trasferire per il riprocessamento, in condizioni di massima sicurezza, il materiale irraggiato all' estero, in particolare in Inghilterra, nel sito che rappresenta attualmente il "cimitero" per il trattamento e condizionamento di gran parte dei rifiuti nucleari prodotti in Italia. Cerchi maggiori informazioni sui rifiuti nucleari (radioattivi)? | |||
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