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Il dr. Aldo di Paola è un mio carissimo amico: ci siamo
conosciuti più di vent'anni fa, e si è sviluppata una solidissima
amicizia fondata sulla stima e sull'aiuto reciproco. Il dr. Aldo di Paola
è psicologo, letterato ed educatore, ed ha approfondito con ricerche
appassionate, creative ma rigorosamente scientifiche, il test di Rorshcach,
quello che per i non addetti ai lavori è più noto come "il test
delle macchie di inchiostro". In proposito ha pubblicato:
"Il Rorschach sincretico per uso psicoterapico" (in AP - rivista
di applicazionei psicolgiche, Franco Angeli, n° 4 - 1979), "Les
synergies des facteurs Rorschac" (Bullettin del la Société du
Rorschac et des Méthodes Projectives de Langue Francaise, 1994), "Il
Rorschach sinergico" (Kappa, 1997), e "Manualetto di
psicodiagnostica del Rorschac sinergico" (Kappa, 1999) ed ha
partecipato a convegni mondiali di studio su questo famosissimo reattivo
psicologico.
Nell'amicizia che ci lega, Aldo ha voluto regalarmi due sue
composizioni letterarie, apparentemente scherzose ma profondissime non
solo per la creatività: costituiscono infatti, a mio parere, sintesi
utilissime a chi si accosta al test di Rorschach per studio o per lavoro
senza esserne uno studioso mondiale come lui. Per questo, col suo
consenso, le pubblico qui, invitando a superare l'apparente irriverenza
che va vista invece come supporto ironico, ed a cogliere la profondità
dei contenuti. Con vivissimi ringraziamenti ad Aldo! |
TEST DI RORSCHACH
GENESI
Capitolo primo, versetti 1-10
- Nel principio c'era una macchia e la macchia
era senza forma e vuota e la vaghezza regnava sulla tavola.
- Rorschach allora ordinò " Vi sia la
localizzazione". E vi fu la localizzazione. E Rorschach vide che
quella localizzazione era buona e separò le G dalle D e dalle Dd. E
Rorschach chiamò le G globali, le D dettagli e le Dd piccoli
dettagli. Poi venne sera, poi venne mattina: un giorno.
- E Rorschach ordinò " La macchia abbia le
determinanti ". E così avvenne. La macchia ebbe forma,
movimento, colore, chiaroscuro. E Rorschach vide che era buona cosa.
Così venne sera, poi mattina: secondo giorno.
- Rorschach disse ancora " Vi sia una
qualità formale che tenga separate le forme dalle forme". Ed
avvenne così. Rorschach fece la qualità formale e separò le forme
buone da quelle cattive e da quelle vaghe. Di nuovo venne sera, poi
venne mattina: terzo giorno.
- Di nuovo Rorschach ordinò " Vi siano i
contenuti nelle macchie delle tavole per separare le percezioni le une
dalle altre". E ci furono gli umani e gli animali ciascuno
considerato per intero, in parte o mitologico. E ci furono
l'anatomico, la botanica, la geografia e l'arte, il fuoco, il sangue
ed i frammenti. E il numero dei contenuti aumentò. E venne sera, poi
mattina: quarto giorno.
- E Rorschach disse " Ci siano le
banali". E le macchie si animarono di pipistrelli, farfalle,
uomini, granchi conformemente alla loro localizzazione globale o di
dettaglio. E Rorschach vide che ciò era buono. Così venne sera, poi
mattina: quinto giorno.
- Di nuovo Rorschach ordinò " Ci siano dei
punteggi specifici, ciascuno secondo la propria specie". E così
avvenne. Rorschach fece il tipo d'apprensione, secondo la propria
specie e l'ET primario e secondario, secondo la loro specie e tutte le
percentuali della macchia secondo la propria specie. E Rorschach vide
che era buono.
- Finalmente Rorschach disse " Facciamo il
sommario strutturale a norma della nostra immagine, come nostra
somiglianzà, affinchè possa dominare su tutti i dati che emergono
dalla tavola". Rorschach creò il sommario strutturale a norma
della sua immagine, a norma dell'immagine di Rorschach lo creò.
Quindi Rorschach disse " Sia tu fecondo e moltiplicati, riempi i
dati e soggiogali, ed abbi dominio sulle modalità d'apprensione,
sulle determinanti, sulle banali e sui ogni contenuto presente sulla
tavola".
- Poi Rorschach disse " Ecco, io ti do ogni
sorta di siglatura produttrice di senso, che è sulla superficie della
tavola, ed anche ogni sorta di punteggio in cui vi sono percentuali
portatrici di senso: essi costituiranno il tuo nutrimento".
Rorschach vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco che era molto
buono. E venne sera, poi mattina: sesto giorno.
- Allora Rorschach, nel giorno settimo volle
conclusa la sua opera che aveva fatto e si astenne, nel giorno
settimo, da ogni sua opera che aveva fatto.
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RORSCHACH NOSTRO
Rorschach nostro, che sei nella tavola
IV,
siano santificate le
tue determinanti,
venga la localizzazione
e siano fatti i contenuti
come nella tavola I così nella tavola X.
Dacci oggi le nostre percezioni,
cosi come le nostre proiezioni,
e rimetti a noi le
nostre contaminazioni
come noi le rimettiamo
ai nostri contaminatori,
e non ci indurre nelle
riflessioni,
ma liberaci
dalle r schiz.
Cosi sia.
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