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Tra le pareti di quelle aule, era il 1985, il chitarrista John Peter Petrucci e il bassista John Ro Myung affinavano le loro arti in attesa di trovare i giusti elementi per completare quella rock'n'roll band che per loro valeva una vita. Ma per la realizzazione di avventure così ambiziose, la scelta dei compagni risulta molto difficile. Per imbattersi in quello che diverrà il terzo, fondamentale perno su cui ruoterà la loro storia, i due ragazzi devono attendere l'autunno: quando durante una pausa delle lezioni sentono Michael Stephen Portnoy esercitarsi sui propri tamburi. Il terzetto scopre in fretta che la comunanza d'intenti va ben oltre il modo di vedere le cose della musica, e da qui a costruire un gruppo saldato soprattutto sull'amicizia il passo è davvero breve. Gli eroi che hanno accompagnato l'adolescenza di John e di Mike non sono figure da poco. La fantasia dei ragazzi newyorkesy è stata scolpita a forza di dischi complessi e movimentati; nelle loro orecchie e sulla loro anima sono rimasti i segni indelebili delle lunghe composizioni di artisti come Yes, Genesis, Marillion, Rush, Kansas, Queensryche. Per i loro piani, dunque, tre strumenti non bastano. Per poter bussare alla grande porta delle meravigliose sonorità progressive serve un quarto e importante elemento: un tastierista. 
Il primo pronto a prendere posto dietro le tastiere è Kevin Moore: un vecchio amico che Petrucci e Myung conoscevano fin dai tempi scolastici quando insieme avevano formato una band di piccolo livello di nome Centurion; l'ultimo arrivato fu il cantante Chris Collins, che appare più come una scelta forzata per iniziare a registrare del materiale. Con il quinto elemento finalmente iniziano le tanto ambite registrazioni dei Majesty. Circa 6 mesi dopo la loro registrazione,nel settembre del 1986, le 1000 copie del demo tape contenente sei canzoni vengono esaurite. L'effetto è che la band comincia a prendere fiducia nei mezzi. La svolta positiva intrapresa dai Majesty non dura molto, infatti, Chris Collins getta la spugna; e la scelta di un vocalist diventa a questo punto più seria della prima, quindi più accurata e difficile. 
Intanto le idee non mancano e i 4 ragazzi rimanenti continuano a comporre pezzi; così facendo passa un anno intero e nel novembre del 1987 l'orizzonte dei Majesty si dipinge finalmente di colori benauguranti. Infatti due passi da gigante vengono fatti: prima l'arrivo di Charlie Dominici (cantante) e poi la speranza di firmare un contratto per il nuovo album. Jim Pitulsky dell'etichetta Mechanic, una piccola label ma spalleggiata da un colosso come la MCA, si dice convinto del successo dei 5 e sigla l'accordo con i ragazzi. Ma se una semplice sigla sembra portarli al settimo cielo, un'altra piccola a loro cara, sigla rischia di bloccarne definitivamente l'attività. Esiste un'altra band, nel Nevada, che già da tempo si muove come Majesty, e tutti gli sforzi compiuti da Petrucci & co. per affermare quel nome sulla costa orientale sembrano a questo punto compiuti invano. 
I cinque di Long Island non si danno comunque per vinti: accantonano per un momento gli strumenti e per un attimo iniziano ad inventare nomi tipo Glasser, 
Mi And Magus ed altre fantasiose proposte che comunque non rendono molto. Fino a quando Howard Portnoy, padre di Mike, appassionato di cinema suggerisce il nome di una sala di produzione-teatro della California: da allora nascono ufficialmente i Dream Theater. 
Con tutte le carte finalmente in regola i 2 John, Mike, Kevin e Charlie entrano ai Kajem/Victory Studios di Gladwyne, Pensylvania. E tra il 18 luglio e il 12 agosto 1988 portano a compimento le session di "When Dream And Day Unite", prodotto da Terry Date e immesso sul mercato all'inizio dell'anno seguente. Nonostante lo scarso contributo pubblicitario il disco ottiene accoglienza favorevole, sia da parte dei fan quanto dalla stampa specializzata e dalle radio Metal americane che trasmettono in continuazione alcuni brani del nuovo disco. Tanto che il gruppo viene notato da Terry Brown- già produttore dei Rush- che si presta per il remix di un paio di mini-cd promozionali.

Si ringrazia http://utenti.tripod.it/koller/storia.htm