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Le storie di Marcello e Antonello (e di tanti altri)
E' un disatro. Ogni tanto vengo a conoscenza di situazioni tra coniugi separati con figli.
Allucinanti i comportamenti dei genitori, o ignorano l'esistenza dei bambini, affidandoli di
fatto ai nonni,o li utilizzano per i più svariati scopi, impietosire il soppraggiunto amante,
ricattare il coniuge o colpevolizzarli dell'accaduto.
Io credo, vista la mia situazione, di capire bene in che casino ci si trova come uomini, nel momento in cui si è obbligati dalla legge a
vedere i figli solo il fine settimana, senza soldi, con il desiderio di "voltare pagina"
velocemente,allora avere "tra i piedi" i bambini diventa scomodo. L'equilibrio tra la voglia di
ricominciare e l'esistente è sicuramente difficile, io vedo però molti uomini che mollano i loro
figli a donne che non hanno la più pallida idea di cosa farsene,allora forse un appello a non
mollare a restare con i propri figli è necessario, non lasciamoli soli a difendersi dalle madri.
E' già un casino adesso con noi "figli di padri assenti" cosa sarà di questi bambini quando
diventati uomini capiranno che il padre li ha piantati per l'auto nuova, per la discoteca, per
qualche vestito in più. Lo sò che è dura, ma noi siamo uomini e nessuna fatica ci spaventi,
tanto più se serve alla creazione della vita.
Marcello
Io sono sconcertato riguardo a questo tema dei genitori separati e dei miseri figli. Mia
sorella si è appena separata dal marito. In questi casi lo sai che non si capisce mai (e
sinceramente poco importa) di chi è la colpa. In linea di massima lui poveretto è alcolizzato,
della figlia (abbi pazienza se è femmina) non si è mai curato, garantisco. Ma mia sorella non
è da meno, tutta centrata su sè , la voglia di recuperare tempo perduto, etc.
Va bene. Ma la bambina? Se ho pianto nella mia vita è stato per poche cose ed una è la disperazione della
bambina. Soffre davvero, è piantata lì. la obbligano a crescere dicendole "sei una donna
ormai" che è poi tutta una scusa per lasciarla lì così, non darle opportunità di amicizia, di
fare cose carine con il papà o con la mamma. Io mi vergogno ad affermare che gli esseri
umani a volte sono bestie grame, altro che lupi. Ma detto questo: io ci metto tutto il mio
impegno ma tante volte penso che sia meglio che la bambina non stia con il padre, perchè
se è ubriaco magari fa qualche casino. E infine contraddittoriamente penso che questo
padre debba prendersi responsabilità vere sulla figlia che è poi un modo per essere padre e
uomo.
Io se avessi una figlia desidererei stare con lei, ridere con lei, toccarla , parlarle, ma
quest'uomo è gnucco. Non so più cosa dirti. So solo che mio padre è morto quando avevo
6 anni (e forse è per questo che rincorro il branco dei selvatici) e che io sia venuto col
ciufolo o senza, quanto avrei voluto averlo nella mia vita.
Adesso non ditemi che devo parlare a quest'uomo...il Montenegro, amaro degli eroi, è stato più capace degli archetipi e
dei miti.
Antonello
Caro Antonello, spero e credo che si sia capito, che il mio era uno sfogo che non potevo
più tacere. Ogni qualvolta mi capita di sentire storie di separati e dei loro figli è come se si
sommasse la quantita' di tristezza che queste storie mi lasciano dentro.
Chiara la proiezione con la mia situazione. Come giustamente dici non ha importanza di chi è la colpa (che
solitamente non sta da una parte sola) Ma la bambina? Non che io abbia risposte in merito,
potrei tentare dicendoti di metterli in contatto con varie associzioni che si occupano di
genitori separati, ma sò che in realtà in questi casi esiste pochissimo spazio in cui muoversi,
ma si puo' provare.
Se non è lui che se ne occupa, se non è lei che se ne occupa è un bel casino. Certo che queste situazioni sono sempre più diffuse, e non vorrei che qualche
avvocato cominciasse a pensare di potersi sostituire più facilmente di quanto si fa adesso,
ai genitori; questa sarebbe veramente la rovina. Non che le cose vadano molto meglio con
le coppie (non separate) che hanno figli, ma nessuno con cui dialogare, e che hanno come
unico riferimento i pediatri, e te li raccomando, che propongono farmaci per i bambini che
dormono poco. Insomma il quadro che abbiamo davanti e' davvero sconcertante.
Marcello
Vorrei dire qualcosa sulla mia esperienza personale di separazione! Quando mi sono
separato nel '76 mia figlia aveva 6 anni ed ha sofferto moltissimo. Io ero talmente incasinato
che non sarei mai stato capace di accudirla e di assumerne completamente la responsabilità.
L'unica cosa che sono riuscito a fare, pur nel dolore di quel periodo, è stato di mantenere
un rapporto costante e continuativo con lei. Neppure per un attimo ho pensato di
disinteressarmi del suo destino. Oggi, che ho un altro figlio con un'altra donna mi sento
padre di due splendidi figli a cui voglio enormemente bene.
Naturalmente, dei guai che la mia immaturità di allora ha provocato in mia figlia,me ne assumo tutta la responsabilità
cercando di essere attento e aperto con lei.Certamente è molto difficile affrontare i problemi
che una separazione provoca nei figli, tuttavia sono assolutamente convinto che una
coppia che si odia sotto lo stesso tetto faccia infinitamente più danni. Un abbraccio.
Guido
Sono contento per la vecchia storia di mia nipote, cognato e sorella. Una piccola via c'é.
Salvi con un… puzzle. Infatti bambina e papà per stare insieme (a casa di lui e la nonna
paterna) hanno scovato in garage un puzzle che lui aveva regalato alla moglie, che come al
solito lo ha sdegnato. I due stanno bene a fare il puzzle insieme, dicono che purtroppo
alcuni pezzi mancano, ma va bene lo stesso. Forse i pezzi mancanti li fanno loro. E va bene
dai.
Antonello
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