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PROGETTO

DI EDUCAZIONE MOTORIA

E DI GIOCO-SPORT

 

PREMESSA

Recenti sviluppi dell’indagine teoretica relativi all’educazione motoria hanno attribuito una stretta relazione tra il corpo e lo sviluppo intellettuale, tra corpo ed equilibrio affettivo e, nel porre le basi di una concezione unitaria e dinamica della realtà umana, considerato il movimento quale "strumento dell’organizzazione dell’Io, nella realtà in cui vive" e "linguaggio specifico del corpo"

Inoltre va rilevato che la ricerca psicologica ha attribuito al corpo umano un ruolo essenziale nell’organizzazione relazionale e nell’organizzazione delle cognizioni, insistendo sulla necessità di un’educazione corporeo-motoria come condizione dell’equilibrio e dello sviluppo della personalità del soggetto.

Premesso, pertanto, che la motricità è un linguaggio, allora l’impianto del presente progetto si fonda sui presupposti che:

  1. l’azione motoria coinvolge ed implica sistemi psicofisici e neuromuscolari, tali che si può affermare che il movimento non è mai "pura azione", bensì è legato ad esperienze propriocettive ed eterocettive, visive, tattili, cinestetiche, ecc.;
  2. il termine motricità serve ad indicare le capacità di compiere movimenti muscolari, prendendo in particolare considerazione il valore ed il significato che essi assumono nel loro manifestarsi esteriore e nel loro rivelarsi interiore.

L’educazione motoria, quindi, così come previsto dai programmi della Scuola Elementare deve:

  1. promuovere lo sviluppo delle capacità relative alle funzioni senso-percettive;
  2. consolidare ed affinare gli schemi motori statici e dinamici;
  3. concorrere allo sviluppo di comportamenti relazionali coerenti, vissuti in situazioni di gioco, attraverso il rispetto delle regole nella loro molteplicità (rispetto dell’avversario, regole del gioco, ricerca di regole nuove, relazione con l’ambiente di gioco, relazioni tra giocatori, interattività con gli insegnanti, arbitro, giudice, ecc.) e, attraverso la comprensione del compito motorio da affrontare, sviluppare la capacità di iniziative e soluzioni di situazioni/problema;
  4. in combinazione con il suono e la musica migliorare la sensibilità espressiva, la mimica, la gestualità al fine di aiutare il bambino a porsi, attraverso il linguaggio corporeo, in relazione con gli altri, e di migliorare la capacità di codificare e decodificare.

INDICAZIONI PEDAGOGICHE

Sulle argomentazioni esposte in premessa il presente progetto di Educazione Motoria si fonda sulle teorie del Vayer, di J. de Ajuriaguerra, di J. Le Boulch secondo i quali l’educazione motoria è:

In definitiva l’educazione motoria realizza le condizioni migliori per arricchire il repertorio degli schemi motori e posturali e attraverso il gioco sport diventa strumento efficace di socializzazione, sviluppo emotivo e intellettuale, mezzo per realizzare la formazione integrale della personalità.

OBIETTIVI PER IL I CICLO

  1. sviluppo delle capacità senso-percettive;
  2. sviluppo degli schemi motori di base:
  1. sviluppo delle capacità coordinative:

GENERALI:

SPECIALI:

  1. sviluppo delle capacità condizionali:

INDICAZIONI METODOLOGICHE

Si partirà dall’esperienza del bambino, e le attività saranno presentate in forma:

Saranno usati indifferentemente come metodi:

ATTIVITA’ DIDATTICHE

Si terrà conto della multilateralità programmando e attivando interventi di tipo:

OBIETTIVI PER IL II CICLO

Agli obiettivi proposti per il I Ciclo si aggiungeranno attività di Gioco-sport.

Le attività di Gioco-sport saranno intese come:

  1. educazione finalizzata alla padronanza consapevole del proprio corpo;
  2. formazione di abilitò motorie;
  3. acquisizione di capacità autonome di espressione e comunicazione sociale;
  4. valutazione del grado di sviluppo delle capacità senso-percettive;
  5. affinamento della padronanza degli schemi motori;
  6. incremento delle potenzialità biologiche-cognitive e affettivo relazionali;
  7. educazione alla cooperazione;
  8. conoscenza delle proprie e altrui capacità e limiti;
  9. rispetto delle regole;
  10. equilibrato uso della competizione;
  11. valorizzazione anche dei soggetti meno capaci;
  12. orientamento verso attività sportive specifiche.

INDICAZIONI METODOLOGICHE

Dal punto di vista metodologico la scelta di fondo sarà quella riferibile ai metodi attivi, che partono in pratica dagli interessi del bambino, sollecitano la sua immaginazione, la sua partecipazione attiva, la sua iniziativa, la sua capacità di risoluzione dei problemi.

Saranno progettate una serie di attività che prevederanno una scelta di giochi e di situazioni, dal facile al difficile, dal semplice al complesso, dal globale allo specifico e consentiranno, altresì, agli alunni di impadronirsi del numero massimo possibile di abilità e di competenze motorie tendenti ad arricchire il loro bagaglio di esperienze ed il loro vissuto.

ATTIVITA’ DIDATTICHE

L’attività motoria proposta sarà articolata in "carichi motori" di tipo polivalente e multilaterale proponendo attività di:

Il gioco-sport che sarà privilegiato è il gioco-sport calcio, sia perchè il fenomeno calcio è una realtà diffusa al punto da coinvolgere direttamente e indirettamente gran parte dei ragazzi sia perché è opportuno lavorare in stretta connessione e collaborazione con il mondo sportivo presente nel territorio "…nella programmazione educativa e didattica le risorse culturali ambientali e strumentali offerte dal territorio e dalle strutture in esso operanti…".

Ma al di là di questo il gioco-sport calcio è adattabile a tutti gli alunni, maschi e femmine, dotati e meno dotati; non richiede strutture e attrezzature tecniche che quasi sempre sono assenti nell’edilizia scolastica (nel caso specifico bastano più palloni e uno spazio all’aperto); riassume tutti i contenuti dell’attività motoria svolta riproponendola in forma variata; ha carattere di gradualità; ha caratteristiche del tutto simili a quelle degli altri giochi in cui viene utilizzata la palla divenendo, con le opportune variazioni (piedi, mani) propedeutico per l’avvio ad altri sport.

Il docente al quale sarà affidata la conduzione del progetto opererà su due versanti:

E’ da sottolineare inoltre che l’intera attività si configura come ampliamento e come rinforzo alle attività didattiche proposte dalla scuola e sarà orientata all’arricchimento di mirate opportunità formative rivolte agli alunni che vivono in realtà non adeguatamente assistite, considerato che il Circolo gravita in una zona ad alto rischio di dispersione scolastica.

Sarà, inoltre, rivolta un’attenzione privilegiata agli alunni che presentano minorazioni e disabilità attraverso la conduzione di opportune proposte psicomotorie individualizzate.

Si dichiara che il suddetto progetto è stato approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 22 Aprile 1998.

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