Sezione Musica



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Generi musicali :

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Musica Classica
Linguaggio musicale sviluppato da FRANZ JOSEPH HYDN, MOZART e, in certa misura, BEETHOVEN, caratterizzato da un grande equilibrio tra forma e contenuto. All' intemo della storia della musica, il classicismo si situa tra lo stile galante e il romanticismo, vale a dire approssimativamente tra il 1750 e il 1830. Il termine "classico" fu applicato alla musica di Hydn e Mozart fin dagli ultimi anni del settecento. Obiettivo dichiarato del classicismo era l'universalità del linguaggio musicale; tuttavia, sebbene lo stile classico trascendesse i confini nazionali, i suoi esponenti piu celebri furono, di fatto, tutti legati a Vienna. I mutamenti nel linguaggio musicale consistettero soprattutto in un approccio alIa melodia e all'armonia. Nel periodo barocco il carattere di un movimento era sempre costante: un unico soggetto, enunciato all'inizio, veniva articolato e elaborato piu spesso mediante ripetizioni sequenziali delle frasi piuttosto che attraverso cadenze consistenti. I compositori preclassici conservarono la struttura basata sulle tonalita collegate, ma iniziarono ad ampliare la gamma dei contrasti nei singoli movimenti. La continuita, tipica dei compositori barocchi, venne sostituita da frasi piu articolate provocando, agli esordi, non problemi di fluidita, il materiale melodico era invece spesso caratterizzato da un'inedita semplicita. Il lessico tonale e armonico dei compositori barocchi venne adottato, ma con un andamento armonico meno concitato, le progressioni convenziali sostenevano frequentemente una fredda quantità di eventi all'interno del tessuto musicale. Il nuovo linguaggio determinò la gamma dei generi musicali. Tra le danze del barocco, solo il minuetto conservò il suo posto nella musica da camera e d'orchestra il tipico prodotto rococò, con i suoi piccoli passi raffinati, questo si rivelò, nelle mani di Hydn e Mozart, capace di sofisticati sviluppi. Il nuovo stile classico portò un mutamento radicale anche nel ruolo delle tastiere, che persero gradualmente la loro funzione di basso continuo. Emblematico di questo cambiamento fu il declino della sonata a tre, una delle principali forme strumentali del barocco; al suo posto si insediò il quartetto d'archi, il cui straordinario sviluppo fu uno dei più grandi meriti di Hydn. I più grandi autori furono: Mozart, Beethoven, Bach, Hydn, e tra gli italiani Domenico Scarlatti.


Musica PoP
POP= Abbreviazione americana usata in italiano come sinonimo di "musica leggera", indica la musica urbana "non classica"(europea, colta, scritta) e non FOLK (orale, cittadina), cioè la canzonetta, il teatro leggero, la banda, i ballabili, i motivi celebri da film. In origine l'uso americano includeva anche ragtime e jazz, in realta questi, pur avendo aspetti pop, sono da considerare musica colta. Dagli anni cinquanta la piu diffusa forma di musica pop e il rock, e negli anni 60- 70 i due termini sono stati spesso sovrapposti e confusi. Di recente è invalso l'uso di tomare alIa dicitura non abbreviata popular music. Madonna- BSB -FIVE -BRITNEY SPEARS.


Il Jazz
Nel quadro della musica contemporanea, il jazz rappresenta un aspetto particolare. Derivato del folclore afro-euro-americano, assunse ben presto una sua fisionomia particolare, pur attraverso la sua libera evoluzione e l'allargamento dei suoi orizzonti. L'origine del nome è controversa: alcuni la identificano nel termine JASM (entusiasmo, eccitazione), altri nel termine JASS (pronuncia negra di CHASSE che indica un passo di danza), altri infine nel ballerino negro JAZZBO BROWN (Jass Beau, cioè il bello della danza JASS ). Le sue caratteristiche possono riassumersi nell'uso del SINCOPATO E DELLA POLIRITMIA, nella preponderanza del tempo binario (beat), nella SCALA BLUES (con la terza e la settima bemollizzate indifferentemente in modo maggiore e minore, con un effetto di affascinante INCERTEZZA MODALE), nel libero contrappunto tra strumenti nell'improvvisazione estemporanea del solista (anche se sarebbe più esatto parlare, dato che la forma più comune nel jazz è quella del tema con variazioni, di variazione improvvisata), nel timbro particolare che, con vari accorgimenti, si ottiene dagli strumenti con funzione espressiva. Su queste caratteristiche di base, le forme, l'organico strumentale, lo stile e la tecnica furono soggetti ad una costante evoluzione. Si possono distinguere quattro periodi:

1

STILE ARCAICO TRADIZIONALE

(fino al 1923)

2

PERIODO CLASSICO

(dal 1924 al 1935)

3

ERA DELLO SWING

(dal 1935 al 1939)

4

PERIODO MODERNO

(dal 1940 ad oggi)



STILE ARCAICO TRADIZIONALE
È difficile scoprire con esattezza dove e quando il jazz abbia avuto inizio; la data che di solito si indica è il 1620, anno in cui una nave olandese sbarcò in Virginia il primo carico di schiavi neri. A questi ne seguirono molti altri che , in terra straniera e lontani dalla patria, costretti ai più duri ed umilianti lavori in stato di schiavitù, trovarono nel canto e nelle danze del loro paese conforto alla penosa condizione in cui vivevano. Sono di questo periodo i WORK SONGS (canti collettivi di lavoro), gli SPIRITUALS ( canti spirituali di fede e di speranza), i primi BLUES (che costituiranno il fondamento del jazz e che sono espressione di un sentimento individuale). Si formarono i primi complessi e si svilupparono parallelamente al RAGTIME , che era basato essenzialmente sul ritmo senza vera e propria melodia di cui subirono potentemente l'influsso. Mentre inizialmente il jazz veniva suonato soprattutto dagli ottoni (cornette, clarino, trombone, bassotuba) e dalla batteria, nel ragtime entrò, con funzione ritmica il pianoforte. NEW ORLEANS si può considerare la CULLA DEL JAZZ ; la città accolse i negri dopo l'abolizione della schiavitù, offrendo loro, nel famoso quartiere di STORYVILLE, l'ambiente più propizio allo sviluppo della musica jazz. Le bande di ottoni erano diffusissime e suonavano in ogni occasione: la loro musica non era ancora scritta ma sorgeva dalla libera IMPROVVISAZIONE COLLETTIVA ;lo strumento guida era la cornetta. Contemporaneamente sorsero orchestrine bianche che cercarono di imitare il jazz negro, dando origine allo stile DIXIELAND. Quando nel 1917 vennero chiusi d'autorità tutti i locali di New Orleans, musicisti e orchestre dovettero emigrare a Chicago.

PERIODO CLASSICO
È il periodo chiamato ETA' DEL JAZZ. Appartengono a questo periodo, oltre ai pionieri KING OLIVER(cornetta), SIDNEY BECHET (clarinetto) e GELLY ROLL MORTON (pianoforte), artisti famosi quali il trombettista LOUIS ARMSTRONG, il pianista EARL HINES, i sassofonisti COLEMAN HAWKINS e BENNY CARTER, i quali crearono i temi, le variazioni, gli spunti più genuini del jazz. Molti suonatori bianchi si inserirono nella nuova corrente e diedero vita allo stile Chicago :venne introdotto il sassofono, che prese il posto del trombone e venne aggiunto il pianoforte(usato prevalentemente come strumento ritmico e percussivo nella tradizione del Ragtime) e all'improvvisazione di Armstrong si preferì un'esecuzione più elegante, con arrangiamenti scritti. Altri centri di sviluppo e di diffusione del jazz furono New York e Kansas City, nelle quali fu presentato un tipo di jazz che si può considerare di transizione tra l'epoca pionieristica e quella dello swing (tra i maggiori esponenti di questo stile fu DUKE ELLINGTON, pianista, compositore e arrangiatore).

ERA DELLO SWING
Mentre da una parte il pubblico cominciava a preferire una musica più dolce, più divertente, possibilmente ballabile, dall'altra si affinarono la tecnica e il linguaggio musicale dei JAZZMEN e si operò una sintesi di tutte le esperienze musicali precedenti. I complessi ampliavano il loro organico , rendevano la loro musica più accessibile alle grandi masse: si verificò la fusione di bianchi e negri, di veterani del jazz e giovani alle prime armi. Divennero famosissimi i nomi del clarinettista BENNY GOODMAN , del vibrafonista LIONEL HAMPTON, della cantante ELLA FITZGERALD.

PERIODO MODERNO
Il jazz ha subito in quest'ultima epoca un enorme cambiamento, determinato dalla reazione a una musica( lo swing), diventata artisticamente scadente perché spiccatamente COMMERCIALE. Si sono delineate nuove scuole, nuovi stili, nuove formule espressive per superare la crisi che si stava attraversando. Dopo la seconda guerra mondiale si è affermato il BOOP, con linee melodiche astruse e difficilmente cantabili, con ritmi assai veloci per cancellare qualsiasi carattere di ballabilità dalle composizioni. Tutti gli strumenti hanno acquistato nuova vita: l'uso della batteria ha subito una radicale trasformazione ( KENNY CLARKE), le trombe hanno cominciato ad imitare lo stile del sassofono (DIZZIE GILLESPIE), la chitarra è stata usata come strumento melodico, il contrabbasso e il pianoforte, pur conservando la loro funzione di sostegno ritmico, sono stai maggiormente valorizzati. Ha contribuito notevolmente a questo movimento il sassofonista CHARLIE PARKER, che ha esercitato una grande influenza. Nello stesso tempo si sviluppava un nuovo stile: il COOL JAZZ (jazz freddo) i cui adepti sono stati accomunati dalla medesima esigenza di un linguaggio raffinato e dal bisogno di un ritorno alla più genuina tradizione jazzistica. È stato infatti introdotto il contrappunto di fattura quasi settecentesca, prediletto dai piccoli complessi che hanno trasformato questa musica in jazz da camera. È il periodo dei sassofonisti LESTER YOUNG e JERRY MULLIGAN, del pianista LENNIE TRISTANO e di MILES DAVIS , trombettista e arrangiatore. Il jazz è in continua evoluzione e si potrebbero mettere altre etichette alle ultime tendenze: HARD BOOP, WEST COAST JAZZ, EAST COAST JAZZ, SOUL JAZZ, JAZZ INFORMALE... si può concludere con l'affermazione di ARRIGO POLILLO : "Il jazz aderisce troppo strettamente alla cronaca, alla storia del costume per poter trovare una forma classica in cui adagiarsi per lunghi periodi".

INFLUENZE DELL JAZZ SULLA MUSICA CONTEMPORANEA
Notevolissima è stata l'influenza esercitata dal jazz sul ritmo, l'armonia, la melodia, il timbro della musica contemporanea. l'orchestra si è arricchita aprendo le porte alla famigli dei sassofoni, accogliendo gruppi strumentali inediti , accettando la tecnica degli strumenti jazz : trombe , tromboni, pianoforte, clarinetto, batteria con funzione espressiva. Molti compositori si sono rivolti al jazz per esprimere aspetti tipici del loro tempo e varie pagine della loro produzione sono ispirate a ritmi e temi jazzistici.

By Diego