I concerti di Arte Resoluta
Sono qui presentati nove programmi che Arte Resoluta propone per la stagione 2001/2002. Essi compongono un viaggio ideale attraverso i diversi ambienti musicali e culturali europei settecenteschi, da J. S. Bach a W. A. Mozart.
I singoli brani fanno parte del più vasto repertorio dell'ensemble, a partire dal quale è possibile immaginare e costruire molti altri percorsi sonori. Gli organici variano fra i cinque ed i tredici esecutori.
J. S. BACH
Aurea perfezione in musica
Genio assoluto, grande alchimista al servizio dell'arte musicale, J. S. Bach esprime la sintesi perfetta fra rigore formale, invenzione tematica, fluidità melodica, sapienza armonica. L'alternanza "sonata a solo" e "sonata in trio" è una soluzione raramente proposta che permette all'ascoltatore di gustare appieno, attraverso alcune fra le perle della produzione cameristica di Bach, la varietà timbrica prodotta dai differenti organici.
Sonata per violino e b. c. BWV 1021 - Sonata in trio per flauto, violinoe b. c. BWV 1037 - Sonata per flauto e b. c. BWV 1035 - Sonata in trio per flauto, violino e b. c. BWV 528 (Orig. Mib maggiore)
In occasione della visita a Federico II, re di Prussia presso la residenza di Potsdam nel maggio del 1747, Bach fu invitato ad improvvisare su un tema in do minore proposto dallo stesso sovrano. La bellezza del tema spinse il Kantor ad elaborarlo successivamente mediante l'impiego delle più svariate forme canoniche. Nel settembre dello stesso anno, in occasione della fiera di San Michele, il Musikalisches Opfer usciva a stampa in cento esemplari aperto dalla dedica a Federico II. Il presente concerto segue fedelmente la ricostruzione proposta da U. Kirkendale, ricostruzione che ravvisa nell'opera in questione la tipica struttura del discorso secondo la tradizione retorica studiata nelle scuole tedesche attraverso l'Istitutio Oratoria di Quintiliano : Exordium, Narratio, Egressus, Argumentatio, Refutatio, Peroratio. Nell'interpretazione dell'Ensemble Arte Resoluta il disegno unitario dell'opera è stato sottolineato ancor più mediante la concatenazione diretta di alcuni canoni che, invece di frammenti indipendenti, appaiono parti organiche di un discorso musicale ininterrotto.
Ricercar a 3 - Canon perpetuus super Thema Regium - Canon I [cancrizans] - [Canon] a II Violini in unisono - [Canon] III a 2 per Motum contrarium - [Canon] IV a 2. per Augmentazionem, contrario Motu - [Canon] V a 2 [per tonos] - Fuga canonica in epidiapente - Ricercare a 6 - Canon a 2, Quaerendo invenietis - Canon a 4 - Sonata sopr'il Soggetto Reale
Musica eclettica
La straordinaria ecletticità di Telemann lo ha portato a cimentarsi con ogni sorta di organico ed all'interno dello stesso organico, con ogni specie di forma compositiva. Integrando componenti sonore e tematiche delle più svariate ha costruito un mondo sonoro ricchissimo. Valga l'esempio di questo programma dove la classica formazione in trio si confronta via via con composizioni che portano il titolo di Trietto, Konzert, Quatuor. Erroneo sarebbe credere che siano titoli apposti solamente per soddisfare esigenze di mercato o quelle della committenza. La scrittura riflette la volontà di ricreare la sonorità e lo stile dei generi di riferimento : i "Konzert" richiamano la struttura estroversa e brillante del concerto a due strumenti solisti ; il "Quatuor" identifica, con una sensibilità ed una consapevolezza anticipatrici, una scrittura dove tutte le voci, compreso il basso, tradizionalmente più statico, diventano, a pieno titolo, parti dialoganti e concertanti.
Trietto metodico in re maggiore per flauto, violino e b. c. - Konzert III in si minore per flauto, violino e b. c. - Sonata in re maggiore per violoncello e b. c. - Duo in si minore per flauto e violino - Quatuor Parisien n¡ 6 in mi minore per flauto, violino e b. c. - Konzert V in la maggiore per flauto, violino e b. c.
L'affetto ed il virtuosismo
Momento di grazia particolare, il periodo fra la fine del '600 e l'inizio del '700, vede l'Italia come luogo ideale della musica. Venezia, Roma, Napoli possiedono scuole e conservatori di eccezionale valore che permettono il raggiungimento di un grande livello, nella composizione come nell'esecuzione. Il virtuosismo vocale e strumentale, reciprocamente emuli, caratterizzano la vasta produzione dell'epoca che trova in Vivaldi e Scarlatti, due celebri ed eccellenti rappresentanti.
A. Vivaldi, Concerto in re maggiore (F. XII, 43) per flauto, violino e b. c. - A. Vivaldi, Amor hai vinto, cantata per voce e b. c. - A. Vivaldi, Concerto in re maggiore (F. XII, 7) per flauto, violino e violoncello - A. Scarlatti, Tirsi ti pentirai, aria per soprano e b. c. - A. Corelli, Sonata op. V, n¡ 5 pour violino e b. c.- A. Scarlatti, Quella pace gradita cantata per soprano, flauto, violino e b. c.
TELEMANN - VIVALDI
Un duello concertante
Telemann e Vivaldi si danno appuntamento in questo programma incrociando le loro armi più affilate: invenzione, virtuosismo di scrittura e strumentale, intensità degli adagi e fascinazione timbrica. Ogni mezzo è messo in atto per sedurre e catturare il favore dell'uditore. Quale di questi due grandi spiriti del barocco riporterà la vittoria in questo duello? Poco importa. Quel che è certo è che l'incontro si annuncia di una vivacità ed eleganza senza eguali.
Un musicista eccelso alla corte di Federico il Grande
Durante i 26 anni trascorsi al servizio di Federico II di Prussia, Carl Philipp non riuscirà mai ad ottenere pienamente i favori del monarca al fine di ottenere un trattamento adeguato al suo talento. Le sue reticenze manifeste nei confronti del gusto filo-francese imperante a Sans Souci e la sua eccentricità non lo aiuteranno a liberarsi dal suo ruolo di semplice accompagnatore al cembalo. Le preferenze del re andranno piuttosto a musicisti come J. J. Quantz, che scelse come personale maestro di flauto, del quale ogni nuova composizione era remunerata profumatamente. Senza nulla togliere agli indiscutibili meriti musicali e pedagogici di Quantz, autore di centinaia di eccellenti composizioni e di uno fra i più interessanti trattati musicali del settecento, restiamo stupiti che la grandezza della musica di Carl Philipp non abbia goduto di pari considerazione. E' musica cangiante ed imprevedibile, permeata da una profonda inquietudine e malinconia, musica che incarna pienamente lo spirito irrequieto del pensiero preromantico. Questo programma offre all'ascoltatore brani di virtuosismo inatteso. Il clavicembalo, il flauto, il violoncello sono sollecitati, nel loro ruolo solistico, fino a sfiorare i limiti propri dello strumento barocco, manifestando a tratti una fragilità di toccante bellezza.
Sonatina in fa maggiore per due flauti, archi e clavicembalo concertante - Concerto in Si bemolle maggiore per violoncello et orchestra - Sinfonia in sol maggiore - Concerto in la maggiore per flauto e orchestra
Le cantate di Telemann su testo italiano
Musica da camera per corde e fiati
Sebbene Mozart non abbia mai avuto una grande simpatia per il flauto (strumento che considerava immancabilmente stonato), il suo genio non si sottrarrà quando un mercante olandese gli chiederà di comporre alcuni quartetti proprio per questo strumento. Ne nasceranno quattro delicati e preziosi capolavori. Diverso è il suo atteggiamento verso il clarinetto, strumento prediletto, anche per il significato simbolico che assume per il Mozart maturo. Il quintetto K 581 è in effetti un opera della maturità, scritto due anni prima della morte e dedicato all'amico clarinettista Stadler. E' scritto per uno strumento, inventato dallo stesso Stadler, di estensione più grave di una terza rispetto allo strumento in "la" comunemente impiegato. La presenza del "clarinetto di bassetto" rende gli impasti sonori ancor più profondi, in una composizione che alterna momenti di virtuosità esecutiva a spazi di puro lirismo.
Quartetto K 285 per flauto, violino, viola, violoncello - Quartetto K 285b per flauto, violino, viola, violoncello - Quintetto K 581 per clarinetto di bassetto, 2 violini, viola, violoncello
LES ENCHANTEMENTS D'ARION
Musica alla corte di Luigi XIV e Luigi XV
M. A. CHARPENTIER, Suite in re minore, Due arie per soprano e b. c.: Rentrez trop indiscrets soupirs, Ruisseau qui nourris dans ce bois - F. COUPERIN, Les Nations, premier ordre : La Françoise - M. LAMBERT, Due arie per soprano e b. c.: Par mes chants, Goutons un doux repos - A. CAMPRA, Arion, cantata per soprano, flauto e b. c. - J. P. RAMEAU, Troisième Pièce en concert : La Poplinière - M. P. de MONTECLAIR, La Bergère, cantata per soprano, flauto, violino e b. c.