ANIMA LATINA
Lucio Battisti viene fortemente criticato per aver sperimentato come la musica leggera possa uscire dagli schemi obbligati delle strofe e delle rime.
Siamo nel 1974.
Dopo una fase di ripensamenti , dovuta alle critiche ottenute con "Il nostro caro Angelo" , la coppia Battisti - Mogol decide di intraprendere alcuni viaggi alla ricerca di sonorità alternative e nuovi stimoli.
Nasce "Anima latina", che secondo le intenzioni di Battisti avrebbe dovuto rendere l'ascoltatore "interattivo" ( sì, lo ha detto con altre parole ma il concetto era proprio quello. E pensate che stiamo parlando di ben 24 anni fa!!! ). Vedremo in questo articolo le opinioni della critica , raccoltasi per l'occasione a Milano ( in dicembre ) . E' sorprendente constatare come certi giudizi si adattino alla perfezione con il Battisti di oggi.
Partecipano al dibattito Luigi Bianco, Luigi Albertelli , Claudio Cavallaro, Andrea Lo Vecchio , Enrico Riccardi e Shel Shapiro.
Ma Lucio ha ritrovato la sua "anima latina" ?
Albertelli.
Se questa è "anima latina" io non sono latino. Non sono stato quasi mai coinvolto in questo discorso di Battisti.Riccardi
. E' troppo facile andare contro corrente con il risultato di fare della retorica . Battisti, ha trasformato la sala di registrazione in un giocattolo che costa un miliardo: e gioca....Cavallaro.
Ci sono i soliti effetti elettronici.Albertelli.
Io ho ascoltato questo disco ad occhi chiusi , senza leggere i testi: bene, non capivo le parole. Questo non ha senso . Non si può obbligare ad ascoltare un disco con i testi in mano.Shel.
Premetto che è molto facile dire cose gratuite su un personaggio come Battisti dopo un solo ascolto. Io ho sempre stimato Lucio per l'incredibile facilità di dire delle cose bellissime con estrema semplicità . In questo disco non ritrovo più il "mio" Battisti e non mi sento coinvolto dal suo discorso. Nei testi il richiamo al Sud America mi sembra anche scontato...Autori.
Battisti parla di esperimento culturale....Shel.
Solo gli altri potranno dire se è un discorso culturale
Lo Vecchio.
Alcune cose mi piacciono , altre no. Però sento il bisogno di approfondire il mio giudizio e quindi di riascoltare il disco per capire a fondo quello che ha voluto dire Lucio.Riccardi.
C'è poco da capire : qui non c'è musica , e lo dice uno che ha sempre apprezzato l'altro Battisti.Lo Vecchio
. Battisti fa un tentativo per uscire da una certa strada: in questo senso il disco è positivoShel.
Ogni ricerca è positivaRiccardi.
Ma qui manca l'emozione , manca la verità. ( scusate se intervengo, ma non ce la faccio più! Che cosa sarebbe la verità per tale Riccardi ??? )Albertelli.
C'è gente che canta e suona da vent'anni ed è sempre riconoscibile , anche se si rinnova. Qui Battisti non è più identificabile .Cavallaro
. C'è mancanza di armonia . Si ha l'impressione che prima siano stati scritti i testi e poi le musicheRiccardi.
E' semplice: Battisti ha fatto un discorso da complesso, non più da cantautore .Shel.
Questo LP riflette un momento di dubbio in Battisti , artista e uomo: di qui il bisogno della ricerca... Ma sette anni fa Mogol, che scrive i testi, e Lucio sentivano le stesse emozioni. Oggi, forse, non si trovano più in sintonia .Albertelli.
Ed ecco l'assenza di armonia , tra musica e testo.Riccardi.
Prima Battisti ti "prendeva" anche senza parole, bastavano pochi accordi con la chitarra . Ma qui c'è solo libidine della sala di registrazione.Autori.
Battisti nelle sue dichiarazioni programmatiche ( che avrebbe potuto ripetere qui se non fosse, come al solito, assente ) ha parlato di discorso di rottura , di ascoltatore che non deve più subire la musica...Riccardi.
Perchè , allora, io dovrei subire lui?Lo Vecchio.
Peccato. Con questi discorsi Battisti rischia di farmi scappare la voglia di riascoltare il suo disco, perchè un artista fa cultura non quando ricerca la cultura , ma quando è se stesso.Shel
. Se rilascia queste dichiarazioni e scrive questo tipo di musica, Lucio si trova, secondo me , in una situazione artistica incasinata...Albertelli.
Per farsi ascoltare , prima di oggi Battisti non ha avuto bisogno di spiegazioni. Evidentemente non comunica più con noi.Leggiamo il testo di "macchina del tempo" ,
a mio giudizio la migliore canzone dell'intero album.
A questo punto vi chiedo gentilmente di rileggere con attenzione questa critica. E' un apoteosi di pregiudizi, sentenze faziose , per giunta, scarsamente lungimiranti. Basta ascoltare una sola volta questi signori , per rendersi conto, che la scelta di estraniarsi dal mondo dei media di Lucio è più che legittima . "Perchè io dovrei subire lui?", "qui non c'è musica"," qui manca l'emozione"," oggi forse Battisti e Mogol non si trovano più in sintonia " ( e siamo solo nel 1974! ) , " con questi discorsi mi fa scappare la voglia di riascoltare il suo disco..." . Non ci sono parole che possano commentare simili ottusità mentali .