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DI RICHIESTA PER L ’ I N D E N N I Z Z OLa domanda d'indennizzo è da presentarsi al Ministero della Sanità attraverso la propria Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) di appartenenza, deve essere redatta su carta semplice, firmata dell’interessato o da chi esercita la tutela e datata
Servono i seguenti documenti allegati alla domanda
T e r m i n i d i l e g g e per
la presentazione della
domanda
Per i danni causati da Epatiti postrasfusionali il termine per la presentazione della domanda è di 3 anni da quando l’interessato dimostra di essere venuto a conoscenza del danno Per le persone danneggiate prima dell’approvazione della legge i 3 anni partono dal 21 marzo 1992 L’indennizzo decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda
LA
RICHIESTA VIENE TRASMESSA
(C.M.O.) Commissione Medica Ospedaliera che redige il verbale sugli accertamenti eseguiti e formula un giudizio diagnostico per le infermità e lesioni riscontrate, e inoltre il nesso di causalità tra la trasfusione e/o la somministrazione di emoderivati oppure la vaccinazione, viene assegnato una percentuale seconda della gravità e patologia Il
verbale viene inviato all’A.S.L. che provvederà ad inoltrare la
documentazione al Ministero della Sanità affinché venga data poi risposta.
Ed è possibile fare ricorso entro 30 giorni dalla notifica. Il Ministero della Sanità, sentito l’ufficio medico-legale, decide sulla validità del ricorso La comunicazione deve avvenire entro 3 mesi dalla decisione Se non viene accolto il ricorso, l’interessato potrà rivolgersi al giudice ordinario competente, entro 1 anno
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Per ogni chiarimento o domande scrivere a:mailto:ruggigaetano@tiscalinet.it
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