Domanda 210
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DI RICHIESTA PER L ’ I N D E N N I Z Z O

La domanda d'indennizzo è da presentarsi al Ministero della Sanità attraverso la propria Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) di appartenenza, deve essere redatta su carta semplice, firmata dell’interessato o da chi esercita la tutela e datata

 

Servono i seguenti documenti allegati alla domanda

 

  1. Certificazione medica dove si documenta l’avvenuta somministrazione di sangue e/o emoderivati o la vaccinazione
  2. Copia della cartella clinica che attesta l’avvenuta somministrazione di sangue e/o emoderivati o la vaccinazione
  3. Foglio redatto da un medico dove viene riportata la data della prima diagnosi di Epatite cronica e/o di infezione del virus dell’AIDS
  4. Certificato di nascita
  5. Stato di famiglia (se si è minorenne)
  6. Certificato di morte (se è deceduto)

 

T e r m i n i  d i  l e g g e  per  la  presentazione  della  domanda

 

Per i danni causati da Epatiti postrasfusionali il termine per la presentazione della domanda è di 3 anni da quando l’interessato dimostra di essere venuto a conoscenza del danno

Per le persone danneggiate prima dell’approvazione della legge i 3 anni partono dal 21 marzo 1992

L’indennizzo decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda

Per l' infezione del virus dell’AIDS, il termine per la presentazione è di 10 anni da quando l'interessato dimostra di esserne venuto a conoscenza del danno

 

LA RICHIESTA VIENE TRASMESSA

(C.M.O.) Commissione Medica Ospedaliera che redige il verbale sugli accertamenti eseguiti e formula un giudizio diagnostico per le infermità e lesioni riscontrate, e inoltre il nesso di causalità tra la trasfusione e/o la somministrazione di emoderivati oppure la vaccinazione, viene assegnato una percentuale seconda della gravità e patologia

Il verbale viene inviato all’A.S.L. che provvederà ad inoltrare la documentazione al Ministero della Sanità affinché venga data poi risposta. Ed è possibile fare ricorso entro 30 giorni dalla notifica.

Il Ministero della Sanità, sentito l’ufficio medico-legale, decide sulla validità del ricorso

La comunicazione deve avvenire entro 3 mesi dalla decisione

Se non viene accolto il ricorso, l’interessato potrà rivolgersi al giudice ordinario competente, entro 1 anno

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Per ogni chiarimento  o domande scrivere a:mailto:ruggigaetano@tiscalinet.it

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