Il Club del Corno

The Italian Horn Website


Il Club del Corno promuove un sondaggio d'opinione tra i cornisti professionisti, basato su una lista di domande. Le risposte saranno pubblicate sul sito, in inglese e in italiano.
 

Ecco le mie risposte. Mi pare che l'idea di questo sondaggio sia molto interessante!
Julia Rose*


1) Quali sono stati i punti salienti del Suo sviluppo come cornista? Quali scuole ha frequentato, quali sono stati gli insegnanti più importanti e gli eventi cruciali?

Un cambio di imboccatura al mio secondo anno di università, e la frequenza a un corso di Arnold Jacobs l'estate successiva.


2) Pensa che la Sua storia professionale avrebbe potuto essere molto diversa (migliore o peggiore) se avesse avuto insegnanti differenti?

Lo studiare con un altro insegnante all'università mi avrebbe potuto aiutare con le "conoscenze" e per fare più esperienza d'orchestra fin da allora. Ma ce l'ho fatta con gli insegnanti che ho avuto. Non importadove studi, ma con chi.


3) Fino a che punto la possibilità di diventare un cornista competente dipende da a) Struttura fisica, b) Talento innato, c) Studio e dedizione?

a) non molto, b) ha una grande importanza, c) è il più importante di tutti.


4) Uno studente che abbia seri problemi nei fondamentali dovrebbe abbandonare del tutto l'idea di diventare un professionista, o potrebbe sempre essere aiutato con metodi d'insegnamento opportuni (cioè cambiando insegnante)?

Dopende dall'età dello studente: se deve cominciare a guadagnarsi da vivere e non ha la necessaria competenza, bisogna che si cerchi una carriera diversa. Se è ancora all'università o è ancora più giovane, e se inoltre ha un buon orecchio e struttura del viso normale, ed è disposto a lavorare il doppio rispetto ai migliori del suo giro, allora un nuovo insegnante può fare un mondo di differenza.


5) Quale importanza e funzione assegna a a) Buzz con il bocchino, b) Buzz con un rim (anello), c) Buzz con le labbra libere?

a) Molto importante, b) meno importante ma utile, c) non importante, e può essere dannoso.


6) Conosce gli ausili per la respirazione, come l'"inspiron", e che cosa ne pensa?

Sì! Sono stati di grande aiuto per me e per i miei studenti, specialmente il "Breath Builder" (essentialmente, insegna a prendere respiri pieni mantenendo una pallina da ping pong sospesa sia inspirando che espirando; uso lo Spirometro Incentivante anche con il buzz, mentre il Voldyne lo uso solo di quando in quando per un controllo della capacità polmonare).


7) Ritiene che i progressi, nello studio del corno, avvengano poco alla volta, o che vi possano essere dei balzi in avanti?

L'applicazione costante è necessaria per qualsiasi progresso. Talvolta il progresso è regolare, talvolta ci possono essere dei balzi in avanti, ma senza applicazione costante non ci può essere miglioramento.


8) Un insegnante dovrebbe dare indicazioni precise riguardo all'imboccatura? E quanto precise?

Ci sono aspetti comuni a tutte le buone imboccature, e possono essere insegnati. Tuttavia, è anche vero che tutte le imboccature sono diverse. Dare allo studente le informazioni fondamentali di una buona imboccatura normale (2/3 labbro superiore, 1/3 labbro inferiore, tensione verso l'interno dagli angoli della bocca senza stirarla) mostrando alcune figure (per esempio dal libro di Farkas sull'imboccatura) e dimostrando quello che si intende; da lì in poi, lasciare che lo studente elabori da solo i dettagli.


9) È possibile dare consigli o indicazioni particolari per i registri grave e acuto?

L'esercitarsi in maniera adeguata, accertandosi che imboccatura e aria lavorino sempre correttamente. Un grande registro acuto dipende da un grande registro grave.


10) Quali sono state le Sue esperienze di audizioni, e quali consigli può dare in proposito a un giovane che aspiri alla professione?

Ho fatto un quindicina di audizioni, prima di vincere il posto che ho ora: è dura e può diventare frustrante. Prima possibile, nel corso della carriera, uno dovrebbe assicurarsi di essere il migliore del proprio giro, poi uscire e ascoltare come suonano altri cornisti. Non rinunciare: se uno è onesto con sé stesso nei riguardi della propria capacità, alla fine troverà la sua strada. Usare il metronomo, l'accordatore, e/o il registratore per 90% del tempo. Esere sicuri che ogni nota sia al suo posto, ma trattare i passi come se fossero concerti e fare musica, sempre. Ricorda: mentre tu sei qui al computer, qualcun altro si sta esercitando...


* Julia Rose, Associate Principal/3rd Horn, Columbus Symphony Orchestra.