Il Club del Corno

The Italian Horn Website


Il Club del Corno promuove un sondaggio d'opinione tra i cornisti professionisti, basato su una lista di domande. Le risposte saranno pubblicate sul sito, in inglese e in italiano.
 

Risposte di Lowell Greer


1) Quali sono stati i punti salienti del Suo sviluppo come cornista? Quali scuole ha frequentato, quali sono stati gli insegnanti più importanti e gli eventi cruciali?

Le persone che più mi hanno influenzato, nella mia vita professionale, sono state il mio primo e il mio ultimo insegnante. Il primo mi convinse che sarei potuto diventare un cornista, mi mostrò come usare la mano all'interno della campana per suonare una scala, e mi diede lezioni gratis! L'ultimo insegnante fu Helen Kotes Hirsch, che aiutò a imparare la maggior parte della letteratura per corno a livello di solista. Ogni successo che ho avuto nell'agone internazionale lo devo a lei.


2) Pensa che la Sua storia professionale avrebbe potuto essere molto diversa (migliore o peggiore) se avesse avuto insegnanti differenti?

Se avessi studiato con insegnanti differenti sarei sempre stato un cornista professionista, ma probabilmente sarei andato in una direzione diversa; avrei suonato solo in orchestra, magari come IV corno! Gli insegnanti hanno la tendenza a produrre delle copie di loro stessi.


3) Fino a che punto la possibilità di diventare un cornista competente dipende da a) Struttura fisica, b) Talento innato, c) Studio e dedizione?

Ritengo che la struttura del viso sia l'aspetto meno importante, il talento è molto importante, ma uno studio intenso è la cosa più importante di tutte.


4) Uno studente che abbia seri problemi nei fondamentali dovrebbe abbandonare del tutto l'idea di diventare un professionista, o potrebbe sempre essere aiutato con metodi d'insegnamento opportuni (cioè cambiando insegnante)?

In musica è facile scoraggiarsi; penso quindi che i nostri studi dovrebbero essere organizzati in "periodi dedicati" di quattro o cinque anni (indicativamente). Finito un periodo si può valutare, sulla base dei successi e dei fallimenti ottenuti, quanto progresso si è fatto, e decidere se è il caso di continuare lo studio con il medesimo insegnante, o se è meglio cambiare.


5) Quale importanza e funzione assegna a a) Buzz con il bocchino, b) Buzz con un rim (anello), c) Buzz con le labbra libere?

Secondo me il buzz con il bocchino ha un grandissimo valore. Il rim è utile per visualizzare come si muovono le labbra, mentre il buzz a labbra libere non dovrebbe essere fatto assolutamente. Quest'ultima pratica non ha proprio niente a che fare con il suonare il corno.


6) Conosce gli ausili per la respirazione, come l'"inspiron", e che cosa ne pensa?

Sì, li uso talvolta.


7) Ritiene che i progressi, nello studio del corno, avvengano poco alla volta, o che vi possano essere dei balzi in avanti?

Poco alla volta.


8) Un insegnante dovrebbe dare indicazioni precise riguardo all'imboccatura? E quanto precise?

Indicazioni di carattere generale sono necessarie, ma l'insegnante risparmia un sacco di tempo sia a sé stesso che all'allievo se lo incita a scoprire da solo quale impostazione delle labbra dà i risultati migliori.


9) È possibile dare consigli o indicazioni particolari per i registri grave e acuto?

Sì, le dimensioni dell'apertura e la direzione del flusso dell'aria sono considerazioni importanti per lo studio dei registri estremi.


10) Quali sono state le Sue esperienze di audizioni, e quali consigli può dare in proposito a un giovane che aspiri alla professione?

Chi si prepara per un'audizione farebbe bene a organizzare lo studio considerando sia il punto di vista del candidato sia quello dei commissari. L'uso di ottimi strumenti di registrazione è inestimabile per il controllo dell'intonazione e degli aspetti ritmici dell'esecuzione. L'essere stato in grado di eseguire una buona registrazione dà al candidato molta più sicurezza durante l'audizione, perché si rende conto di quello che giunge all'orecchio dei commissari.