Il Club del Corno

The Italian Horn Website


Il Club del Corno promuove un sondaggio d'opinione tra i cornisti professionisti, basato su una lista di domande. Le risposte saranno pubblicate sul sito, in inglese e in italiano.
 

Risposte di Luke Zyla*


1) Quali sono stati i punti salienti del Suo sviluppo come cornista? Quali scuole ha frequentato, quali sono stati gli insegnanti più importanti e gli eventi cruciali?

Il primo dei miei momenti cruciali è stato quando, a 15 anni, ho potuto studiare all'università dell'Ohio; con un vero cornista, uno studente laureato; si chiamava Bill Cooper. Un'altro punto di svolta è stato lo studio con David Sternbach alla West Virginia University. Ciò che ha avuto maggiore influenza sul mio modo di suonare è stato il far parte, negli anni dell'università, di un quartetto insieme a tre grandi cornisti: Llew Humphries (4th horn in Utah Symphony), Paul Riggio (artista freelance di New York), e Vince Richards. Erano tutti più bravi di me, e spietati! Che grande esperienza!


2) Pensa che la Sua storia professionale avrebbe potuto essere molto diversa (migliore o peggiore) se avesse avuto insegnanti differenti?

È difficile dirlo, ma non credo.


3) Fino a che punto la possibilità di diventare un cornista competente dipende da a) Struttura fisica, b) Talento innato, c) Studio e dedizione?

Il 90 per cento del riuscire a diventare un buon cornista lo si deve a un lavoro duro e intelligente.


4) Uno studente che abbia seri problemi nei fondamentali dovrebbe abbandonare del tutto l'idea di diventare un professionista, o potrebbe sempre essere aiutato con metodi d'insegnamento opportuni (cioè cambiando insegnante)?

Secondo me, cambiare insegnante non fa molta differenza. Incoraggerei lo studente a provare altri strumenti, Se il talento c'è, lo studente fiorirà.


5) Quale importanza e funzione assegna a a) Buzz con il bocchino, b) Buzz con un rim (anello), c) Buzz con le labbra libere?

Solo di recente ho iniziato a fare buzz utilizzando il BERP, e credo che sia molto utile. Anche diversi miei studenti lo hanno trovato tale.


6) Conosce gli ausili per la respirazione, come l'"inspiron", e che cosa ne pensa?

No.


7) Ritiene che i progressi, nello studio del corno, avvengano poco alla volta, o che vi possano essere dei balzi in avanti?

I progressi possono giungere in maniere diverse. La cosa più difficile è riuscire a superare i periodi in cui si vedono pochi miglioramenti.


8) Un insegnante dovrebbe dare indicazioni precise riguardo all'imboccatura? E quanto precise?

L'imboccatura più naturale è la migliore. A meno che non ci siano problemi che impediscono la produzione del suono, come il mento contratto verso l'alto, non pasticcio con le imoccature, specialmente se lo studente va bene.


9) È possibile dare consigli o indicazioni particolari per i registri grave e acuto?

Certamente! Nel registro grave è essenziale mantenere fermi gli angoli della bocca e il labbro inferiore! Sul registro acuto sono stati scritti diversi libri, uno dovrebbe leggerseli e trovare che cosa va bene per lui.


10) Quali sono state le Sue esperienze di audizioni, e quali consigli può dare in proposito a un giovane che aspiri alla professione?

Suono in un'orchestra regionale. Non vinsi un posto alla mia prima audizione; suonai un solo troppo difficile, cercando di mettere in mostra la mia tecnica. Suzanne Riggio, il primo corno, mi consigliò di fare un concerto di Mozart: in questo modo uno può suonare con maggiore precisione, ed eseguire bella musica che faccia buona impressione sui membri della commissione che non sono cornisti. I passi orchestrali sono la cosa più importante. Inoltre, lei mi spinse a lavorare di più sull'intonazione. Vinsi così la mia seconda audizione, che era per secondo corno; il passo che mi fece vincere fu la linea del basso del secondo corno nella Settima di Beethoven. Una cosetta così semplice, sulla quale però è facile imbrogliarsi. Come membro della West Virginia Symphony sono poi stato commissario in molte audizioni. La cosa che più di ogni altra contribuisce all'eliminazione di un candidato, soprattutto nelle fasi iniziali, è il RITMO! In particolare, il misurare correttamente le note lunghe e le pause. Un battito regolare, all'interno della propria mente, è davvero critico quando si suona insieme! Si dovrebbe studiare molto con il metronomo ma soprattutto, cosa della massima importanza, suonare in gruppi insieme a buoni strumentisti. Qualsiasi genere di piccolo gruppo è valido, ma è necessario trovare strumentisti che siano almeno al proprio livello oppure, ancora meglio, che siano più bravi di noi.


* Luke Zyla, 2nd horn, West Virginia Symphony Orchestra.