Il Club del Corno

The Italian Horn Website


Il Club del Corno promuove un sondaggio d'opinione tra i cornisti professionisti, basato su una lista di domande. Le risposte saranno pubblicate sul sito, in inglese e in italiano.
 

Risposte di Shane McLaughlin*


1) Quali sono stati i punti salienti del Suo sviluppo come cornista? Quali scuole ha frequentato, quali sono stati gli insegnanti più importanti e gli eventi cruciali?

I tre cornisti che mi hanno influenzato di più sono tutti membri della Houston Symphony: Phil Stanton, Bruce Henniss, e Bill VerMuelen. Ciascuno di loro ha un approccio differente allo strumento, e insegna di conseguenza. L'informazione di cui avevo bisogno era una sintesi delle loro idee. Bruce Henniss, in particolare, si interessa molto degli aspetti mentali del suonare, che a un certo punto era proprio l'aspetto che ancora mi mancava.


2) Pensa che la Sua storia professionale avrebbe potuto essere molto diversa (migliore o peggiore) se avesse avuto insegnanti differenti?

Sì. Puoi provare e riprovare, ma se non sai il "come" e il "che cosa" cercare andrai poco lontano, a questo mondo.


3) Fino a che punto la possibilità di diventare un cornista competente dipende da a) Struttura fisica, b) Talento innato, c) Studio e dedizione?

a) 2%. b) Non ci credo affatto. Penso che essere addestrato fin dall'inizio a ragionare adeguatamente e sviluppare un senso etico della professione sia quello che di solito si intende per "talento". Tutto questo ha a che fare più che altro con l'educazione e l'ambiente; potrà contare per un 20%. c) Il restante 78%.


4) Uno studente che abbia seri problemi nei fondamentali dovrebbe abbandonare del tutto l'idea di diventare un professionista, o potrebbe sempre essere aiutato con metodi d'insegnamento opportuni (cioè cambiando insegnante)?

Che si trovi un nuovo insegnante. Allo stesso tempo, dovrebbe esaminare impietosamente sé stesso e i propri metodi di studio. È una delle due cose.


5) Quale importanza e funzione assegna a a) Buzz con il bocchino, b) Buzz con un rim (anello), c) Buzz con le labbra libere?

Faccio tutte queste cose, spesso. Anche cantare è importante. c) non funziona bene negli estremi alto e basso della tessitura.


6) Conosce gli ausili per la respirazione, come l'"inspiron", e che cosa ne pensa?

Non li conosco. Faccio corsa di fondo. Parte del problema è la semplice capacità polmonare, ma in parte è anche il modo in cui il corpo usa l'ossigeno, in particolare sotto stress. Il correre rende la macchina cuore/polmoni molto più efficente. Mai capitata, durante un solo in orchestra, quella sensazione causata dall'aver consumato tutto l'ossigeno per via del cuore che va all'impazzata, anche se nei polmoni c'è ancora aria? Altrimenti, se il suonare il corno consuma un tale volume d'aria che ti sembra di non averne abbastanza (a parte quando suoni davvero pianissimo), controlla se usi l'aria in maniera efficente. Io suono in una sala dall'acustica poco felice, dove davvero dobbiamo produrre un buon volume di suono, e non ho MAI avuto la sensazione di non prendere abbastanza aria.


7) Ritiene che i progressi, nello studio del corno, avvengano poco alla volta, o che vi possano essere dei balzi in avanti?

Ci sono balzi in avanti e periodi di scarso progresso, l'importante è lavorare sempre con diligenza, così che i balzi possano avvenire.


8) Un insegnante dovrebbe dare indicazioni precise riguardo all'imboccatura? E quanto precise?

Sì, se la natura del problema è l'imboccatura. In realtà è meglio fare un maggiore lavoro di buzz, e lasciare che i problemi si risolvano da soli. Se suona bene sul bocchino, va bene. Altrimenti, prova qualcos'altro. Il ruolo dell'insegnante consiste nel suggerire come cambiare, e poi analizzare il risultato. La cosa più importante è che lo studente capisca quale dev'essere il concetto di buzz desiderato, qual'è il risultato a cui deve tendere.


9) È possibile dare consigli o indicazioni particolari per i registri grave e acuto?

Sì. La posizione della mano è diversa, l'aria viene usata in maniera molto diversa. Io per natura mi trovo meglio nel registro acuto, anche se suono come secondo corno. È come suonare due strumenti differenti.


10) Quali sono state le Sue esperienze di audizioni, e quali consigli può dare in proposito a un giovane che aspiri alla professione?

Inizia a fare audizioni il più presto possibile: è un'abilità che deve essere esercitata. Suona davanti a più gente possibile. Registrati, e riascoltati spesso. La preparazione a un'audizione è per 1/4 l'ascolto delle registrazioni, per conoscere la musica e assimilarla; per 1/4 esercitarsi all'audizione, per abituarsi all'idea; per 1/4 ascoltare gli altri candidati, per capire che cosa sente la commissione, e per indirizzare il tuo studio sapendo esattamente che cosa fare; per 1/4, infine, il "risolvere i problemi".
Io ho vinto solo 3 auizioni, e una sola di queste riguardava un lavoro a tempo pieno, così non posso dire che i miei consigli siano la verità assoluta; ma spero che siano d'aiuto.


* Shane McLaughlin, 2nd Horn, Knoxville Symphony, www.knoxvillesymphony.com.