Lidea
di creare, a Castelveccana, una collezione etnografica, nasce
dal desiderio della Signora Nerina Bergonzoli, del Comune di Castelveccana
e di alcuni appassionati, di raccogliere, conservare e valorizzare
oggetti che sono una testimonianza del passato di questa zona.
Da subito è stata sentita lesigenza di inventariare
i pezzi in deposito, messi generosamente a disposizione dalla
signora Bergonzoli.
Contestualmente è iniziato il lavoro per realizzare un
catalogo che fornisse informazioni a chi, in futuro, visiterà
la collezione.
Si è deciso fin dallinizio di non limitarsi a predisporre
una fredda esposizione di oggetti, ma è stata colta l'importanza
di inserire gli oggetti stessi nei loro ambienti,appositamente
ricreati, sia pure in scala ridotta, al fine di dare unidea
completa ed esauriente della funzione di ogni utensile e di ogni
testimonianza nella vita e nelle attività quotidiane del
passato.
Il lavoro si è articolato in varie fasi: compilazione di
un inventario cartaceo; compilazione, per ogni pezzo, di schede
cartacee di rilevamento; ripresa fotografica digitale di tutti
i pezzi; creazione di un semplice archivio elettronico; realizzazione,
con mezzi informatici, di schede analitico-descrittive per ogni
pezzo; produzione di un catalogo su CD ROM.
E stato necessario reperire documentazioni sulla cultura
contadina sia da fonti orali sia tramite la consultazione di testi;
è stata eseguita una ricerca etimologica dei vari termini.
E in fase avanzata la progettazione delle varie sale desposizione,
collegate da un apposito funzionale percorso di visita e si realizzerà
una pubblicazione illustrativa.
Fra i fruitori della collezione ci saranno sicuramente gli studenti
delle scuole di ogni ordine e grado, e per questo la collezione
avrà anche finalità didattiche come la conoscenza
di usi e tradizioni locali, lapprofondimento della conoscenza
del territorio e della cultura materiale contadina.
Importante sarà la collaborazione di tutti per arricchire
la raccolta (magari attingendo in solaio o in cantina), per avere
notizie, per reperire fonti iconografiche come vecchie foto o
vecchi documenti.
Altrettanto importante sarà laiuto che potrebbe venire
soprattutto dagli anziani per lo studio linguistico (conoscenza
delle voci dialettali, dei modi di dire e dei proverbi relativi
ai singoli oggetti).
La collezione raccoglie già pezzi quanto mai vari ed interessanti,
dalla zangola alla gerla, dalla randa
al vaglio, dai paioli in rame alla culla in legno,
dai misurini per il latte alla vecchia tinozza da bagno.
Lauspicio di chi, con pochi mezzi e molto entusiasmo, sta
lavorando per la realizzazione di questa collezione è che,
quanto prima, gli enti pubblici, Comunità Montana, Provincia,
Regione, Ministero dei Beni Culturali, ecc. supportino economicamente
liniziativa e contribuiscano a creare, come detto allinizio,
una importante testimonianza, che altrimenti andrebbe presto persa,
del passato di questa zona.
LAmministrazione Comunale è convinta promotrice e
sostenitrice delliniziativa, e si augura di poter dare al
più presto lannuncio dellapertura ufficiale
della collezione.
Testo:
Ferdinando Geronimi |