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Sant'Antonio al Monte (640m)

A Nasca inizia la strada che sale alla chiesetta di Sant'Antonio al Monte, seguendo il costone della valle della Froda. La strada è molto suggestiva: boschi che si estendono sul crinale ripido della montagna, dischiudendosi su un ampio panorama del lago, in lontananza, e sulle cime dei monti vicini. Questi ripidi e scoscesi tornanti furono tra l'altro teatro di molte epiche tappe del Giro d'Italia, come ancora oggi testimoniano le scritte di incoraggiamento ai corridori che sono rimaste incise sull'asfalto. Al cartello del decimo chilometro uno sterrato sulla destra conduce ad un piccolo parcheggio da cui parte il sentiero che in 10 minuti circa di cammino porta alla Cascata della Froda.

La Chiesa di Sant'Antonio vale una visita: seppur rimaneggiata, mostra ancora una bella volta a botte e diverse piccole finestre protoromaniche: il sagrato permette di godere di una delle più spettacolari viste panoramche del Verbano. La bella fontana di acqua sorgiva ed il luogo di ristoro aperto per buona parte dell'anno invitano ad una sosta prolungata. Al corpo principale della chiesa è inoltre appoggiato l'antico edificio del romitorio, in cui nel 1550, secondo la tradizione popolare, avvenne il sanguinoso assassinio di uno dei tre eremiti, già soldati disertori che a quel tempo vi abitavano.

 

Proseguendo per la carrozzabile oltre Sant'Antonio, si può andare verso San Michele al Monte, oppure scendere per Arcumeggia il celeberrimo paese degli artisti (con bellissimi affreschi dipinti da importanti pittori sui muri delle case), o ancora continuare per il Pizzo del Cuvignone, sede della Capanna Adamoli del Club Alpino Italiano, dove è possibile fermarsi per un pic-nic all'aria aperta circondati da un paesaggio splendido ed ancora incontaminato.

Testo: Filippo Carullo - Foto: Ferdinando Geronimi