I traditori di Casanova-San Pasquale
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A BREVE SARA' INAUGURATA LA NUOVA SEZIONE "CURIOSITA' SUI GIOCATORI" SU PROPOSTA DI STEFANO UZZI (SAPETE CON CHI PRENDERVELA...)

Casanova-San Pasquale è diventata, da un mese a questa parte, una "classica"; ma l'aspetto più interessante di questa sfida è quello dei cosiddetti "traditori", che per vari motivi, hanno lasciato la rispettiva squadra. Questi giocatori, se la partita venisse disputata oggi, sarebbero ben nove: sei da parte biancazzurra e tre da parte biancorossa. 

Il primo giocatore a trasferirsi da una sponda all'altra della Villa è stato Angelo Caranfa: sin da bambino giocava con gli amici davanti alla chiesetta di San Pasquale, fino a quando Giuseppe Gagliardi, suo compagno di banco a scuola elementare, lo ha convinto a trasferirsi poichè il Casanova aveva intenzione di disputare un torneo, e mancava un titolare. Caranfa adesso è ricercato dal Lucera per disputare il derby Lucera-San Pio X del campionato allievi, e al San Pasquale si rodono le mani.

Anche Francesco De Vicaris è arrivato a Via Napoli per carenza di titolari. Lui, che era portiere, venne rimpiazzato da Pacifico dopo il torneo, e si accasò al Lucera. Neanche lì riesce a trovare spazio e si trasferisce al San Pasquale, dove finalmente riesce a giocare. Ma lui non sente questa partita come gli altri.

Un altro, grosso "furto" del Casanova ai danni dei biancoazzurri è stato il portiere Giuseppe Pagin; anche lui è stato convinto da un amico, Caranfa, a venire a Via Napoli; ed anche lui è ricercato dal Lucera. E' molto legato a questa sfida, anche se la vive in solitudine, tra i pali della sua porta.

Gli altri giocatori si trovano dall'altra parte per scambi di calciomercato. Il caso più clamoroso si è avuto a settembre: il Casanova ha offerto Vinciguerra in cambio di Mele e Tommasone che, ovviamente, hanno subito accettato. Giorgio Mele, da sempre la grande bandiera del San Pasquale, fà quest'affronto alla sua squadra; e Tommasone, giocatore del vivaio, gli viene dietro.

Stefano Uzzi è stato invece contattato dal mister Maffulli, ma dato che l'ambiente lì non era sereno e che De Troia era interessato a lui se n'è subito andato.

Gli ultimi due sono D'Apollo e Fortunati, roba di pochi giorni fa; D'Apollo portò l'allora Atletico Bilbao fino in finale, e quindi sa che aria tira; Fortunati è ancora un'incognita.

"Ma cos'ha di particolare questa sfida?" chiese un giorno Antonio Battista al mister De Troia. "Vai da Bergomi o da Baresi e chiedi cos'ha di particolare Milan-Inter" rispose lui.  

 

 

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Aggiornato il: 19 gennaio 2001