Casanova-San Pasquale è diventata, da un mese a questa parte, una
"classica"; ma l'aspetto più interessante di questa sfida è quello
dei cosiddetti "traditori", che per vari motivi, hanno lasciato la
rispettiva squadra. Questi giocatori, se la partita venisse disputata oggi,
sarebbero ben nove: sei da parte biancazzurra e tre da parte biancorossa.
Il primo giocatore a trasferirsi da una sponda all'altra della Villa è stato
Angelo Caranfa: sin da bambino giocava con gli amici davanti alla chiesetta di
San Pasquale, fino a quando Giuseppe Gagliardi, suo compagno di banco a scuola
elementare, lo ha convinto a trasferirsi poichè il Casanova aveva intenzione di
disputare un torneo, e mancava un titolare. Caranfa adesso è ricercato dal
Lucera per disputare il derby Lucera-San Pio X del campionato allievi, e al San
Pasquale si rodono le mani.
Anche Francesco De Vicaris è arrivato a Via Napoli per carenza di titolari.
Lui, che era portiere, venne rimpiazzato da Pacifico dopo il torneo, e si
accasò al Lucera. Neanche lì riesce a trovare spazio e si trasferisce al San
Pasquale, dove finalmente riesce a giocare. Ma lui non sente questa partita come
gli altri.
Un altro, grosso "furto" del Casanova ai danni dei biancoazzurri è
stato il portiere Giuseppe Pagin; anche lui è stato convinto da un amico,
Caranfa, a venire a Via Napoli; ed anche lui è ricercato dal Lucera. E' molto
legato a questa sfida, anche se la vive in solitudine, tra i pali della sua
porta.
Gli altri giocatori si trovano dall'altra parte per scambi di calciomercato.
Il caso più clamoroso si è avuto a settembre: il Casanova ha offerto
Vinciguerra in cambio di Mele e Tommasone che, ovviamente, hanno subito
accettato. Giorgio Mele, da sempre la grande bandiera del San Pasquale, fà
quest'affronto alla sua squadra; e Tommasone, giocatore del vivaio, gli viene
dietro.
Stefano Uzzi è stato invece contattato dal mister Maffulli, ma dato che
l'ambiente lì non era sereno e che De Troia era interessato a lui se n'è
subito andato.
Gli ultimi due sono D'Apollo e Fortunati, roba di pochi giorni fa; D'Apollo
portò l'allora Atletico Bilbao fino in finale, e quindi sa che aria tira;
Fortunati è ancora un'incognita.
"Ma cos'ha di particolare questa sfida?" chiese un giorno Antonio
Battista al mister De Troia. "Vai da Bergomi o da Baresi e chiedi cos'ha di
particolare Milan-Inter" rispose lui.