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Non è possibile attribuire l’invenzione della scherma ad un popolo e ad un periodo ben preciso. Difatti pur esistendo numerose iscrizioni antiche in cui si fa riferimento ad armi leggere, niente si ha in comune con la scherma.
Solo tra il X e il IX secolo a.C., agli albori della civiltà Greca compare la prima descrizione del duello. Non è ancora possibile, in quel periodo, definire la scherma un’"arte". Solo quando s’intederà la scherma come esercizio ginnico che tramite la simulazione del duello regolamentato con cui s’insegna il modo di offendere e di difendere, con l’utilizzo d’attrezzi imitativi le armi, si possono gettare le basi dello studio dell’"arte della scherma".
Trascurando quindi notizie poco attendibili, è corretto fare riferimento al periodo in cui si hanno documenti certi sull’origine della scherma come arte.
Da alcune fonti, tra cui l’ "Encyclopedie des sports" di Roger Duchassoy, si sa che Egiziani, Medi, Assiri, Persiani destavano grande importanza all’ utilizzo della spada e al suo studio. Da questi popoli i Romani avrebbero appreso l’arte della scherma adottando dei maestri che, durante la permanenza nei campi di guerra, avevano il compito di ammaestrare i soldati a colpire di punta e di taglio utilizzando un bersaglio di legno.
Alla fine del I secolo d.C. nascono a Roma le prime scuole non militari, frequentate da liberti che si offrivano al servizio dei cittadini più virtuosi.
Ma la caduta dell’ Impero Romano segnò la chiusura di molte di queste scuole e le armi assunsero l’originario scopo di utilità bellica e mezzo di difesa e offesa personale, chiaramente con la totale assenza di regole.
Da questo momento il duello con le armi bianche assume significati diversi da circostanza in circostanza.
Solo intorno al 1440/1500, con l’abbandono delle pesanti corazze e con l’invenzione delle armi da fuoco, sorge un nuovo utilizzo delle armi bianche: il duello si divide in scherma militare e, in ambito civile, come difesa dell’onore e dei principi morali. L’arte della scherma assume carattere ereditario da padre in figlio.
L’ esigenza di imparare la scherma costituì atto promotore per la nascita di numerose scuole. Vengono pian piano formulate le regole per l’attuazione del duello; in particolare in tutta Europa viene affermandosi la nostra scuola che venne considerata "la vera dello schermire".

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