"Il gioco rappresenta la via informale e spontanea che favorisce, nel bambino, tutti quei processi attivi e creativi, sia da un punto di vista cognitivo che relazionale. 
Rappresenta una privilegiata risorsa attraverso la quale il bambino fronteggia e impara tutta una serie di attività, ruoli e abilità.
Sotto il profilo didattico, giocare assume una densa rilevanza: l’attività ludica, infatti, si traduce per il bambino in attività di conoscenza, riducendo la fatica di apprendere e aumentando la voglia e la motivazione.
In particolare, quello linguistico diventa occasione di attività mentale, poiché manipolare la lingua, consente al bambino quel passaggio dalla realtà fisico-percettiva ad uno spazio simbolico, in cui è possibile effettuare rappresentazioni in assenza degli oggetti. 
Dare al bambino la possibilità di giocare con la lingua, significa sicuramente renderlo ottimista nel rapporto con le parole e capace di scoprire, decifrare e interiorizzare le regole convenzionali del codice linguistico."

( da guida didattica "SOSTEGNO" vol.n.14 - Area cognitiva, lingua italiana: difficoltà orografiche, disgrafia e  dislessia, a cura di Lucia Chiappetta Cajola con la collaborazione di Foschi M., Lequoque C., Pelle A., Tabolacci R. - ed. Istituto Didattico)

Le attività svolte nelle classi coinvolte sono state appositamente ideate in relazione al livello scolare.

Puoi prendere visione dei dettagli relativi alle diverse attività, selezionando  dall'elenco in alto a sinistra il livello scolare che ti interessa tra quelli proposti (Scuola Materna e Scuola Elementare).