Versione stampabile della pagina Idoli digitali Idoli digitali Iniziamo con un idolo digitale, noto a tutti o quasi: l'archeologa Lara Croft, interprete del gioco Tomb Raider e da questo al cinema. Lara Croft Lara é uno dei primi esempi di idolo digitale, cioé di una creatura digitale e quindi virtuale. Chiariamo i concetti di idolo e virtuale:
Lara Croft é una creazione digitale molto amata... effettivamente molto amata, dato il numero impressionante di siti di appasionati di lei e anche del gioco, e anche nota. Notorietà legata anche alla trasposizione dal videogioco ai fumetti (pubblicato in America dalla Top Cow) e al cinema tradizionale (non quello creato dalla computer graphics, come Final Fantasy), insomma quello in carne e ossa (di Angelina Jolie). Copertina del fumetto Ma interprete anche di spot televisivi (macchine della Seat) e modella per linee di abbigliamento. Insomma "testimonial" di prodotti, usando il linguaggio della pubblicità e del marketing. Ma Lara Croft non rappresenta l'unico e non esattamente un idolo virtuale, inteso come creatura della computer graphics che vive nel mondo virtuale creata appositamente per diventare una stella, a seguito di indagini di marketing, tecnologie avanzate e ingenti investimenti. E' internet e la sua diffusione, il Web, il progresso della potenza di elaborazione a costi sempre più inferiori, la disponibilità di software sempre più sofisticato e l'utilizzo da parte di un numero sempre più crescente del digitale da parte dei grafici e disegnatori (provenienti per lo più dal mondo dei fumetti) alla base della realizzazione e del successo di queste creature digitali, che J. Wiedemann ha raccolto in ul libro dal titolo significatico "Digital Beauty". Il fenomeno delle creature digitali emerge dall'underground della rete con Webbie Tookai, prima modella virtuale ad essere messa sotto contratto dall' agenzia di modelle Elle ed anche esempio efficace di marketing. All'annucio nel settembre del 1999 non c'e' media che non ne abbia parlato. Webbie Tookai Webbie é creata dall'australiano/svedese Steven Stahlberg che ha impiegato due anni per realizzare questo corpo perfetto, sintesi dei migliori dettagli delle più famose modelle. E non stupisce il connubio con il mondo della moda. E' l'occasione della pervasività dell'alta moda. La prima stilista, italiana, a varcare la soglia delle sfilate online è stata Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, che ha presentato la collezione estate duemila in diretta su Internet:
Quindi, quale migliore modella per il mondo digitale di una modella sintetica? Che presenta degli indubbi vantaggi come ha spiegato il presidente di Illusion2K, la società che ha curato il lancio di Webbie:
Dopo Webbie nascono così cantanti-modelle come Yuki Terai e Kyoto Date che hanno già inciso numerosi dischi (di grande successo) e firmato per agenzie di modelle per la pubblicità. Yuki Terai Kioko Date Hanno tutte delle caratteristiche in comune: sono giovani e belle. E spesso tra le meno note desnude. Ma, non solo cantanti anche giornalisti in diretta dal cyberspazio. Ananova Questi corpi digitali, mappe di bits, oggetto di curiosità, ma anche desiderio non sono tutte uguali. In alcuni casi sono iperrealiste e impressionano per la loro verosimiglianza, come quelle realizzate dal brasiliano Alceu M. Baptistão che attualmente lavora al progetto Kaya (...da non perdere il video di Kaya (formato QT - 4,3 MB). Kaya In altri casi hanno caratteristiche simili ai fumetti, come nel caso di molti artisti giapponesi che spaziano dalle teenagers alle ragazze futuristiche e aggressive di Toshiyuki Aoyama, come Misty. Misty Anche in Europa e USA, Italia compresa, vi sono numerosi Webartisti, che creano personaggi virtuali come Rene Morel, uno dei creatori dei personaggi del film Final Fantasy. Final Fantasy é un film che come Tomb Raider proviene dai videogiochi, ma che a differenza di quest'ultimo é interamente digitale, cioé con attori virtuali (vactors). Il regista Hironobu Sakaguchi (e anche creatore dello stesso gioco) ha progetttato e diretto un film che dal punto di vista della grafica e del realismo é per certi versi eccezionali. Alcune pecche, però, ancora sono nel movimento delle mani e nella corsa, ma i passi fatti in avanti nella computer graphics sono notevoli.
Capitano Gray Kioko Date, Yuri Terai e le altre "donne digitali" sono la concretizzazione di quanto narrato nel romanzo, del 1996, Aidoru di Gibson: idoli virtuali sui quali si concentrano i desideri di massa. La trama del romanzo Aidoru (Idolo) ruota attorno a una versione futuribile delle celebrità "virtuali" pubblicizzate di recente in Giappone: un'aidoru, la simulazione al computer di una stella dello spettacolo o usando le parole di Gibson "un costrutto di simulazione, un insieme di componenti software, la creazione di progettisti software" che assume forma in un ologramma, generato e proiettato artificialmente. Il romanzo ruota attorno ad una storia d'amore tra Rez, famosissimo cantante rock (del duo Lo/Rez), che mescola musica celtica e orientale, e Rei Toei una delle stelle principali del pop giapponese. Rez é umano mentre Rei Toei é l'aidoru. La narrazione parte con la dichiarazione dell'intenzione di Rez di sposare l'Aidoru: un amore impossibile e quasi scandaloso, anche nel mondo delle meraviglie tecnologiche Gibson in cui la meraviglia, in generale, non stupisce più nessuno. Il romanzo é popolato dai tipici (e famosi) personaggi di Gibson calati in un mondo che non differisce di molto da quello in cui già viviamo (paesaggi metropolitani simili a quelli nostri, se non uguali). Yuki Terai Non é casuale che molti di questi idoli siano cantanti oltre che modelle, infatti la globalizzazione del mercato musicale e delle modalità di produzione e fruizione della musica, portano alla costituzione di cantanti virtuali, che vivono solo su Internet ma che trovano fan in tutto il mondo. Del resto un concerto può benissimo essere organizzato e fruito in Internet, come del resto anche i cantanti reali hanno già fatto. Ma, poi c'é differenza tra un MP3 e un altro? Sembra proprio così anche se ci sono progetti e anche realizzazioni, come e-cyas, modello e cantante tedesco, lanciato nel 1997. Dopo il successo, anche nei media tradizionali, del primo periodo (dal 1998 al 2000) il fenomeno degli aidoru sembra essere ritornato da dove é emerso, nell'underground della rete, almeno per quanto riguarda l'Europa. Diverso invece il discorso in Giappone, dove il fenomeno resiste e si alimenta. Del resto il Giappone é diverso: manga, anime e una popolazione oggettivamente di tecnofans e mangiatori di Sushi... Un fuoco di paglia quindi? Solo un gioco, come sostiene chi ha lanciato Yuki Terai... Vi sono studi interessanti, per le future applicazioni, relativi alla realizzazione di agenti sintetici in grado di dialogare anche esprimendo emozioni (avatar emozionali). I campi di applicazione sono molteplici e in particolare gli studi si concentrano sulla realizzazione di una interfaccia per i servizi fruibili a distanza. Una questione di immaginazione. mmmm... certo che l'analogico non é poi male! Conclusione del frammento obbligatoria. Oscar Wilde:
La Bauta |
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