MICHELANGELO MERISI detto CARAVAGGIO E LA MORTE DELLA VERGINE


Caravaggio, e' stato l'artista che ha esercitato una profonda influenza sulla pittura europea del Seicento.
Formatosi in lombardia, erede di una tradizione di realismo schietto e umano, si trasferisce a Roma intorno al 1590. Si specializza nella pittura di fiori e frutta, inaugurando il genere della natura morta in Italia.

I primi dipinti presentano soggetti tratti dalla vita quotidiana, dagli ambienti bassi a cui anche lui appartiene. Abolisce la "Gerarchia dei Generi" che allora stava prendendo campo.

Il successo non tarda a venire e Caravaggio incontra il favore di ricchi e colti collezionisti. Inizia una serie di grandi pale d'altare per le chiese di Roma, con soluzioni tanto coraggiose e innovative da lasciare perplessi i committenti fino al rifiuto di alcune opere (La conversione di San Paolo, La morte della Vergine). Desta scalpore anche il Cristo imberbe nella Cena in Emmaus, che si riallacciava alla tradizione bizantina.

Le sue opere riflettono una possente sintesi luministica, un dramma che nasce, non da premesse letterarie, ma dall'evidenza della cronaca interpretata sui fatti di ogni giorno.

Mentre la sua arte va raccogliendo consensi presso tutti coloro che si ribellano al conformismo accademico, essa suscita da parte dei circoli ufficiali la piu' viva disapprovazione.

Caravaggio diventa il simbolo di una rivoluzione sia estetica che morale. Tumultuosa fu anche la sua vita: litigi, processi per diffamazioni o per duelli, contese per cause d'arte o di donne, arresti si succedono quasi senza interruzione fino al 1606 quando in una rissa uccide il suo avversario. Fu costretto a nascondersi e messo al bando. Si rifugia aNapoli, nell'isola di Malta, Siracusa, Messina, fino a tornare nuovamente a Napoli. Raggiunto nel 1609 da sicari di un suo nemico viene sfregiato e lasciato per morto. Si imbarca per Porto Ercole, allora possesso spagnolo per essere piu' vicino ai domini pontifici, ma venne messo in carcere per errore. Muore nel 1610 a soli 36 anni sulla spiaggia assalito da un violento attacco di malaria alla vigilia della concessione della grazia che gli avrebbe consentito il rientro a Roma.

Caravaggio va considerato come il primo pittore dell'eta' moderna perche' oppose alla ormai stanca finzione dei manieristi la sua autentica umanita'.


La morte della Vergine

LA MORTE DELLA VERGINE


E' l'ultimo dipinto eseguito da Caravaggio a Roma.
Fu rifiutato dai Carmelitani per la mancanza di decoro e per il sospetto che la modella usata per la vergine fosse una prostituta annegata nel Tevere.
Acquistato dai Gonzaga, dietro consiglio del Rubens e' passato poi nelle raccolte di re Carlo I d'Inghilterra e infine in Francia a Luigi XIV nel 1671.
La scena e' dominata da un drappeggio rosso sangue. E' una scena di toccante commozione: gli apostoli piangenti, nascondono il volto con le mani e si stringono intorno al letto di Maria assecondando la diagonale di luce che filtra da sinistra verso destra conclusa con la figura rannicchiata della Maddalena.
Toccante e' il contrasto fra la vergine addormentata serenamente e il grande dolore mirabilmente espresso.
Ma l'umanita' e la sacralita' della scena non furone capite, si guardo' al fatto che la vergine aveva il ventre gonfio e che i suoi piedi sporgevano. Si grido' al sacrilegio.
Si chiamava Michelangelo, ma fu l'antimichelangelo e in molti si conpiacquero di chiamarlo il pittore maledetto.


La morte della Vergine
Olio su tela, cm 369x245
1606 Parigi, Musee du
Louvre


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