GIOTTO DI BONDONE E LA MADONNA D' OGNISSANTI.


Giotto, nacque attorno al 1267, in un minuscolo borgo del Mugello, piu' precisamente a Vespignano.

Il suo maestro Cenni di Pepo, soprannominato Cimabue, era sicuramente il piu' affermato pittore fiorentino dell'epoca.

Giotto godette di un enorme successo sin dall'inizio della sua carriera, raggiungendo un benessere economico considerevole e inusuale per un artista del suo tempo.

Egli seppe organizzare una bottega efficientissima, in grado di soddisfare le innumerevoli richieste che gli venivano da Papi, re, ordini religiosi, dai signori delle piu' importanti citta' d'Italia, ma soprattutto da ricchi mercanti e banchieri.

Giotto fu considerato il motore del rinnovamento della pittura italiana alla fine del Duecento, e miro' a dare alla pittura una nuova verita', tradusse la pittura italiana dal greco al latino.

La Madonna d'Ognissanti e' uno dei suoi capolavori. Anche se la tipologia e' quella tradizionale, evidentemente per volonta' dei committenti, la differenza di questo dipinto di Giotto rispetto ai pił arcaici modelli cimabueschi e' davvero profonda.

Al confronto con la divinita' ieratica e corrucciata dipinta da Cimabue per i Servi di Bologna, i devoti che entravano in Ognissanti si trovavano piuttosto davanti una matrona in carne ed ossa, dall'espressione serena ed umanissima.

La figura di Giotto e' ormai diventata il simbolo di un rinnovamento profondo nella storia della civilta' figurativa occidentale, anzi simbolo del primo rinnovamento radicale dopo l'antichita'.

Per Cimabue e per i pittori medievali, la parete da affrescare era una superficie dove la figurazione che la riempiva era calata in uno spazio a due dimensioni. Invece gli affreschi della basilica superiore di Assisi, sono concepiti come se fossero incorniciati dall'architettura stessa della chiesa e le cose vi sono rappresentate nella tridimensionalita' come ci appaiono realmente.

La cultura pittorica bizantina era ripetitiva per principio, la fedelta' a formule date e considerate valide in assoluto ne costituivano l'atteggiamento di fondo. Anche se gli spazi architettonici offerti da Giotto ad Assisi non sono ben abitabili, rappresentano comunque un enorme passo in avanti.

E' a Padova nella Cappella degli Scrovegni che Giotto riesce a ricreare la realta', la vita di tutti i giorni, le persone terrene e non solo divine, con i loro sentimenti, le loro angoscie e il loro dolore.


Immagine Madonna D'Ognissanti

LA MADONNA D'OGNISSANTI


La natura terrena della vergine

e' sottolineata dal modo veritiero

con cui il suo corpo poggia sull'elegante

trono dalle fattezze gotiche.

Maria e' attorniata da una schiera di angeli e

santi che disposti in uno spazio credibile

sembrano il corteo di una regina,

ma e' sul gesto benedicente del bambino

che convergono gli sguardi di tutti.


Madonna d'Ognissanti
Tempera su tavola, cm 225x204
Firenze,
Uffizi.


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