E' DIVENTATA UN LIBRO!
Un libro scritto da una mamma qualsiasi con l'aiuto del suo bambino, Chicco.
Potete richiederlo alla vostra libreria di fiducia, in biblioteca, tramite il sito della Casa Editrice:
(...) "Mi saprebbe dire dove posso trovare la signora TrenoRossa?"
"Mi dispiace, ma che io sappia qui non c'è nessuna signora TrenoRossa."
rispose il signor TrenoBlu girandosi verso la voce che era quella di una
Cicogna che portava un grosso fagotto appeso al becco, come è tradizione
delle cicogne.
"Pò darsi che io abbia sbagliato a scrivere il nome. E' questa la stazione di Coloropoli?".
"Sì, certo." confermò il signor TrenoBlu.
"Forse la signora che sto cercando si chiama TrenoViola o TrenoLilla o
TrenoRosa, non saprei ..." (...)
(...) Il sole splendeva alto, il cielo era limpido e si vedevano stormi di uccelli
che ritornavano dopo aver trascorso l'inverno in paesi caldi.
"Cosa vuoi fare da grande?" domandò Martino.
"Mi piacerebbe fare il lavoro del mio papà, lunghi viaggi in tutta l'Italia
portando centinaia di passeggeri. Sai che il mio papà ha anche il vagone ristorante?
A volte ha anche il wagon-lit." (...)
(...) Il trenino sbandò un'ultima volta e cadde sul lato sinistro schiacciando con
la sua prima carrozza una gamba di Martino che non era stato abbastanza svelto
da scansarsi.
Il bambino svenne immediatamente. Trenino Arlecchino piangendo cercava di spostarsi
per liberare la gamba di Martino, ma sembrava che le carrozze non fossero più collegate
alla motrice e non riusciva a muoversi. (...)
(...) Il signor TrenoBlu non gli rivolgeva la parola e la signora TrenoRosa gli diceva solo
le cose strettamente necessarie: il cuore doleva a entrambi, ma si sforzavano
di seguire questo comportamento perché il loro figlio capisse bene la gravità del
suo gesto e maturasse.
Poi l'undicesimo giorno la signora TrenoRosa, dopo che il marito era uscito per andare al lavoro, si avvicinò a Trenino Arlecchino e gli chiese:
"Vuoi parlarmi del tuo nuovo amico?" (...)
Sbirciamo un pochino tra le pagine?
C'era una volta, in una bella e soleggiata stazione, un gruppo di
treni moderni e dinamici che attraversavano le nostre meravigliose
città italiane fieri e veloci.
Molti di essi erano marito e moglie e spesso facevano lo stesso
tragitto in modo da ritrovarsi entrambi a casa la sera.
Tra questi vi era una coppia di sposini molto simpatici, la signora
TrenoRosa ed il signor TrenoBlu. (...)
Vi aspetto ... per un viaggio favoloso! A presto !
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