Tra le 416 vedute delle principali città
del mondo che costituiscono la raccolta Thesaurus philo politicus hoc
est emblemata sive moralia politica
accessit civitatum et urbium
vera delineatio, seconda editio. di Daniele Meisner, si trovano due
rappresentazioni di Firenze: una, Florentia, che deriva dalla veduta
del Bonsignori, e un'altra, Florens in Italia, che riprende il modello
iconografico della "Catena", segno di quanto fosse ancora
forte, soprattutto all'estero, l'influenza esercitata dal prototipo
di fine Quattrocento sulla scelta del modo di raffigurare la città
ancora nella prima metà del XVII secolo.
La veduta a volo d'uccello presenta il titolo in alto a destra, entro
cartiglio; più in alto la scritta "Auritus Midas";
sempre da questo lato, in basso, è raffigurato il re Mida, a
tavola, con orecchie d'asino; sotto, in una riga "Auriculas asini
Mida rex obtinet: aurum dum petit, aurata periit fame: fabula vulgi"
e, a seguire, 4 versi tedeschi in due colonne. Il punto di vista si
trova leggermente più in basso rispetto al prototipo; date le
ridotte dimensioni, non è possibile definire dettagliatamente
la città ma tutto considerato l'immagine risulta essere abbastanza
precisa. Le alterazioni più evidenti riguardano l'area dell'antico
centro della città, nella definizione della griglia stradale
e dell'edificato, pur essendo ancora percepibile il diverso orientamento
rispetto al resto; ai margini di quest'area è collocato il Duomo,
simbolo di tutta la città e talmente ingrandito da risultare
tre volte più alto di Palazzo Vecchio e di Palazzo Pitti. Da
notare sono anche l'assenza della chiesa di S. Marco e di piazza S.
Croce e le deformazioni apportate all'area oltrarno, di cui viene contratta
la parte terminale; la Fortezza da Basso risulta essere sproporzionata
rispetto alla città. L'area fuori le mura è punteggiata
da alberi e qualche edificio rurale; qua e là viene indicata
la suddivisione dei campi coltivati. Poco al di sopra della tavola imbandita
del re Mida viene rappresentato S. Miniato.
La veduta prospettica presenta il titolo in alto un po' a destra; al
di sopra, fuori dall'immagine, il detto Einer Kans nicht alles; a sinistra
un gatto arrampicatosi su di un palo è inseguito da un cane che
gli ringhia al piede; in basso la scritta, in una riga, "Pellio
summa petitqua vincitur arte Melampus: Sic natura parens non omnia praebuit
uni", e ancora oltre quattro versi in tedesco in due colonne. Si
tratta dell'immagine delle Civitates disegnata utilizzando un punto
di vista più alto per permettere una migliore visione dell'edificato.