Die Stadt Florenz

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Anonimo
1550
xilografia
cm. 31,1x40,8
Contenuta in S. Münster, Cosmografia, Basilea, 1550

L'edizione della Cosmografia di Sebastian Münster del 1550 segna, rispetto alla prima edizione del 1544, una modifica nell'impostazione dell'opera: se prima era il testo ad essere prevalente, dal 1550 e per tutte le riedizioni successive di questo fortunatissimo Libro di città, le immagini acquistano un ruolo essenziale. Il volume, in latino e in tedesco, contiene 115 tra carte geografiche e vedute di città, in molti casi di nuova produzione, più o meno accurate ed attendibili.
La veduta di Firenze appare una derivazione semplificata della "Catena". In alto, al di fuori dell'immagine, è collocata la scritta "Florentia nobilissima Hethruriae civitas, deformata ad nostra tempora."; più in alto ancora, De Italia-Liber II, e in basso a destra 23 Putantes; nel corpo della rappresentazione, in alto, Die Stat Florentz. Nelle edizioni successive, tali scritte sono soggette a svariate modifiche; in particolare, in un'incisione tedesca, come indicato da Mori e Boffito, è inserito un monogramma formato da una I inscritta in una C, attribuito da alcuni studiosi a Jakob Clauser o Klauser, intagliatore anche di altri legni della Cosmografia.
La rappresentazione di Firenze, ripresa dall'ormai tradizionale punto di osservazione di Monte Oliveto, appare complessivamente attendibile, anche se l'autore sacrifica i monumenti di minore importanza per evidenziare maggiormente quelli più rilevanti: si individuano quindi, all'interno del tessuto urbano: S. Maria Novella, rappresentata con la facciata trecentesca non ancora modificata dall'intervento dell'Alberti; la S.S. Annunziata, priva della loggia antistante, e l'Ospedale degli Innocenti; il Battistero, S. Maria del Fiore e il Campanile di Giotto; l'Orsanmichele; il Palazzo e la Loggia della Signoria, raffigurata in modo alterato e decisamente fuori scala; S. Croce,anch'essa modificata; S. Spirito; il Carmine; Palazzo Pitti, curiosamente rappresentato su di una gradinata prospiciente la piazza animata da persone e animali; al di fuori del circuito murario, S. Miniato. Il sistema collinare fuori le mura si presenta più aspro e meno ricco di insediamenti rispetto a quello raffigurato nella "Catena". In alcuni casi, come per l'Orsanmichele, è incisa una voce esplicativa in corrispondenza degli edifici.
Da un punto di vista grafico, i particolari architettonici, anche negli edifici principali, sono definiti in modo approssimato; i prospetti orientati a sud-est vengono ombreggiati attraverso tratti obliqui o orizzontali. Solo per una parte delle mura viene indicato il tipo di muratura, grossi blocchi murari squadrati, e le colline alle spalle della città sono rappresentate brulle e prive di vita.

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