Veduta di Firenze

F. Rosselli
1489-95
tempera su legno
cm. 92,5x143,5
Collezione Bier, Londra

Conservata in una collezione privata londinese, quest'immagine, realizzata pochi anni dopo la "Catena" ancora una volta dal Rosselli, mostra essere direttamente derivata dall'incisione e per lo più rispondente ai canoni rappresentativi impostati dal prototipo, riuscendo anche, come ha notato l'Orefice, a registrare il panorama architettonico cittadino e l'articolarsi degli spazi pubblici con una precisione di dettagli anche superiore all'immagine precedente. Non compare, vista del resto la natura del lavoro, alcun tipo di voce esplicativa né titolo.
Il punto di vista adottato ricalca dunque quello della veduta del 1472, anche se è possibile notare una leggera rotazione antioraria, incentrata su Santa Maria del Fiore, impressa al disegno della città e della natura circostante, e un leggero innalzamento del punto di osservazione. L'Oltrarno risulta ancora maggiormente sacrificato, in quanto, oltre alla contrazione impressa per i motivi rappresentativi e simbolici noti, l'immagine viene tagliata, escludendo in questo modo dal disegno l'estremità meridionale dell'area e porta Romana; il rapporto dimensionale tra larghezza e altezza della rappresentazione della città murata viene modificato rispetto al prototipo, passando da 3,8 a 2,7.
In questo lavoro, che si presenta molto curato da un punto di vista grafico, Rosselli, sfruttando peraltro le possibilità espressive e evidenziatrici offerte dal colore, realizza una celebrativa rappresentazione di Firenze incentrata sull'esaltazione delle maggiori emergenze, prima tra tutte Santa Maria del Fiore, che, fulcro visivo della veduta, sottolineata dal colore bianco e dal deciso fuori scala di cui è oggetto, emerge immediatamente come simbolo della città. Spiccano ancora Santa Maria Novella, San Marco e l'Annunziata, San Lorenzo, Santa Croce, la Badia e il Bargello, Orsanmichele, e soprattuto Palazzo Vecchio con piazza della Signoria, maggiormente evidenziati rispetto al prototipo; Oltrarno emergono il Carmine in primo piano, Santo Spirito e Palazzo Pitti, curiosamente però meno sottolineato dimensionalmente rispetto alla "Catena". Rispetto al prototipo altre differenze nel disegno degli edifici principali riguardano più specificamente il disegno della facciata del Duomo, assente in questo caso contrariamente alla veduta precedente, e la presenza della cupola dell'Annunziata.
Meno esteso appare il disegno della zona fuori le mura, per quanto sempre attentamente definito nella rappresentazione dei rilievi, dei piccoli insediamenti rurali e delle essenze arboree; nella parte alta della vedura compare la raffigurazione del cielo assente nella "Catena", mentre dietro Fiesole viene disegnato per la prima volta il monte Giove.

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