Conservata in una collezione privata londinese,
quest'immagine, realizzata pochi anni dopo la "Catena" ancora
una volta dal Rosselli, mostra essere direttamente derivata dall'incisione
e per lo più rispondente ai canoni rappresentativi impostati
dal prototipo, riuscendo anche, come ha notato l'Orefice, a registrare
il panorama architettonico cittadino e l'articolarsi degli spazi pubblici
con una precisione di dettagli anche superiore all'immagine precedente.
Non compare, vista del resto la natura del lavoro, alcun tipo di voce
esplicativa né titolo.
Il punto di vista adottato ricalca dunque quello della veduta del 1472,
anche se è possibile notare una leggera rotazione antioraria,
incentrata su Santa Maria del Fiore, impressa al disegno della città
e della natura circostante, e un leggero innalzamento del punto di osservazione.
L'Oltrarno risulta ancora maggiormente sacrificato, in quanto, oltre
alla contrazione impressa per i motivi rappresentativi e simbolici noti,
l'immagine viene tagliata, escludendo in questo modo dal disegno l'estremità
meridionale dell'area e porta Romana; il rapporto dimensionale tra larghezza
e altezza della rappresentazione della città murata viene modificato
rispetto al prototipo, passando da 3,8 a 2,7.
In questo lavoro, che si presenta molto curato da un punto di vista
grafico, Rosselli, sfruttando peraltro le possibilità espressive
e evidenziatrici offerte dal colore, realizza una celebrativa rappresentazione
di Firenze incentrata sull'esaltazione delle maggiori emergenze, prima
tra tutte Santa Maria del Fiore, che, fulcro visivo della veduta, sottolineata
dal colore bianco e dal deciso fuori scala di cui è oggetto,
emerge immediatamente come simbolo della città. Spiccano ancora
Santa Maria Novella, San Marco e l'Annunziata, San Lorenzo, Santa Croce,
la Badia e il Bargello, Orsanmichele, e soprattuto Palazzo Vecchio con
piazza della Signoria, maggiormente evidenziati rispetto al prototipo;
Oltrarno emergono il Carmine in primo piano, Santo Spirito e Palazzo
Pitti, curiosamente però meno sottolineato dimensionalmente rispetto
alla "Catena". Rispetto al prototipo altre differenze nel
disegno degli edifici principali riguardano più specificamente
il disegno della facciata del Duomo, assente in questo caso contrariamente
alla veduta precedente, e la presenza della cupola dell'Annunziata.
Meno esteso appare il disegno della zona fuori le mura, per quanto sempre
attentamente definito nella rappresentazione dei rilievi, dei piccoli
insediamenti rurali e delle essenze arboree; nella parte alta della
vedura compare la raffigurazione del cielo assente nella "Catena",
mentre dietro Fiesole viene disegnato per la prima volta il monte Giove.