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Pino

Nome con cui si indicano genericamente varie piante forestali resinose sempreverdi con foglie aghiformi appartenenti al genere Pinus e diffuse in tutto il mondo.

I pini possono raggiungere e superare i 40 m. d'altezza, si conoscono oltre 70 specie di pini, che crescono nelle regioni temperate o fredde dell'emisfero boreale, lungo i litorali marini o a grandi altitudini. Si classificano in base alle caratteristiche morfologiche dei coni o in base al numero di foglie che nascono dalla stessa gemma.                          

Il pino silvestre (Pinus silvestris) ha portamento regolare con tronco diritto; la corteccia ha colore giallo-rossastro nella parte alta del fusto. E' diffuso in tutta l'Europa centro-settentrionale. Le fustaie sono governate a taglio raso o a tagli successivi, con turni da sessanta a cento anni e forniscono, specialmente quelle di alta montagna, legname pregiato per fare mobili, infissi, pali telegrafici, oggetti vari e per costruzioni.

Il pino marittimo o pinastro (Pinus pinaster) è molto diffuso in tutti i paesi del bacino del Mediterraneo e lungo le coste atlantiche della Spagna, del Portogallo e della Francia. Le fustaie sono trattate a taglio raso o a taglio saltuario, con turni variabili da quaranta a ottant'anni a seconda degli assortimenti legnosi che si vogliono ricavare: legname da costruzioni e da falegnameria, paleria, traversine ferroviarie, cassette da imballaggio, ecc.. E' molto sfruttato anche per la produzione della resina, che si ricava dai tronchi in grande quantità ricorrendo a vari metodi di resinazione. Da tale resina, come da quella di altre specie, si ottiene la trementina e la colofonia.

Il pino domestico, o pino a ombrello, o pino da pinoli, o pino italico (Pinus pinea) ha sviluppo minore delle specie precedenti (è alto in media 25 m.), tronco diritto con corteccia bruno-grigiastra profondamente fessurata e chioma ampia dalla caratteristica forma appiattita. E' diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, le fustaie sono trattate a taglio raso; il legno è utilizzato per costruzioni navali, per paleria, travature, cassette da imballaggio, ecc..

Il pino laricio, o pino nero, o pino austriaco, o pino calabrese, o pino Silano (Pinus Laricio o Pinus nigra) comprende un gran numero di varietà, simili morfologicamente ma diverse da un punto di vista bioecologico. Forma per lo più fustaie miste con altre specie ed è trattato a taglio raso con turni di settanta-cento anni. Ha corteccia grigiastra con screpolature profonde, fusto alto fino a 30 m. e spesso contorto; fornisce legname non molto pregiato ed è anche adatto per la resinazione. Sulla Sila, sull'Aspromonte e sull'Etna crescono vaste pinete di pino laricio (Pinus nigra calabrica), che ha fusto alto 40 m. e più, dritto, con corteccia bruno-rosata a screpolature poco profonde. Le fustaie, trattate a taglio raso o a tagli saltuari con turni di sessanta-settant'anni, forniscono un buon legname; molto abbondante è anche la produzione di resina, che è di ottima qualità, e la corteccia è molto ricca di tannino.

Il pino cembro (Pinus cembra) cresce sulle Alpi, sulle montagne dell'Europa centrale, sugli Urali e in Siberia. E' molto longevo, non supera in media i 20 m. d'altezza e ha tronco spesso contorto. E' un'ottima specie da rimboschimento e fornisce un ottimo legname (cirmolo) facilmente lavorabile, ricercato per fare mobili, modelli da fonderia, sculture e lavori da intaglio.

 

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