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Quercia

Nome di varie specie di piante del genere Quercus, diffuse, in consorzi puri o misti, nelle regioni temperate e subtropicali dell'emisfero boreale.

Le querce sono piante monoiche, le foglie, semplici e alterne, hanno aspetto molto diverso nelle varie specie. Il legno è molto compatto, pesante e duro, di color bruno scuro o rosso cupo. Le querce si allevano a fustaia o a ceduo composto, e sono piante di rapido sviluppo, maestose e molto longeve. Presentano un grande interesse forestale, poiché se ne ricava un legname suscettibile di molti impieghi. Sono piante eliofile, con foglie caduche nelle specie settentrionali e persistenti nella maggior parte di quelle meridionali.

Querce a foglie caduche.

La (Quercus pedunculata) é un grande albero che vive vari secoli. Questa specie è molto diffusa in Europa, dall'Atlantico agli Urali. Dà un legname duro o semi duro, molto pregiato per vari usi (compensati, pavimenti, botti, traversine ferroviarie, mobili, utensili) e un ottimo combustibile. La rovere (Quercus pubescens) si presenta talora come un grande albero e talora come un arbusto con tronco corto e breve. E' diffusa soprattutto nelle regioni meridionali d'Europa e nel bacino del Mediterraneo. Il legno, più pesante, più duro e più difficile da lavorare di quello delle specie precedenti, non si presta per fare mobili o per lavori di ebanisteria, ma è ottimo per traversine ferroviarie, per costruzioni navali, attrezzi agricoli, ecc.. Il cerro (Quercus cerris) è un grande albero maestoso, con fusto diritto e chioma ampia. E' specie tipica delle regioni sud orientali d'Europa. Le proprietà tecnologiche del legname sono variabili, e si presta per fare doghe da botte, utensili, ecc.. Il farnetto (Quercus farnetto) fornisce un legno con caratteri e impieghi simili a quelli della rovere. Il fragno o vallonea (Quercus aegilops) è un albero di seconda grandezza proprio dell'Asia Minore e dei Balcani, che in Italia si trova sporadicamente in Puglia. Il legno è molto duro e resistente, adatto per fare barche e utensili. Tra le querce americane, la più importante è la quercia rossa (Quercus phellos) originaria della costa atlantica degli Stati Uniti. Importata in Italia dapprima come pianta ornamentale per il suo grande sviluppo e il colore rosso vivo che le foglie assumono in autunno prima di cadere, ha anche un discreto interesse forestale e dà legname di buona qualità.

Querce a foglie persistenti

Il leccio o elce (Quercus ilex) raggiunge e supera i 25 m d'altezza e 1 m di diametro, il legno è molto duro, difficile da lavorare, e ha impieghi limitati se non per utensileria; è ottimo come legna da ardere e per fare carbone. E' diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo e si spinge fino alle coste atlantiche del Portogallo. La sughera o quercia da sughero (Quercus suber) è un albero molto vigoroso, di medio sviluppo, con tronco breve e rami contorti. Cresce spontanea lungo i litorali mediterranei e in Italia forma vasti boschi. Il legno è usato per vari lavori e come combustibile, ma il prodotto principale è il sughero, per la produzione del quale la sughereta viene sottoposta a particolari cure colturali. La quercia spinosa (Quercus coccifera) si presenta come un arbusto o un piccolo albero molto contorto, proprio del bacino Mediterraneo e poco diffuso in Italia. Il legname, analogo a quello del leccio, è usato soprattutto come combustibile. La corteccia è ricca di tannino. La quercia dei tintoni (Quercus tinctoria) è nota col nome quercitrone. Da alcune querce, in Persia e in Turchia, si ricava la manna quercina.

 

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