FONTANELLATO (Parma)

ROCCA SANVITALE

Lo specchio curvo, le cifre cabalistiche incise sulla moneta di Galeazzo Sanvitale, il miraggio della pietra filosofale, le Metamorfosi di Ovidio: è questo il mondo magico che il Parmigianino condivide col suo mecenate.

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Intorno allo specchio tondo al centro del suo affresco, corre la scritta

"RESPICE FINEM"

Quale identità prevale nell'inquieto pittore: l'alchimista, l'umanista; quali metafore celano, quelle figure: messaggi morali, segrete alchimie?
 

Il soggetto da noi proposto porta il titolo, ASTERIO.

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Scheda sintetica:

Prendendo spunto dalla storia dei luoghi legati l’uno al Principe Pier Francesco Orsini, l’altro a Galeazzo Sanvitale, dall’interesse per le scienze esoteriche, peraltro testimoniato e condiviso nella sua inquieta ispirazione, dall’autore degli affreschi di Fontanellato, il pittore-alchimista Jacopo Mazzola, il racconto si sviluppa contro lo scenario magico di questi paesaggi, queste sculture e pitture in cui s’intessono i complessi rapporti tra l’arte e le più antiche tradizioni ermetiche.

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Nel primo caso, il tema di fondo è il sentiero iniziatico, un topos appunto, caro ai cultori di conoscenze esoterico-alchemiche, che il Principe Vicino volle rappresentare attraverso l’allestimento del Parco delle Meraviglie – recuperato da Giovanni Bettini all’imperdonabile oblio delle istituzioni preposte alla salvaguardia del patrimonio artistico – la cui interpretazione ha appassionato autori come E. Zolla, H. Bredekamp, P. De Mandiargues. Il Bosco Sacro di Bomarzo, già segnalato nell’epistolario di A. Caro nel 1564, è stato oggetto di una letteratura romanzesca (Bomarzo, Mujica Lainez Manuel) e finanche di un film documentario del pittore surrealista Salvador Dalì.

Il ritmo delle scene del racconto è intercalato dalla scoperta dei marmi di soggetto mito-ermetico disseminati sugli itinerari del bosco sacro.

 

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Jacopo Mazzola, Ninfe di Diana

La scena iniziale che vede Asterio, il protagonista della nostra storia, incamminato lungo le impervie vie, prima del pellegrinaggio, ad invocare la protezione di S. Giacomo, poi del sacrificio di sé, vero soldato votato al martirio, scopriremo essere solo una metafora di una più universale iniziazione. Asterio percorre, in realtà, simbolicamente, il sentiero iniziatico del perfezionamento interiore dell’uomo, raccomandato del resto, sia pure attraverso intricate perifrasi dagli adepti d’una antica e nobile cultura esoterica.

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