TAORMINA (Messina)

TEATRO GRECO

Giardini Naxos ha tenuto a battesimo quest'autunno un'interessante manifestazione culturale e spettacolare dal titolo "EXTRAMOENIA", curata da uno staff di docenti del Liceo. Ponendosi come polo di molteplici eventi di drammatizzazione e riflessione intorno al quale hanno gravitato scuole, compagnie teatrali, studiosi della Sicilia e della Calabria; Giardini Naxos si offre per il futuro quale teatro aperto alle più moderne sperimentazioni espressive della scuola nazionale sul tema: "Il classico alle soglie del terzo millennio".

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Il soggetto da noi proposto porta il titolo,

 

IL TEATRO DELLA MEMORIA

 

Il soggetto (ancora in cantiere) prende a modello l’esperienza del regista Marco Solari documentata dal CD-ROM "Percorsi Cifrati"* (edito CARL, Centro multimediale Regione Lazio).

 

Partendo da uno spunto del libro "L'arte della memoria" di Frances Yates il nostro racconto simula un incontro tra un corrispondente di Erasmo da Rotterdam ( Viglio) e Giulio Camillo.

Le dotte disquisizioni dell'erudito filosofo veneziano in merito al suo straordinario progetto del "teatro della memoria" ispirato ad un’antica sapienza, si dispiegano sullo sfondo delle architetture del teatro greco.

L’incontro nel Teatro rappresenta il conflitto tra due differenti tipi mentali, che fissano due diversi volti del Rinascimento affacciati ai temi sempre attuali della conoscenza perseguita per le vie della scienza e dell’arte. Viglio che rappresenta Erasmo – il dotto umanista opposto per temperamento e formazione a tutto il misterioso versante occulto del tempo – e l’irrazionalista, Camillo, che, invece, discende proprio dal Rinascimento nel suo aspetto occulto.

Il soggetto vuole essere una metafora di un più moderno tentativo di globalizzare la conoscenza della storia che recuperi su un unico orizzonte contemporaneo le conquiste della cultura e dell'arte che ci provengono dalle civiltà passate.

Non è in fondo questo il fine ultimo a cui tende il progetto "INTERACTIVE MEDIA"?

 

*Attraverso la consultazione interattiva del CD-ROM si cerca di invitare all’immersione sensoriale, e cognitiva al contempo, nell’opera: la sollecitazione espressa e quella di abitare un ambiente, un teatro e i suoi pertugi, con un esplicito riferimento ai "teatri della memoria" d’ascendenza rinascimentale, come quello di Robert Fludd ispirato al Globe Theatre di Shakespeare. Secondo Fludd, e Giordano Bruno in particolare, la memoria va abitata come uno spazio in cui orizzontarsi. Il teatro artificiale realizzato in computer grafica sarà popolato così da oggetti con cui relazionarsi, su cui "cliccare" per ottenere informazioni audiovisive. Due porte apriranno, una, verso la "stanza della memoria", dove ogni luogo rimanda ad una specificità dei media informativi, mentre 1’altra apre ad "abissi": una zona virtuale in cui lasciarsi andare al gioco.

 

Il teatro a cui noi pensiamo è quello che, secondo i procedimenti di una sperimentazione che ormai si è fatta nuova convenzione scenica, si fonda sulla sinestesia dei linguaggi, sull'azione simultanea di diversi elementi visivi o sonori. Un teatro che simula la dinamicità del nostro cervello e non la staticità delle forme culturali letterarie o drammaturgiche.

Simile a quei procedimenti dell'ipertesto su cui si basa la multimedialita'.

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