VENEZIA

PALAZZO VENIER DE' LEONI

Venezia 0.jpg (33830 byte)

 

PASSATO-PRESENTE-FUTURO

E 

FATO-NECESSITA'-MAGIA/VOLONTA'

SURREALTA'/LIBERTA'

... sono le misteriose iscrizioni appuntate da Brauner sul retro della sua tela dal titolo "il Surrealista" della Peggy Guggenheim Collection di Venezia.

Dalle scene di fiabe collezionate, come per gioco, nelle scatole di J. Cornell, al segno inquieto dell'action painting di J. Pollock, al mondo visionario di M. Ernst, la galleria del Palazzo Venier dei Leoni racchiude un arco di pensiero dell'arte moderna orientato all'esplorazione di ambiti della conoscenza sospinta, spesso, ai limiti dell'esoterismo, della psicologia del sogno e delle sperimentazioni tese al recupero della radice più arcaica del linguaggio visivo.

Quali risonanze sono, oggi, in grado di suscitare nella nostra sensibilità, le immagini create da questa generazione innovatrice rappresentata alla P. Guggenheim Collection?


 
Venezia-PEGEEN LOGO.jpg (41069 byte) 

 

Il soggetto da noi proposto porta il titolo, UNA SIREA DI NOME PEGEEN.

Il tema del viaggio teso alla conquista delle antiche memorie, testimonianze mute ma sempre eloquenti, rinvenibili nei luoghi, è il leitmotiv dell’opera e l’icona che sottende a questo lavoro teso ad incoraggiare le due diverse azioni del recupero e della rivisitazione attraverso il "racconto vissuto" delle più varie performances dei due giovani protagonisti, Rodha e Claudio, nella viva cornice degli ambienti dell collezione d’arte moderna ospitata dal Palazzo Venier de’ Leoni.

Il tema, a mio avviso, ben si presta ad una trasposizione multimediale, per la forma di scrittura volta a dipingere sotto i nostri occhi, a mò di sceneggiatura, i luoghi, gli accadimenti, i personaggi, sullo sfondo delle tele di Max Ernst o di Pollock, ulteriormente ritagliate nella cornice del paesaggio irreale della città lagunare, come in un incastro di scatole cinesi. Il racconto si squaderna al nostro sguardo come un’antica pergamena da leggere in filigrana nel gioco dei suoi livelli multipli, dei suoi rimandi, del continuo scambio tra le icone dei quadri e le vive presenze dei protagonisti. Un carosello di specchi in cui è dato orientarsi – si direbbe quasi, la riedizione della più contemporanea favola di Alice nel meraviglioso paese della multimedialità – passando magicamente da una "finestra" all’altra della scena, come accade, ad esempio, sullo schermo cinematografico nelle "paint box" di certi film di Greenaway o, più semplicemente, navigando in un programma, al monitor del nostro computer.

Venezia-PEGGY 1.jpg (42979 byte)

Non fa meraviglia quindi, che si possa suggerire di tradurre l’opera cartacea in un Cd-rom, che fornisca non solo un’ulteriore strumento iper-testuale più funzionale e di immediata consultazione, ma anche un’originale versione iper-mediale, arricchendola di scenografiche ambientazioni, di commenti musicali e di sequenze tratte dalle performance recitative e del montaggio d’immagini impreziosite all’elaborazione computer-grafica.

Venezia-Collezione 1.jpg (37658 byte)

Venezia-Collezione 2.jpg (22752 byte)

Venezia-Collezione 3.jpg (32402 byte)

Torna all'inizio - Torna ad Attuazione del progetto - Torna a scelta dei temi